1. Introduzione

1.3. Brevi cenni sulla Guida alla catalogazione in SBN del materiale antico 2016

La Guida alla catalogazione in SBN del materiale antico, pur recependo le novità di REICAT e ISBD (consolidated edition), se ne discosta in due punti, ovvero:


  1. assenza della punteggiatura convenzionale nell’area del titolo e nell’area dell’edizione;

  2. diversa logica di presentazione dei dati nell’area della pubblicazione:  la suddivisione in due semiaree non è funzionale ad una distinzione dei ruoli di editore e tipografo, ma rappresenta l’effettiva dislocazione delle informazioni sulla pubblicazione (nella prima semiarea si trascrivono i dati desunti dal frontespizio e da altre pagine preliminari incluso il verso del frontespizio; nella seconda quelli desunti dal colophon e dalle parti finali).


 Le novità più rilevanti dell’edizione 2016 riguardano:

  •  il trattamento delle varianti, suddivise in:

    • varianti che comportano una nuova descrizione bibliografica (emissioni successive ed emissioni simultanee)

    • varianti che non comportano una nuova descrizione bibliografica, con la sola indicazione in nota;

  • l’estensione della catalogazione a nuove tipologie di materiali, quali grafica, cartografia e musica notata;

  • il trattamento del materiale grafico e cartografico contenuto in una risorsa monografica antica considerato come spoglio;

  • il trattamento dei libretti per musica, a seconda della data di pubblicazione, nella tipologia materiale antico e moderno;

  • la gestione delle marche all’interno dell’Authority file;

  • la gestione dei luoghi all’interno dell'Authority file;

  • la punteggiatura all’interno delle note: si raggruppano insieme, separandole solo con punto e virgola non preceduto da spazio (;) note relative ad una stessa area.