Indicizzazione per classe Dewey

Sito: Formazione online per il Personale
Corso: Alma: Sistema di Gestione Integrata dei Servizi Bibliotecari
Libro: Indicizzazione per classe Dewey
Stampato da: Utente ospite
Data: mercoledì, 1 maggio 2024, 22:11

1. La codifica delle notazioni Dewey in Alma

In Alma le notazioni della Classificazione decimale Dewey vengono registrate nel campo 606 dell’archivio bibliografico, associate agli equivalenti verbali e all’indicazione dell’edizione della DDC utilizzata[1].

Ogni accesso per classe Dewey nell’archivio bibliografico viene controllato da una corrispondente registrazione nell’archivio Authorities (Network). Tali registrazioni di controllo delle classi e degli equivalenti verbali garantiscono la coerenza dell'indicizzazione e la corrispondenza tra un numero di classificazione e un solo equivalente verbale. Permettono di correggere con una sola operazione la notazione, l'equivalente verbale o il numero di edizione in tutte le registrazioni bibliografiche corrispondenti; sono particolarmente utili nelle operazioni di aggiornamento della classificazione in base agli Aggiornamenti in WebDewey italiana[2]. Nelle registrazioni di controllo per le classi è anche possibile annotare decisioni del Polo SBT riguardanti l’ambito di applicazione di una particolare notazione (campo 830).

Per la registrazione di controllo delle classi si ricorre, in Authorities (Network), al campo 250 (Soggetto), specificando l'archivio dedicato alle classi (denominato in Alma Vocabolario), mediante la stringa "DDC" nel sottocampo 606 $$2.

Per ogni nuovo numero di classificazione si deve creare una registrazione di controllo nell'archivio di autorità Dewey (Network) compilando il campo 250, che ha la stessa struttura del campo 606 dell’archivio bibliografico; nell’archivio bibliografico, nel campo 606, oltre ai sottocampi per la notazione, per l’equivalente verbale e per l’edizione DDC c’è anche il sottocampo $$2 che, compilato con la stringa “DDC”, permette il collegamento di questi dati con l’archivio di autorità Dewey (Network). Al contrario, la presenza nel sottocampo $$2 della stringa “FI” collega i dati del campo 606 dell’archivio bibliografico all’archivio di autorità Soggetti (Network).

 

Archivio di autorità: 250

Bibliografico: 606

$$a notazione

$$a notazione

$$x equivalente verbale

$$x equivalente verbale

$$z edizione

$$z edizione

 

$$2 DDC

 

Quando si crea una nuova registrazione di controllo per una classe Dewey non presente in Alma, il sottocampo $$z va compilato con “23”[3].



[1] Precedentemente, in Aleph, per la stessa funzione, veniva utilizzato il campo 676, mutuato da SBN, dove esso non è codificato secondo Unimarc manual Bibliographic format, ma secondo una variante nazionale, tratta da Unimarc manual Authorities format, che prevede l’aggiunta di un sottocampo $$c per ospitare l’equivalente verbale; questa soluzione costituisce un contributo originale della tradizione catalografica italiana, ma non è ancora accolta da UNIMARC. In questo momento Alma non supporta questa variante nazionale allo standard. Vedi anche Le novità della catalogazione in Alma (19 giugno 2017) p. 14-15  https://www.sba.unifi.it/mod-Areafiles-display-lid-513-cid-112.html.

[2] OCLC ha scelto di cessare la pubblicazione degli aggiornamenti alla WebDewey americana, visibili qui: https://www.oclc.org/en/dewey/updates.html. Per i catalogatori italiani, invece, tali cambiamenti continuano ad essere visibili attraverso il pulsante Aggiornamenti di WebDewey italiana.

[3] WebDewey italiana è una risorsa integrativa ad aggiornamento continuo ed è l’unica edizione italiana disponibile dopo CDD22. Si presenta come la 23. edizione italiana. Per questo i record di controllo per le nuove classi vengono marcati “23”. I singoli record per le classi Dewey che verranno via via aggiornati in Alma allo stato corrente di WebDewey italiana verranno anch’essi marcati con “23”. Quelli non ancora toccati da aggiornamenti manterranno “22”. Gli indici per classe Dewey del catalogo del Polo UFI, ora SBART, sono stati adeguati a CDD22 italiana, e quindi a CDD23 americana. È poi stato intrapreso l’adeguamento ai cambiamenti introdotti dalle Updates OCLC fino almeno a tutto il 2015, e per alcune aree della Classificazione fino al 2016..


2. Ricerca di una notazione Dewey nell’archivio di autorità. (Ricerca semplice e avanzata)

La ricerca semplice Authorities > Soggetto dà gli stessi risultati della ricerca avanzata Soggetto > Contiene parole chiave, illustrata qui di seguito.

Dalla maschera di ricerca cliccare su Avanzate, selezionare Authorities, quindi selezionare dai menu a tendina:

Soggetto > Contiene parole chiave (preferita)

Solo per questo tipo di ricerca, si consiglia di immettere il numero Dewey cercato con le cifre tutte di seguito senza il punto e con l’asterisco a destra.  

Il punto viene infatti ignorato da Alma e letto come uno spazio: 017.2 viene quindi letto come “017” AND “2”[1].

Questa ricerca restituisce un listato di tutte le notazioni che contengono la stringa immessa. Questo listato è correttamente ordinato con le seguenti particolarità:

    • numero CDD di tre cifre (ad es. 945, 017, 320 etc.), seguite o meno dall’asterisco: restituisce un listato a partire dalla prima classe che contiene le cifre digitate adiacenti; ma la notazione esatta comparirà in fondo all’elenco delle classi che iniziano con esse, e sarà l’unica non correttamente ordinata nella lista dei risultati.

Ad esempio la ricerca 345* produrrà un listato che inizia con la prima notazione contenente la stinga “345” e correttamente ordinato ad eccezione della notazione “345 Diritto penale 22” che sarà posta alla fine dei numeri che iniziano con 345:


016.345 Bibliografie e cataloghi di diritto penale 22

(…)
345.943 Diritto penale. Queensland 22
345.944 Diritto penale. Nuovo Galles del Sud 22
345.94405 Diritto penale. Procedura penale. Nuovo Galles del Sud 22
345 Diritto penale 22
355.345 Servizi sanitari 23
541.345 Chimica delle soluzioni. Colloidi 22
(…)


 

    • se si dimentica di omettere il punto e quindi di compattare le cifre, tutte le stringhe di ricerca che terminano col “2” o “2*” restituiscono anche le notazioni con il “2” nel $$z (edizione DDC) o nel sottocampo $$x (equivalente verbale)

N.B.: dato che gli equivalenti verbali possono contenere numeri, in genere date, tra i risultati della interrogazione, oltre alle notazioni che contengono le cifre ricercate come adiacenti, compariranno anche classi nelle quali le cifre compaiono nell’equivalente verbale. Es.: ricercare “476*” restituisce notazioni quali “002.0937 Il libro. Penisola italiana e territori limitrofi fino al 476. 22”, “027.037 Biblioteche, archivi, centri d'informazione generali nella penisola Italiana e territori limitrofi fino al 476 22”, etc.


Soggetto > Uguale

Restituisce la sola notazione digitata; nessun listato di indici per classe. Questa ricerca serve per essere certi che la notazione cercata non esista nell’archivio di autorità ed evitare quindi di duplicare classi già presenti. 


Soggetto > Contiene frase (sconsigliata)[2]

Si immette il numero Dewey così com’è, completo di punto, senza asterisco di troncamento a destra.

Questa ricerca restituisce tutte le notazioni che contengono, in qualsiasi loro parte, compreso l’equivalente verbale, la sequenza esatta di caratteri immessi, con l’eccezione del punto, come appena spiegato, che nella ricerca Contiene frase, però, non influisce sui risultati.

Il listato ottenuto è correttamente ordinato con la solita eccezione dei numeri di sole tre cifre.

N.B.: dato che gli equivalenti verbali possono contenere numeri, tra i risultati compariranno anche classi nelle quali le cifre compaiono nell’equivalente verbale.


Soggetto > Inizia con (sconsigliata)

Questa ricerca funziona solo con numeri di 3 cifre. Se ne sconsiglia l’uso

Il listato ottenuto è correttamente ordinato con la solita eccezione del numero digitato in ricerca, che sta in fondo al listato (vedi modalità di ricerca precedenti)



[1] A causa di questo meccanismo di funzionamento, in alcuni rari casi mantenere il punto in ricerca dà risultati più precisi che ometterlo, per es.: 850.9*, 945.51*

[2] Questa ricerca è sconsigliata perché attualmente non sempre dà lo stesso tipo di risultati.


3. Problemi di collegamento tra la ricerca di classi in Authorities e record bibliografici

Indipendentemente dall’opzione di ricerca scelta la tab Ricerca record bibliografici corrispondenti a questa voce restituisce in realtà tutti i record bibliografici che hanno il termine ricercato nell’intero record e non nei soli campi Soggetto.

Più precisamente, nel caso delle notazioni Dewey, i due blocchi di stringhe numeriche divise dal punto, tutte le parole dell’equivalente verbale e il numero di edizione, collegati con l’operatore booleano AND, vengono ricercati in qualsiasi campo del record bibliografico (situazione al 1 ottobre 2018).

Anche se questo tipo di ricerca consentirà nella maggior parte dei casi di recuperare effettivamente i record collegati[1], è opportuno ricorrere a differenti strategie di ricerca per verificare la presenza di una notazione Dewey nei campi soggetto.

Preferire una ricerca avanzata su Tutti i titoli> Soggetti> Contiene frase, inserendo la notazione ricercata completa di equivalente verbale e numero di edizione, copiandola dal risultato della ricerca già effettuata in Authorities.[2]



[1] Infatti, è abbastanza improbabile che si verifichi il caso di un record bibliografico contenente, in altri campi, la combinazione di tutte le cifre ed i termini che compongono la notazione Dewey, l’equivalente verbale ed il numero di edizione.

[2] Da tenere presente che anche l’opzione Visualizza, disponibile quando si cattura una classe all’interno del record bibliografico, restituisce invece correttamente le notizie legate alla classe interessata nella tab Record bibliografici (cfr. paragrafo successivo Cattura nel record bibliografico di una notazione Dewey già presente in archivio).


4. Problemi di ricerca di una notazione Dewey nel listato delle intestazioni bibliografiche

Indipendentemente dall’opzione di ricerca scelta la tab Ricerca record bibliografici corrispondenti a questa voce restituisce in realtà tutti i record bibliografici che hanno il termine ricercato nell’intero record e non nei soli campi Soggetto.

Più precisamente, nel caso delle notazioni Dewey, i due blocchi di stringhe numeriche divise dal punto, tutte le parole dell’equivalente verbale e il numero di edizione, collegati con l’operatore booleano AND, vengono ricercati in qualsiasi campo del record bibliografico (situazione al 1 ottobre 2018).

Anche se questo tipo di ricerca consentirà nella maggior parte dei casi di recuperare effettivamente i record collegati[1], è opportuno ricorrere a differenti strategie di ricerca per verificare la presenza di una notazione Dewey nei campi soggetto.

Preferire una ricerca avanzata su Tutti i titoli> Soggetti> Contiene frase, inserendo la notazione ricercata completa di equivalente verbale e numero di edizione, copiandola dal risultato della ricerca già effettuata in Authorities.[2]



[1] Infatti, è abbastanza improbabile che si verifichi il caso di un record bibliografico contenente, in altri campi, la combinazione di tutte le cifre ed i termini che compongono la notazione Dewey, l’equivalente verbale ed il numero di edizione.

[2] Da tenere presente che anche l’opzione Visualizza, disponibile quando si cattura una classe all’interno del record bibliografico, restituisce invece correttamente le notizie legate alla classe interessata nella tab Record bibliografici (cfr. paragrafo successivo Cattura nel record bibliografico di una notazione Dewey già presente in archivio).


5. Cattura nel record bibliografico di una notazione Dewey già presente in archivio


  • Posizionarsi sul sottocampo $$a del campo 606 $$2 DDC della registrazione bibliografica
  • Digitare la notazione da catturare. Per poter catturare dall’indice Dewey, nel campo 606 deve essere presente il sottocampo $$2 DDC.



  • Collegarsi all’archivio di controllo con F3



  • Cliccare su Visualizza per vedere la registrazione di autorità (tab Authority) e i record bibliografici collegati alla classe interessata (tab Record bibliografici); cliccare su Seleziona per catturare la classe



N.B.
: nel listato che viene aperto con F3 non compaiono le notazioni che vogliamo catturare se sono di sole tre cifre; in questo caso bisogna digitare oltre al numero DDC completo anche l’inizio (basta un solo carattere) dell’equivalente verbale, nel successivo sottocampo $$x.
Questa tecnica riguarda solo la corretta interrogazione dell’archivio ai fini della cattura. Non sostituisce in nessun modo le rispettive ricerche nell’archivio e nella Classificazione.

Disallineamento fra accessi controllati e accessi non controllati

F3 restituisce nella prima tab DDC le registrazioni di autorità, con evidenziata in giallo quella digitata per la ricerca; dalla seconda tab si possono evincere le classi delle quali non esiste la registrazione nell’archivio di autorità o la cui scheda di autorità differisce da quella registrata nel record bibliografico.
Qualora ci si dovesse imbattere in record bibliografici con accessi per classe difformi da quelli dell’archivio di controllo o non presenti in esso, è necessario sanare la situazione o segnalarla al proprio referente di biblioteca per la catalogazione.


6. Correzione di una registrazione di autorità per notazione Dewey

  • Si entra nella registrazione per numero di classe dopo la ricerca in Authorities cliccando sull’opzione Edita record. Una volta che il record viene aperto nel ME modificare i dati della registrazione, se diversi dai seguenti:

  • Leader: posizione 6 Type of Record: “x- Authority entry record”; posizione 9 Type of Entity: "j-Topical subject”; posizione 17 Encodyng Level: "3-partial”
  • 100 posizione 12 deve essere "y"
  • 152: eliminare se presente (Azioni Modifica > Elimina campo oppure Ctrl+F6)
  • Effettuare le eventuali correzioni nel campo 250: $$a numero $$x equivalente verbale, $$z numero arabo di edizione CDD senza il punto. Se uno di questi sottocampi mancasse (tipicamente $$x con l’equivalente verbale) Azioni Modifica > Aggiungi sottocampo oppure F9. Naturalmente si può anche digitare a mano l'indicatore di sottocampo mancante ($$...) 
  • Salvare e rilasciare.   

N.B.: le correzioni nei record bibliografici collegati saranno visibili solo il giorno successivo a quello nel quale si è effettuata la correzione della registrazione di autorità.


7. Creazione di una registrazione di autorità per notazione Dewey

Dopo aver fatto le ricerche necessarie nell’archivio di Alma e nella Classificazione[1], annotare il numero da creare e l’equivalente verbale; per la corretta compilazione dell’equivalente verbale cfr. Guida alla costruzione degli equivalenti verbali.


Flusso di lavoro 1 (preferito)

  • Aprire il template Dewey (Default) dal menù Nuovo (per la configurazione iniziale dei template cfr. dispensa tutorial).  La registrazione di controllo per la notazione Dewey è codificata in Alma secondo quanto previsto da UNIMARC/A per le voci di soggetto (campo 250):
    • 250: oltre al sottocampo $$a (notazione della CDD), è obbligatorio registrare i dati nei campi $$x (equivalente verbale) e $$z (numero arabo di edizione della CDD. Per le notazioni nuove non esistenti in archivio: 23[3]). N.B.: il numero di edizione DDC non deve essere seguito dal punto
    • 830: può essere utile compilare il sottocampo $$a (ad uso interno e non visibile in OneSearch) con eventuali annotazioni destinate ai catalogatori, riguardanti la classe che si sta creando
  • Salvare e rilasciare il record.


Flusso di lavoro 2 (non preferito)

  • Aprire il record bibliografico da modificare, posizionarsi sul campo 606 e riempire i sottocampi $$a (numero), $$x (equivalente verbale), $$z (numero arabo di edizione senza punto). Se non è già presente inserire il sottocampo $$2 con il valore DDC.
  • Lanciare con F3 la ricerca nell’archivio di autorità DDC. Se la classe non è presente, verrà visualizzata una schermata simile a questa[4]:

 

  • Cliccare su Crea record authority che apre in multicompilazione il record di autorità nel ME


  • Verificare che sia tutto corretto e salvare il record; una volta fatto controllare che sia tutto a posto anche nel record bibliografico. Ricordare che il record di controllo così creato va rilasciato dopo il salvataggio a fine lavoro

Anche in questo caso la creazione deve essere preceduta da una ricerca approfondita nell’archivio di autorità, senza basarsi sul risultato della ricerca tramite il tasto funzione F3!

 

Flusso di lavoro 3 (non preferito)

Questo flusso di lavoro rappresenta un caso particolare del flusso precedente e può essere utile quando si deve costruire una classe a partire da un numero già esistente in archivio. Un esempio può essere l’aggiunta di una suddivisione geografica o cronologica. Il flusso però non è lineare e richiede una particolare attenzione.

Supponiamo di dover creare la registrazione di autorità per la notazione 720.97309051 e che nell’archivio di Polo sia già presente la registrazione di autorità per la notazione 720.9730905.

Scrivere nel sottocampo $$a del campo 606 $$2 DDC il numero già presente in archivio, nel caso dell’esempio quindi 720.9730905.

  • Collegarsi all’archivio di controllo con F3
  • Cliccare su Seleziona per catturare la classe da cui si vuole iniziare la costruzione di un nuovo numero: essa verrà così copiata nel campo 606 del nostro record bibliografico, completa di equivalente verbale ($$x):

               $$a 720.9730905 $$x Architettura. Stati uniti d'America. 2000-2099 $$z 23 $$2 DDC

  • Aggiungere nel $$a le cifre mancanti e completare la notazione;  modificare l’equivalente verbale nel $$x:

$$a 720.97309051 $$x Architettura. Stati uniti d'America. 2000-2019 $$z 23 $$2 DDC

  • Collegarsi nuovamente all’archivio di controllo con F3
  • Impartire il comando Crea record di autority; salvare e rilasciare il record così creato

Si consiglia di preferire il Flusso 1.



[1] WebDewey italiana corrisponde all’edizione italiana più recente della Classificazione ed è per questo il riferimento obbligatorio per il controllo e la creazione di nuove registrazioni di controllo per notazioni Dewey in Alma. Per il suo corretto utilizzo sono necessarie alcune accortezze. Vedi paragrafi sull’uso di WebDewey italiana. Sono strumenti imprescindibili di riferimento CDD22 italiana, CDD23 americana, WebDewey americana.

[2] NB: non usare il Template “Dewey” privo della qualificazione (Network)

[3] WebDewey italiana è una risorsa integrativa ad aggiornamento continuo ed è l’unica edizione italiana disponibile dopo CDD22. Si presenta come la 23. edizione italiana. Per questo i record di controllo per le nuove classi vengono marcati “23”. I singoli record per le classi Dewey che verranno via via aggiornati allo stato corrente di WebDewey italiana verranno anch’essi marcati con “23”. Quelli non ancora toccati da aggiornamenti manterranno “22”. Gli indici per classe Dewey del catalogo del Polo UFI, ora SBART, sono stati adeguati a CDD22 italiana, e quindi a CDD23 americana. È poi stato intrapreso l’adeguamento ai cambiamenti introdotti dalle Updates OCLC fino almeno a tutto il 2015, e per alcune aree della Classificazione fino al 2016.

[4] L’indicazione “I tuoi dati saranno qui” indica che la notazione che si vuole catturare non è presente nell’archivio di controllo. Si noti come, però, questa indicazione non sia posizionata in modo corretto nel listato.


8. Cancellazione di una registrazione di autorità per notazione Dewey

La cancellazione di registrazioni bibliografiche e di autorità richiede in Alma le credenziali extended: rivolgersi ai catalogatori con credenziali extended della propria biblioteca o all’help desk.

9. Guida alla costruzione degli equivalenti verbali delle notazioni Dewey

L’equivalente verbale è un dato molto importante, perché rende comprensibile il significato della notazione classificata all’utente[1]. La massima efficacia della classificazione dei documenti viene ottenuta presentandola secondo successioni numeriche di notazioni complete di equivalenti verbali[2].

La successione numerica delle notazioni è in grado di rivelare la coordinazione e la subordinazione dei soggetti classificati, sia su un piano intellettuale, astratto, sia nella concretezza della disposizione fisica dei volumi sugli scaffali aperti classificati; la stessa disposizione significativa può essere resa disponibile nei cataloghi in linea che permettono la consultazione mediante la funzione di scorrimento (browsing). Si consideri per esempio la seguente gerarchia condivisa da tre notazioni coordinate:

300   Scienze sociali

303      Processi sociali

303.4      Cambiamento sociale

303.48      Cause del cambiamento

303.483      Sviluppo della scienza e della tecnologia

303.4832      Trasporti

303.4833      Comunicazione

303.4834      Computer

 

Nell’elenco di classi ed equivalenti verbali consultabile per scorrimento, le notazioni ordinano le informazioni secondo la logica della classificazione, sia in senso verticale, perché la notazione numerica riflette la struttura gerarchica, sia in senso orizzontale, perché ogni notazione esprime un certo numero di concetti secondo un particolare ordine di citazione, dettato dalla successione delle cifre che compongono le notazioni, e che viene decodificato in linguaggio naturale dagli equivalenti verbali.

Si veda come esempio un elenco di notazioni ed equivalenti verbali generato all’interno di una specifica gerarchia:

300   Scienze sociali

303   Processi sociali

303.4   Processi sociali. Cambiamento sociale

303.48   Cambiamento sociale. Cause

303.483   Cambiamento sociale. Cause. Sviluppo della scienza e della tecnologia

303.4832   Cambiamento sociale. Cause. Sviluppo della scienza e della tecnologia. Trasporti

303.4833   Cambiamento sociale. Cause. Sviluppo della scienza e della tecnologia. Comunicazione

303.4834   Cambiamento sociale. Cause. Sviluppo della scienza e della tecnologia. Computer

Per ottenere elenchi di notazioni efficaci per l’utente, gli equivalenti verbali che li traducono in linguaggio naturale devono essere sintetici, con i concetti necessari e sufficienti per esprimere il contenuto concettuale della notazione classificata (principio della massima sintesi). Se mancasse qualche concetto verrebbe meno la coestensione dell'equivalente verbale rispetto alla notazione; se l'equivalente verbale non fosse sintetico si ridurrebbe l'intelligibilità dell'elenco di notazioni ed equivalenti verbali.

Questi concetti sono identificati dai catalogatori mediante l’analisi concettuale della notazione.

Come l’analisi concettuale del documento nei soggetti alfabetici, l’analisi concettuale della notazione rispetta i criteri logici dell’implicazione e della pertinenza: i concetti o le sequenze logicamente organizzate di concetti che fanno parte della traduzione in linguaggio naturale della notazione classificata possono implicare concetti o sequenze di concetti più generali, e c’è coerenza tra ciascun concetto e i concetti più generali ai quali è esso è riconducibile[3].

In pratica, i concetti necessari e sufficienti nella costruzione dell’equivalente verbale sono quelli che non sono implicati in altri concetti espressi nella catena gerarchica.

Riprendendo in esame la gerarchia di 303.4832, di seguito sono sottolineati i concetti necessari e sufficienti:

300   Scienze sociali

303      Processi sociali

303.4      Cambiamento sociale

303.48      Cause del cambiamento

303.483      Sviluppo della scienza e della tecnologia

303.4832      Trasporti


L’equivalente verbale per la notazione 303.4832 è quindi: “Cambiamento sociale. Cause. Sviluppo della scienza e della tecnologia. Trasporti”.

L’equivalente verbale è composto da una o da più parti separate da un punto. In genere ogni parte corrisponde a un elemento significativo della catena gerarchica nella quale si può scomporre la notazione. Se l’equivalente verbale è di due o più parti, la prima esprime il contesto classificatorio più significativo tra quelli presenti nella catena gerarchica, quelle ulteriori corrispondono al soggetto rappresentato dal numero. L’equivalente verbale può essere costituito da una sola parte solo nei casi in cui per il soggetto espresso esiste un unico contesto classificatorio, che nella traduzione della notazione sarebbe ridondante.

Se la notazione riguarda un numero base, ovvero una notazione già presente nelle Tavole della classificazione, l’equivalente verbale è composto in genere da una o da due parti. Se la notazione riguarda un numero costruito secondo le istruzioni delle Tavole o delle Tavole ausiliarie della CDD, si aggiungono all’equivalente verbale del numero base una o più parti ulteriori, che corrispondono agli elementi significativi della catena gerarchica aggiunta alla catena gerarchica del numero base, o alla sintesi di questi elementi significativi.


Esempi di costruzione di equivalenti verbali


Di seguito, alcuni esempi che illustrano l’analisi della notazione e la costruzione degli equivalenti verbali [4]:


Esempio n.1       Notazione 333.323 (numero base)

La catena gerarchica può essere analizzata come segue:

300   Scienze sociali

330     Economia

333       Economia della terra e dell’energia

333.3       Proprietà  privata della terra

333.32        Tipi di possesso della terra

333.323        Possesso individuale

 

Si considerano i soli elementi significativi della catena gerarchica:

333.3       Proprietà privata della terra

333.323        Possesso individuale

 

L’equivalente verbale che risulta è:

333.323   Proprietà privata della terra. Possesso individuale

 

Esempio n. 2       Notazione 398.2454 (numero base)

300   Scienze sociali

390    Usi e costumi, galateo, folclore

398      Folclore

398.2     Letteratura popolare

398.24     Racconti e tradizioni di piante e animali

398.245     Animali

398.2454     Animali leggendari

 

Gli elementi significativi della catena gerarchica sono:

398.24     Racconti e tradizioni di piante e animali

398.245     Animali

398.2454     Animali leggendari

 

L’equivalente verbale è la sintesi delle intestazioni di due elementi significativi della catena gerarchica:

398.2454   Racconti e tradizioni di animali leggendari

In alternativa, potrebbe essere in due parti:

398.2454   Racconti e tradizioni di piante e animali. Animali leggendari

 

Esempio n. 3       Notazione 720.9224573 (numero costruito: numero base 720)

700   Arti e attività ricreative

720     Architettura

720.9     Storia, geografia, biografia [Componenti del numero sintetizzato 720.9: 72 + T1—09]

720.92     Biografia

720.922    Biografia collettiva [+ T2—3-T2—9]

720.9224    Europa

720.92245    Italia, San Marino, Città del Vaticano, Malta

720.922457     Italia meridionale

720.9224573    Città metropolitana di Napoli

 

N.B. In WebDewey italiana, nel listato che comprende, per esempio, il numero base 720.9 sono presenti alcuni numeri costruiti, identificati dall’icona del puzzle . Le notazioni costruite presenti in WebDewey devono sempre essere verificate per quel che riguarda il risultato nella costruzione del numero. Inoltre nella costruzione dell'equivalente verbale la traduzione italiana che accompagna i numeri costruiti deve essere ignorata[5]; occorre invece verificare la costruzione della notazione visualizzando il riquadro "Componenti del numero sintetizzato"

Elementi significativi della catena gerarchica:

720     Architettura

720.92     Biografia

720.922    Biografia collettiva

720.9224573    Città metropolitana di Napoli

 

L’equivalente verbale è in tre parti. La seconda parte è la sintesi delle intestazioni di due elementi significativi della catena:

720.9224573   Architettura. Biografia collettiva. Città metropolitana di Napoli

 

Esempio n. 4       Notazione 331.2041610695 (numero costruito: numero base 331.2041)

300   Scienze sociali

330     Economia

331       Economia del lavoro

331.2       Condizioni di lavoro

331.204      Condizioni di lavoro secondo l'industria e la professione

331.2041      Condizioni di lavoro in industrie e professioni non dei settori primario, manifatturiero,delle
                       costruzioni [+ 331.2041001-331.2041999]

331.2041610  Medicina e salute

331.20416106   Organizzazioni, gestione; poliambulatori;  personale medico e relazioni del personale
                             medico

331.204161069    Personale medico e relazioni del personale medico

331.2041610695    Medici

 

Gli elementi significativi della catena gerarchica sono solo due, uno nel numero base, l’altro nella parte aggiunta della notazione:

331.2       Condizioni di lavoro

331.2041610695    Medici

 

L’equivalente verbale, in due parti, risulta:

331.2041610695   Condizioni di lavoro. Medici

 

Come si è visto nel terzo esempio, WebDewey italiana propone a volte strade che non devono essere seguite. Le espressioni verbali dei numeri costruiti in WebDewey italiana, non compatibili con il metodo qui esposto, vanno ignorate.

In WebDewey italiana le traduzioni delle intestazioni per le notazioni possono essere errate. Nei casi dubbi occorre verificare il testo inglese in WebDewey <http://www.dewey.org/webdewey/standardSearch.html>, ed eventualmente costruire l'equivalente verbale utilizzando la traduzione corretta.

Questo metodo per la costruzione degli equivalenti verbali può dare luogo in molti casi a soluzioni diverse. In generale sono possibili, e spesso sono necessarie:

    • semplificazioni delle intestazioni di elementi significativi delle catene gerarchiche;
    • sintesi fra più intestazioni di elementi significativi della catena gerarchica.

I nuovi equivalenti verbali costruiti con questo metodo non sempre sono compatibili con il contesto nel quale devono essere inseriti, l'elenco di classi ed equivalenti verbali. Tenendo presente la necessità di garantire l’intelligibilità dell'elenco di notazioni classificate, se molti degli equivalenti verbali adiacenti alla notazione da inserire sono costruiti in modo difforme ma sono comunque coestesi ai significati delle notazioni, può essere preferibile adeguare il nuovo equivalente verbale alla struttura e alle forme che ricorrono nel catalogo.

Riguardo in particolare ai periodi storici, nelle intestazioni della DDC sono in genere presenti doppie indicazioni, per esempio “16˚ secolo, 1500-1599” (Tavola 1, notazione -09031), oppure “Periodo della rivoluzione americana, 1774-1783” (notazione 971.024): in questi casi, per il principio della massima sintesi, negli equivalenti verbali si riportano solo gli intervalli di numeri cardinali.

Sarebbe opportuno che ogni concetto fosse espresso dalla stessa espressione verbale in tutti gli equivalenti verbali: in questo modo con adatti strumenti di ricerca sarebbero possibili ricerche esaustive sugli equivalenti verbali. Ma questa esaustività in ricerca non è realizzabile, perché utilizzando la terminologia delle intestazioni di WebDewey si accettano le incoerenze della attuale traduzione italiana della DDC, e altre incoerenze si aggiungono nell'archivio dei soggetti classificati, nel quale molti equivalenti verbali derivano dalle traduzioni delle precedenti edizioni della CDD.

Infine, si ricorda che:

  • la sinteticità dell'equivalente verbale deve essere realizzata senza fare ricorso ad abbreviazioni di nomi comuni;
  • non si sostituisce l’accento con l’apostrofo;
  • non si chiude l’equivalente verbale con il punto;
  • l’equivalente verbale dei numeri base non deve essere scritto in lettere maiuscole (prassi SBN e BNCF).



[1] Nelle biblioteche dell’Università di Firenze la compilazione degli equivalenti verbali delle notazioni numeriche è una prassi che è sempre stata mantenuta dall’introduzione dell’indicizzazione per classe sulla base della DDC (circa 28 anni), ma per lungo tempo le modalità di redazione non sono state stabilite. La prassi della Biblioteca nazionale centrale di Firenze è stata spesso tenuta in considerazione, ma non poteva dar luogo a indicazioni sicure, anche perché ha finalità in parte diverse (cfr. Maria Chiara Giunti. In SBN con Dewey: il catalogo classificato del Polo della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. In: Bollettino AIB, vol. 41 (2001), n. 1). I criteri per la compilazione degli equivalenti verbali nel Sistema bibliotecario di ateneo dell'Università di Firenze sono stati definiti una prima volta nel 2008 (Università di Firenze. Sistema bibliotecario di ateneo. Servizio controllo catalografico. Classi ed equivalenti verbali: aggiornamento 23 giugno 2008 [a] ALEPH 500 in colloquio con Indice: Manuale di catalogazione, Flussi di lavoro per la catalogazione, 3. edizione, a cura di Paolo Baldi, Andrea Fabbrizzi, Marianovella Fama, Luciana Sabini  <http://www.sba.unifi.it/mod-Areafiles-display-lid-133-cid-43.html>, p. 3-8).

[2] L'efficacia di questa presentazione può essere apprezzata con il Navigatore Dewey dell’OPAC del Polo BNCF: <http://opac.bncf.firenze.sbn.it/opac/controller.jsp?action=dewey_browse>.

[3] Cfr. Associazione italiana Biblioteche, GRIS, Gruppo di ricerca sull'indicizzazione per soggetto, Guida all'indicizzazione per soggetto, Roma, AIB, 1996, digitalizzazione della ristampa 2001 p. 13-17.

[4] Gli esempi non corrispondono necessariamente a notazioni presenti nel catalogo.

[5] La parte verbale dei numeri costruiti non rappresenta una vera e propria intestazione, poiché si limita a rapportare uno o più termini a ciascun numero di classificazione. Per questo si deve fare molta attenzione nel creare in Alma l’equivalente verbale delle notazioni costruite.


10. WebDewey italiana

WebDewey italiana[1] è un servizio web per bibliotecari a pagamento e rappresenta la più recente edizione italiana della Classificazione decimale Dewey. Si presenta come la ventitreesima edizione italiana. Essa è il riferimento obbligatorio per il controllo e la creazione di nuove registrazioni di controllo per notazioni Dewey in Alma. È la prima edizione italiana su web della Classificazione. L’edizione italiana precedente è la ventiduesima (CDD22, 2009), pubblicata a stampa. Non esiste una pubblicazione autonoma italiana a stampa della ventitreesima edizione (CDD23), che è compresa in WebDewey italiana. Esiste invece l’edizione a stampa della CDD23 americana (2011). Come per le edizioni a stampa, esistono edizioni di WebDewey in varie lingue, che non possono essere considerate semplici traduzioni di WebDewey americana.

WebDewey italiana è una risorsa integrativa ad aggiornamento continuo. Gli aggiornamenti alla Classificazione introdotti dall’ufficio redazionale presso la Library of Congress vengono pubblicati direttamente nella WebDewey americana e da qui in quella italiana dopo esser stati tradotti ed eventualmente adattati. Tali aggiornamenti sono visibili attraverso il pulsante Aggiornamenti nella parte alta della schermata. Gli aggiornamenti alla WebDewey americana pubblicati fino a giugno 2018, invece, sono liberamente accessibili sul web (https://www.oclc.org/en/dewey/updates.html). [2]

Questa gestione degli aggiornamenti segna una differenza significativa rispetto alle versioni a stampa, il cui testo rimane uguale per anni fino alla successiva edizione.



[1] Per una trattazione organica di WebDewey italiana si rimanda a Piero Cavaleri Classificazione decimale Dewey e WebDewey, Milano, Bibliografica, Associazione italiana biblioteche, 2016. L’opera non tratta di alcune importanti novità comparse dopo la data di pubblicazione (per es. Aggiornamenti e Stampa), e dà molto spazio al Costruttore di numeri, che si sconsiglia di usare.

[2] OCLC ha cessato di segnalare i cambiamenti introdotti nella Classificazione dopo la fine di giugno 2018.  Per i catalogatori italiani, invece, tali cambiamenti continuano ad essere visibili attraverso il pulsante Aggiornamenti di WebDewey italiana.


11. WebDewey: cosa c’è in più rispetto alla Classificazione a stampa

WebDewey italiana offre contenuti e strumenti aggiuntivi rispetto alle precedenti versioni a stampa.

Numeri costruiti (prestare attenzione)

Una delle caratteristiche della WebDewey non solo italiana è la presenza di un numero sempre crescente di notazioni costruite, normalmente non presenti nelle versioni a stampa. Sono identificate dall’icona del puzzle Icona del puzzle: indica i numeri costruiti in WebDewey
La loro presenza può rappresentare un aiuto importante per il catalogatore, ma esse devono essere sempre attentamente verificate sia per quel che riguarda il risultato nella costruzione del numero, sia per la correttezza delle intestazioni da cui ricavare l’equivalente verbale, non di rado apertamente fuorvianti. Il loro grado di affidabilità e di controllo è minore rispetto alle altre notazioni pubblicate.
WebDewey italiana offre per questi numeri un riquadro che, invece, è molto utile per controllare la costruzione della notazione: Componenti del numero sintetizzato.

Il costruttore di numeri (sconsigliato)

WebDewey è dotata di una funzionalità che permette di costruire in modo assistito nuove notazioni[1]. Tali notazioni sono i numeri costruiti di cui al precedente paragrafo. I numeri costruiti possono essere salvati localmente o proposti alla redazione per essere pubblicati in WebDewey. Il costruttore di numeri non serve per arricchire il catalogo, ma per arricchire l’archivio WebDewey. Si sottolinea che la parte verbale dei numeri costruiti non è un equivalente verbale, ma una semplice intestazione, che, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, spesso non è né completa né soddisfacente, e va comunque verificata e rielaborata dal catalogatore per ricavare una notazione, completa di equivalente verbale, da inserire nel catalogo del Polo SBT. Per costruire nuove notazioni si procede quindi manualmente come prassi ordinaria.

N.B.: È fortemente sconsigliato utilizzare il costruttore di numeri di WebDewey.

Stampa

Il pulsante nella parte superiore dello schermo permette di generare un file pdf contenente segmenti delle Tavole o dell’Indice relativo, formattato come le versioni a stampa, che può essere visualizzato a schermo o stampato. Il file può contenere fino a quattrocento elementi.

Delle notazioni costruite  Icona del puzzle: indica i numeri costruiti in WebDewey viene mostrata la sola parte numerica, senza intestazione né note, storia, indici e commenti eventualmente presenti in WebDewey. Per maggiore chiarezza, nelle opzioni di stampa, si consiglia di escludere tali numeri dalla generazione del file pdf.

La funzione Stampa può costituire un ausilio utile nel lavoro di catalogazione. D’altra parte, stampare grosse sezioni della classificazione e usarle in alternativa alla visualizzazione su web può far perdere molti elementi aggiuntivi utili proprie della versione in-linea e diminuire la pratica quotidiana con quello che per ora sembra essere l’unica forma di pubblicazione della Classificazione.

N.B.: la funzione Stampa non riproduce il Manuale e non permette di stampare il Sommario presente nelle versioni a stampa all’inizio di ogni classe principale, che non è presente in WebDewey, e la cui assenza rappresenta probabilmente il maggior svantaggio di quest’ultima rispetto alle versioni a stampa. Si veda anche più avanti il paragrafo Sommari.

Thesaurus Nuovo soggettario

Migliaia di termini del Thesaurus multidisciplinare del Nuovo soggettario (NS) contengono l’indicazione della notazione Dewey corrispondente; tale corrispondenza è segnalata nel riquadro Thesaurus Nuovo Soggettario BNCF. Il numero è in continua crescita, poiché tutti i nuovi termini del Thesaurus vengono mappati sulla Classificazione così come rappresentata in WebDewey italiana, purché ciò sia compatibile con le peculiari scelte editoriali del Nuovo soggettario. Viene mappata una sola notazione per ogni termine: l’unica, nei casi in cui a un termine di indicizzazione corrisponda un solo soggetto classificato, oppure quella interdisciplinare, quando essa sia disponibile. Negli altri casi non viene segnalata la corrispondenza. Contrariamente all’indice LCSH[2], un termine non viene mai mappato su più notazioni Dewey. Non tutti i termini del Thesaurus del Nuovo soggettario sono mappati su notazioni Dewey, né viceversa.

Nel Thesaurus del Nuovo soggettario, com’è noto, non sono presenti grandi insiemi di entità individuali (monumenti, opere d’arte e letterarie, edifici, enti, persone, programmi informatici e altre).

Come per LCSH, quindi, l’indice “Thesaurus Nuovo Soggettario BNCF” restituisce informazioni utili per il lavoro di classificazione; tuttavia la pertinenza e l’esaustività delle notazioni recuperate attraverso questo indice vanno verificate di volta in volta dal catalogatore.

LCSH

Alcune migliaia di voci di soggetto in inglese dalle Library of Congress Subject Headings sono mappate su notazioni Dewey. Si tratta sia di descrittori che di stringhe di soggetto. Tale mappatura è ricavata dal catalogo della Library of Congress e non è esaustiva: non a ogni notazione corrispondono termini LCSH e viceversa.

Interrogando WebDewey per parola o sull’indice di ricerca LCSH è possibile individuare notazioni che sono state collegate a voci di soggetto LCSH contenenti i termini cercati. Tali notazioni contengono le parole ricercate in qualsiasi parte del riquadro LCSH della schermata riguardante la notazione visualizzata.

La ricerca sull’indice LCSH restituisce risultati solo se effettuata in inglese.

Una voce di soggetto LCSH può essere legata a diverse notazioni, contrariamente a quanto ha scelto di fare il Nuovo soggettario. Es.: Cadmium, Wood, Floating islands in literature.

In alcuni casi la ricerca su quest’indice restituisce notazioni che non sono state indicizzate nell’Indice relativo. Es. Sacrilege in literature.

Nell’indice LCSH sono presenti entità individuali assenti dall’Indice relativo, come per esempio personaggi, organizzazioni e luoghi immaginari delle letterature in lingua inglese: 221B Baker Street (London, England : Imaginary place); linguaggi di programmazione: Java (Computer program language); armi: M18 (Tank destroyer); edifici: Palazzo della Sapienza (Pistoia, Italy); Palazzo Tursi (Genoa, Italy); parchi: Parc national de Kahuzi-Biéga (Congo); Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga (Italy); siti archeologici: Campo Olivello Site (Italy).

N.B.: Attenzione alla lingua del catalogo: anche alcune entità individuali, secondo le regole LCSH, sono espresse in lingua inglese e non nella loro lingua originale: Sanctuary of the Mother of the Gods and of Aphrodite (Pella, Greece).

L’indice LCSH può fornire un aiuto per individuare la classe da attribuire a un opera. La pertinenza delle notazioni trovate attraverso questo indice deve essere verificata di volta in volta dal catalogatore.

Aggiornamenti

Dal pulsante Aggiornamenti nella parte alta dello schermo si accede alla relativa maschera di ricerca. Vengono visualizzati i prodotti del software editoriale, che registra ogni cambiamento effettuato su WebDewey. Si possono scegliere gli intervalli di tempo, di notazioni e il tipo di aggiornamenti che si vogliono visualizzare: Classi, Dislocazioni, Eliminazioni (cioè Soppressioni), Espansioni. Le ultime tre opzioni restituiscono quanto contenuto nei capitoli finali del primo volume delle versioni a stampa riguardanti dislocazioni, soppressioni e numeri rinnovati, dalla diciannovesima alla ventitreesima edizione. Gli indici per classe Dewey del catalogo dell’ex-Polo UFI (ora SBT) sono stati già adeguati alla ventitreesima edizione americana della Classificazione, quindi questa ricerca è di utilità meno immediata.

La ricerca sugli aggiornamenti per Classi permette di accedere a tutte le modifiche apportate sul testo della Classificazione, indipendentemente dal tipo.

Per ogni aggiornamento viene visualizzata nel listato la prima riga. Cliccando sul pulsante a sinistra     accanto a ogni aggiornamento, è possibile visualizzarlo per intero. Le parti in rosso col carattere barrato sono quelle che sono state cassate dal precedente testo della Classificazione. Le parti in verde quelle aggiunte.
Cliccando invece sul numero Dewey nella colonna accanto, si esce dalla finestra degli aggiornamenti e si visualizza la pagina relativa a quel numero così com’è attualmente nella Classificazione. Nella colonna ancora a destra è visualizzata la data di pubblicazione dell’aggiornamento in WebDewey italiana. Tale data è diversa da quella della pubblicazione delle pagine comprendenti quell’aggiornamento sul sito di OCLC (fermo a giugno 2018).

I comandi alla testa delle due colonne Numero e Data permettono di ordinare il listato per questo o quell’indice. Modificando manualmente il numero di risultati per pagina a destra in alto del riquadro “Classi”, è possibile visualizzare tutto il listato in un’unica pagina.

Spuntando la casella Utilizza più criteri, è possibile raffinare la ricerca.

La casella Progetti serve per visualizzare specifici progetti di revisione editoriale della Classificazione relative a determinati soggetti, ovvero per effettuare ricerche all’interno di tali progetti.

Commenti

È possibile inserire commenti riguardanti singole notazioni, anche costruite, attraverso il pulsante nella parte superiore della schermata. I commenti sono visualizzati nella pagina del numero o della voce di Manuale che è stata commentata. Non fanno parte degli indici interrogabili con le ricerche semplice, avanzata e per scorrimento e possono essere cercati solo attraverso la finestra di ricerca visualizzata cliccando sul tasto Commenti.
È possibile derivare un nuovo commento da uno già esistente. I commenti possono avere visibilità: utente, visibili solo al bibliotecario che li ha creati, o istituzione, visibili da tutti i bibliotecari dell’istituzione abbonata (per ora in SBART ogni membro ha il proprio abbonamento).

Qualora si riscontri l’opportunità di mettere a disposizione di tutti i catalogatori acquisizioni attentamente verificate e controllate sull’uso della classificazione, non altrimenti esplicitate in WebDewey, è opportuno inserire commenti con visibilità istituzionale. Quando si sceglie di inserire un commento è necessario aggiungere al termine fra parentesi tonde il cognome del catalogatore che l’ha creato, per facilitarne la verifica e il riscontro ove necessario.

Collegamenti a OPAC SBN, OneSearch e altri discovery o OPAC

Nella parte superiore della schermata riguardante una notazione, anche costruita, il pulsante Collegamento all’OPAC permette di ricercare notizie bibliografiche che abbiano tale notazione come accesso per classe Dewey nell’OPAC SBN (“Default”) e in altri cinque discovery o OPAC, da definire attraverso il pannello Preferenze in alto a destra.

Link a OneSearch (vista Unifi, quindi Polo SBT): http://onesearch.unifi.it/primo_library/libweb/action/search.do?vid=39UFI_V1&fn=BrowseRedirect&searchField=callnumber.1&dscnt=0&searchTxt=

Storia

Nella schermata riguardante una notazione è presente il riquadro Storia. In esso è riassunta la storia dei cambiamenti riguardanti la notazione visualizzata, fino alla ventesima edizione.



[1] Il costruttore di numeri si attiva dal riquadro Crea un numero costruito.

[2] Anche l’archivio di controllo tedesco Gemeinsamen Normdatei (GND) ha compiuto la stessa scelta di LCSH: un entità può essere mappata su più notazioni Dewey.


12. WebDewey: cosa manca rispetto alla Classificazione a stampa

Sommari

Nelle versioni a stampa, all’inizio di ogni classe principale, è presente un Sommario, in grassetto, che elenca la gerarchia delle divisioni e delle relative sezioni contenute in quella classe. Si tratta di uno strumento estremamente utile per comprendere il contesto disciplinare abbracciato da una classe principale e la sua articolazione.
Il Sommario è utile in varie fasi dell’indicizzazione per soggetto classificato, per esempio nella redazione dell’equivalente verbale[1], ma anche al di fuori del lavoro di catalogazione, per esempio nell’assistenza all’utenza nelle biblioteche a scaffale aperto classificato.
Tale sommario è assente in WebDewey e non può essere rimpiazzato nemmeno dalla funzione Stampa di cui sopra.
Per consultarlo, si raccomanda di ricorrere alla CDD22 italiana a stampa e alla CDD23 americana a stampa, sempre tenendo conto dei possibili cambiamenti intervenuti nel frattempo nella Classificazione.

Introduzione, glossario, dislocazioni e soppressioni

Queste parti della Classificazione Dewey sono liberamente disponibili sul sito web dell’Associazione Italiana Biblioteche. In WebDewey italiana, nella parte inferiore della schermata sono presenti i link a queste risorse.
Le dislocazioni e soppressioni segnalate sul sito AIB comprendono solo quelle segnalate alle pagine 763-772 del volume 1 di DDC23 americana a stampa. Tali dislocazioni e soppressioni sono già state trattate nel lavoro di aggiornamento degli indici per Classificazione Dewey effettuato in Aleph500 nel catalogo dell’ex-Polo UFI prima del passaggio ad Alma.

Dislocazioni e soppressioni pubblicate dopo il 2011 sono visibili in WebDewey italiana attraverso il pulsante Aggiornamenti nella parte alta della schermata.

Manuale

Il Manuale è presente in WebDewey italiana, ma, rispetto alle versioni cartacee, non è più consultabile come una sezione autonoma e a testo continuo della Classificazione, bensì è stato suddiviso nei singoli paragrafi che lo costituiscono. Le pagine del Manuale sono riconoscibili per l’icona del libro

Icona del libro: indica una voce di Manuale in WebDewey

Esse non hanno un indice specifico di ricerca dedicato nella Ricerca avanzata (pulsante nella parte alta della schermata), e possono essere recuperate indirettamente solo dalla ricerca per parola iniziale o attraverso gli indici Note o Tutta la Dewey della Ricerca avanzata.

Non è possibile utilizzare la funzione Stampa per generare il testo del Manuale così com’è presentato nelle versioni a stampa.


13. WebDewey: breve sintesi delle tecniche di ricerca

La schermata iniziale di WebDewey italiana presenta una maschera di interrogazione generica. Essa cerca il termine o i termini in tutti gli indici di ricerca. I termini così ricercati si possono trovare quindi in qualsiasi parte della o delle pagine che vengono restituite come risultato della ricerca.

Si accede alla Ricerca avanzata dal pulsante sulla parte superiore della schermata. Attraverso questa ricerca è possibile scegliere gli indici su cui effettuare la ricerca e combinarli fra loro con gli operatori booleani AND, NOT, OR.

Accanto a Ricerca avanzata si trova il pulsante Scorri, dal quale si accede alla ricerca per scorrimento sugli indici Numeri Dewey, Indice relativo, Thesaurus Nuovo soggettario e LCSH. Questa ricerca è particolarmente utile per trovare una determinata notazione Dewey.

I pulsanti Commenti e Aggiornamenti servono per fare ricerche specifiche su questi due indici, che non sono altrimenti ricercabili. Vedi i relativi paragrafi precedenti. La funzione Stampa permette di generare file PDF con la consueta impaginazione delle versioni a stampa della Classificazione. Vedi paragrafo relativo precedente.

Nella parte inferiore della schermata è possibile fare ricerche nella Classificazione iniziando la navigazione dalle dieci classi principali o dalle tavole ausiliarie.

Per le ricerche semplice e avanzata è possibile usare gli operatori:

    • di troncamento *  di un numero indefinito di caratteri a destra e sinistra di una parola
    • di mascheramento ? di un numero indefinito di caratteri a destra, a sinistra e all’interno di una parola
    • di mascheramento # di un solo carattere a destra, a sinistra e all’interno di una parola

Non sono disponibili operatori che permettano la ricerca per frase. Gli operatori di troncamento e mascheramento non sono utilizzabili nella ricerca per scorrimento.

Per visualizzare i listati di notazioni derivanti dalla ricerca semplice o avanzata, non da quella per scorrimento, in un’unica pagina da scorrere, si può modificare manualmente il numero di default “30” nelle due righe Risultati per pagina poste sopra e sotto la lista dei risultati.

N.B. WebDewey permette di aprire in contemporanea più finestre. Conviene sfruttare questa potenzialità in tutti i casi in cui si vuole tenere aperta una data pagina e contemporaneamente navigare nella Classificazione; cliccando col tasto destro sui link è possibile scegliere l’opzione “apri link in una nuova scheda”.


14. Strumenti per classificare

 

Le edizioni a stampa della CDD22 italiana e CDD23 americana devono essere presenti in numero sufficiente nelle biblioteche per supportare il lavoro su WebDewey, in particolare negli aspetti relativi alla contestualizzazione delle notazioni. Nonostante siano strumenti ausiliari indispensabili, le edizioni cartacee non possono sostituire WebDewey italiana.

La URL di WebDewey italiana è http://deweyit.pansoft.de/webdewey/login/login.html. Per accedere sono necessari username e password, personali per ogni bibliotecario. Per l’Università di Firenze rivolgersi a Claudia Burattelli per ottenere le proprie credenziali.

La URL di WebDewey americana è http://www.dewey.org/webdewey/login/login.html. Per accedere sono necessari username e password. L’Università di Firenze dispone di tre accessi contemporanei. Per l’Università di Firenze rivolgersi a Claudia Burattelli per ottenere le credenziali.

Firstsearch è un servizio a pagamento che permette di interrogare il catalogo Worldcat con varie funzioni avanzate, tra le quali ricercare sul catalogo di specifiche biblioteche (per esempio la Library of Congress) per classe Dewey, selezionando solo una determinata edizione della Classificazione. La URL è http://firstsearch.oclc.org/ . Per l’Università di Firenze rivolgersi a Claudia Burattelli per ottenere le credenziali. Istruzioni specifiche per le tecniche di ricerca qui di seguito nell’Appendice dedicata a Firstsearch.

Classify - An experimental classification web service <https://classify.oclc.org/classify2> è un servizio sperimentale di OCLC che permette di visualizzare e confrontare in termini statistici i diversi accessi per classe Dewey attribuiti a un documento nei diversi cataloghi. Può essere molto utile, ma i suoi risultati non possono essere recepiti in modo acritico

 

 

15. Appendice 1: tecniche di ricerca in WorldCat di OCLC con Firstsearch

Firstsearch è un servizio a pagamento che permette di interrogare il catalogo Worldcat con varie funzioni avanzate, tra le quali ricercare sul catalogo di specifiche biblioteche (per esempio la Library of Congress) per classe Dewey, selezionando solo una determinata edizione della Classificazione. La URL è http://firstsearch.oclc.org/ . Per l’Università di Firenze rivolgersi a Claudia Burattelli per ottenere le credenziali

Utili indicazioni sulle modalità di ricerca nel catalogo possono essere visualizzate cliccando sui punti interrogativi posti a fianco dei vari campi:



Schermata da Firstsearch sui punti interrogativi posti a fianco dei vari campi


Per quello che riguarda la costruzione della stringa di ricerca nella modalità EXPERT SEARCH si possono visualizzare gli indicatori di campo cliccando sul “?” o sul menu a tendina del campo INDEXED IN:


menu a tendina del campo INDEXED IN


Dalla modalità EXPERT SEARCH è inoltre possibile combinare più parametri di ricerca utilizzando la sintassi indicata nella legenda in basso a sinistra della schermata di accesso:

Plurals, truncation, and wildcards
Use + for plurals (s and es)
Use * for truncation
Use # for a wildcard character
Use ?N for up to N characters

Combining search terms (Boolean)
X and Y
X or Y
X not Y
Adjacent terms (proximity)
X w Y (X is followed by Y)
X wN Y (X is followed by Y
 with at most N terms between)
X n Y (X is next to Y, either order)
X nN Y (X is within N terms of Y,
 either order)


Schermata da Firstsearch: combinare più parametri di ricerca


Per fare una ricerca per titolo, autore, classe, ecc. limitando i risultati ai soli record bibliografici posseduti da una specifica biblioteca o istituzione:

  • selezionare l’opzione EXPERT SEARCH
  • digitare il titolo, l’autore o il numero di classificazione, utilizzando eventualmente l’asterisco “*” per il troncamento (il troncamento funziona solo a destra)
  • con il cancelletto “#” si omette un solo carattere
  • con il punto interrogativo “?” più di uno
  • selezionare in INDEXED IN l’opzione appropriata (“Title”, “Author”, “Dewey class number”, ecc.)
  • digitare nel campo LIBRARY CODE “DLC” per selezionare, ad esempio, i documenti posseduti dalla Library of Congress
  • digitare nel campo LIBRARY CODE “UKM” per selezionare i documenti posseduti dalla British Library


Schermata da Firstsearch: fare una ricerca per titolo, autore, classe, ecc. limitando i risultati ai soli record bibliografici posseduti da una specifica biblioteca


L’opzione può essere utile anche per verificare l’uso di una notazione in una specifica edizione della Classificazione decimale Dewey da parte di biblioteche autorevoli, come la Library of Congress:


Schermata da Firstsearch: verificare l’uso di una notazione in una specifica edizione Dewey da parte della Library of Congress


16. Appendice 2: Sintesi dei principali flussi di lavoro

Si elencano (in estrema sintesi) le operazioni standard da compiere per classificare con Alma

  1. Ricerca nell’archivio di controllo: Authorities > Soggetto> Contiene parola chiave
  2. Ricerca nell’archivio bibliografico: Tutti i titoli> Soggetti> Contiene frase
  3. Cattura nel record bibliografico di una notazione già presente in archivio: dal sottocampo $$a del campo 606 $$2 DDC, F3 (attenzione alle notazioni di sole 3 cifre)
  4. Creazione di una registrazione di autorità per notazione Dewey: effettuare le ricerche necessarie in Alma e nella Classificazione (cfr. paragrafi su WebDewey, Strumenti per classificare, Firstsearch). Per la compilazione dell’equivalente verbale consultare Guida alla costruzione degli equivalenti verbali delle notazioni Dewey. Aprire il template Dewey (Default) dal menù Nuovo.  Editare il record, salvare e rilasciare.
  5. Correzione di una registrazione di autorità per notazione Dewey: Editare, Salvare e rilasciare. Le correzioni nei record bibliografici collegati saranno visibili solo il giorno successivo a quello nel quale si è effettuata la correzione della registrazione di autorità.
  6. Cancellazione di una registrazione di autorità per notazione Dewey: rivolgersi ai catalogatori con credenziali extended o all’help-desk.