Catalogazione del libro antico

Sito: Formazione online per il Personale
Corso: Alma: Sistema di Gestione Integrata dei Servizi Bibliotecari
Libro: Catalogazione del libro antico
Stampato da: Utente ospite
Data: giovedì, 21 novembre 2024, 19:55

Sommario

1. Introduzione

La descrizione di un libro prodotto dalla stampa manuale può presentare in fase di catalogazione diverse difficoltà dovute principalmente al fatto che gli elementi necessari possono essere dislocati in varie parti della pubblicazione: il frontespizio come lo conosciamo nel libro moderno, infatti, pur vedendo la luce all'inizio del XVI secolo, si standardizza solo nei secoli successivi[1].

Lo scopo di queste dispense pertanto è quello di supportare il catalogatore, fornendogli uno strumento agevole e di facile consultazione suddiviso per campi Unimarc, che affianchi ai riferimenti normativi tratti dalla nuova Guida alla catalogazione in SBN - Materiale antico, (ICCU 2016) una casistica di esempi presenti nell’Indice SBN (in seguito Indice).

Principali strumenti di lavoro:


[1] Sull’argomento si veda il lavoro di Lorenzo Baldacchini, Aspettando il frontespizio, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2004.

[2] Nonostante gli aggiornamenti apportati dalla nuova Guida SBN, il manuale di Marina Venier e  Andrea De Pasquale rimane un punto di riferimento basilare per i catalogatori SBN: si trovano qui molteplici esempi sulle procedure tipiche della catalogazione del libro antico, come la gestione delle marche tipografiche, i criteri da seguire per i legami del record bibliografico ai record di authority relativi a luoghi pubblicazione e editori/tipografi, l’individuazione delle varianti, la compilazione dei dati di esemplare ed il trattamento di possessori e provenienze. Il manuale è  inoltre  corredato da una ricca sezione sui repertori, nazionali e internazionali, necessari alla catalogazione.

[3] Il corso, seppur si riferisca al trattamento catalografico del libro antico in SBN e sia in alcune parti superato dalle prescrizioni della nuova Guida del 2016,  mantiene inalterata tutta la sua validità soprattutto nella parte introduttiva, dedicata alla manifattura del libro, e in quella relativa alla metodologia catalografica (rilevamento dell’impronta, formula collazionale etc.).

1.1. Avvertenze pratiche alla consultazione

Il manuale è strutturato in parti. Ad una breve sezione introduttiva, che comprende le principali differenze nella trattazione del libro antico rispetto al libro moderno e alcuni brevi cenni sulla nuova Guida alla catalogazione in SBN del materiale antico, fanno seguito due sezioni più ampie dedicate rispettivamente alla ricerca e ai flussi di lavoro della catalogazione in Alma. Si procede poi alla descrizione dei campi UNIMARC, ciascuno corredato dei soli sottocampi utilizzati. Una trattazione autonoma hanno ricevuto le risorse monografiche in più unità, le risorse monografiche in più parti e le varianti.

Gli esempi citati, la maggior parte dei quali è corredata di identificativo bibliografico, sono stati corretti secondo le prescrizioni della Guida SBN nei casi in cui presentavano errori. Per alcuni è stato possibile fornire anche il link alla versione online liberamente accessibile.


1.2. Specificità del libro antico

La catalogazione del libro antico a stampa, a differenza di quanto avviene per il materiale moderno, si suddivide in due tempi: uno relativo alla descrizione dell'edizione (con informazioni condivise con Indice), l'altro alla descrizione delle caratteristiche dell'esemplare (con inserimento di dati solo in locale). 

La descrizione dell'edizione, in particolare, comporta una serie di differenze  che si possono così riassumere:

  • esclusione della punteggiatura convenzionale nell’area del titolo e della formulazione di responsabilità;
  • trascrizione nell'area dell'edizione dell’indicazione di edizione anche quando identifica una prima edizione
  • inserimento di un legame di autorità per il luogo normalizzato di pubblicazione;
  • utilizzo (nel libro antico di fondamentale importanza) del codice di relazione nei legami di autorità relativi alle persone (autore, illustratore, incisore, etc.) e agli enti (editore, stampatore), necessario per specificare il ruolo svolto da ciascuno nella produzione intellettuale e materiale del manufatto; 
  • predilezione per la descrizione catalografica a livelli rispetto a quella ad un solo livello con una nota di contenuto, indipendentemente dalla natura della singola unità (M o W);
  • segnalazione della consistenza e dell’integrità o meno dell’opera descritta al momento della localizzazione in Indice.

La descrizione delle caratteristiche dell'esemplare, che nel libro moderno è meno ricorrente, si articola in :

  • registrazione delle note relative al singolo esemplare e alle provenienze;
  • inserimento di un legame di autorità per i possessori e le provenienze, con appropriato codice di relazione.


1.3. Brevi cenni sulla Guida alla catalogazione in SBN del materiale antico 2016

La Guida alla catalogazione in SBN del materiale antico, pur recependo le novità di REICAT e ISBD (consolidated edition), se ne discosta in due punti, ovvero:


  1. assenza della punteggiatura convenzionale nell’area del titolo e nell’area dell’edizione;

  2. diversa logica di presentazione dei dati nell’area della pubblicazione:  la suddivisione in due semiaree non è funzionale ad una distinzione dei ruoli di editore e tipografo, ma rappresenta l’effettiva dislocazione delle informazioni sulla pubblicazione (nella prima semiarea si trascrivono i dati desunti dal frontespizio e da altre pagine preliminari incluso il verso del frontespizio; nella seconda quelli desunti dal colophon e dalle parti finali).


 Le novità più rilevanti dell’edizione 2016 riguardano:

  •  il trattamento delle varianti, suddivise in:

    • varianti che comportano una nuova descrizione bibliografica (emissioni successive ed emissioni simultanee)

    • varianti che non comportano una nuova descrizione bibliografica, con la sola indicazione in nota;

  • l’estensione della catalogazione a nuove tipologie di materiali, quali grafica, cartografia e musica notata;

  • il trattamento del materiale grafico e cartografico contenuto in una risorsa monografica antica considerato come spoglio;

  • il trattamento dei libretti per musica, a seconda della data di pubblicazione, nella tipologia materiale antico e moderno;

  • la gestione delle marche all’interno dell’Authority file;

  • la gestione dei luoghi all’interno dell'Authority file;

  • la punteggiatura all’interno delle note: si raggruppano insieme, separandole solo con punto e virgola non preceduto da spazio (;) note relative ad una stessa area.

2. Ricerca in Alma di un record presente nell’Istituzione e/o nel Network

  • Ricerche nel repository bibliografico:


Parola chiave del titolo/titolo

Un record bibliografico è ricercabile a partire dal titolo effettuando una ricerca da Tutti i titoli > Parola chiave (o Tutti i titoli > Titolo) e inserendo alcune parole chiave significative nel campo di ricerca. Per non compromettere il buon esito della ricerca, si raccomanda di trascrivere correttamente le parole chiave del frontespizio, con particolare riguardo alle lettere I, J, U, V e VV.

👉Per la trascrizione da maiuscole in minuscole delle lettere I, J, U, V e VV, nei casi in cui l’uso non sia coerente si veda la Nuova Guida, al paragrafo Uso delle maiuscole.

 

Impronta

Un record bibliografico è ricercabile a partire dall’impronta effettuando una ricerca da Tutti i titoli > Parola chiave e inserendo anche solo una parte dell’impronta (campo 012) nella maschera di ricerca.

 

●       Ricerche in Authority:


Marche

I record relativi alle marche (campo 291) possono essere cercati per:

●       identificativo MID da Authorities > Altro numero di sistema.

Esempio: Altro numero di sistema > Contiene parola chiave/Contiene frase:  BVEM001730

●       una o più parole chiave presenti nel sottocampo $$a del campo 921 Marca (indicizzata in ALMA)[1] da Authorities > Campo Authority Locale 921

Esempio: Campo Authority Locale 921 > Contiene parola chiave/Contiene frase: ancora con delfino


Luoghi

I record relativi ai Luoghi (campo 260) possono essere cercati per:

  • identificativo LID da Authorities > Altro numero di sistema.

Esempio: Altro numero di sistema > Contiene parola chiaveSBLL003553


Si segnalano inoltre altre due possibilità in ricerca avanzata:

  • Combinare Parole chiave e Tipo di authority (995), inserendo nel primo campo il nome della città e nel secondo la sigla LU (=luogo).

Esempio: Parole chiave > Contiene parole chiaveFerrara + Tipo di authority (995) > Contiene parole chiaveLU

👉 La ricerca per parole chiave interroga tutti i campi del record, compreso l'810. 


  • Selezionare la ricerca per Parole chiave del tipo "Contiene frase" inserendo l'intero contenuto del campo 260 ($$a codice paese e $$d luogo).

Esempio: Parole chiave > Contiene frase: IT Firenze



[1] Questa tipologia di ricerca è però imprecisa nel recupero dei risultati.


3. Ricerca in Indice da Alma

Se la notizia non è presente nel Polo SBT, può essere ricercata e importata dall’Indice in due modi:

●       dal menu Risorse > Ricerca risorse esterne, oppure

●       dal menu dell’Editor Metadata Cerca & sfoglia selezionando Cerca risorse.

Per la ricerca di titoli, titoli uniformi, autori e altri elementi in comune con il libro moderno, si rimanda al manuale Moodle "Catalogazione descrittiva e per autore" (2. La ricerca in Indice SBN da Alma), fatta salva la raccomandazione, in caso di ricerca per parole chiave del titolo, di trascrivere correttamente il frontespizio, con particolare riguardo alle lettere u, v, i e j[1].




Marche

Dal menu Risorse > Ricerca risorse esterne, selezionare SBN Integration (prod) > SBN Authority Records, quindi scegliere Cerca dati AutTipo Autorità MA = Marche, per effettuare la ricerca nei sottocampi del campo 921:

●      ParoleAut: ricerca per parola fra massimo 4 parole inserite nel sottocampo $$a (=descrizione)

●       Repertorio: sigla + Citazione: numero

 Esempio: Repertorio: Z + Citazione: 1050, trova la marca UFIM000008

●       b_921: ricerca per parole nel sottocampo $$b (=parole chiave della marca) del campo 291 (massimo 3)

●       e_921: ricerca per parole nel sottocampo $$e (=motto) del campo 291

 

Luoghi

Dal menu Risorse > Ricerca risorse esterne, selezionare SBN Integration (prod) > SBN Authority Records, selezionare Cerca dati AutTipo Autorità LU = Luoghi e compilare il campo stringa con il nome del luogo o il campo VID/BID.

record LID si possono importare e si collegano con quanto registrato nel campo 620 del record bibliografico purché sia correttamente compilata la sintassi obbligatoria $$a (=Nazione) $$d (=Città) $$2 SBT_AUT.


[1] Per la trascrizione da maiuscole in minuscole delle lettere I, J, U, V e VV, nei casi in cui l’uso non sia coerente si veda la Nuova Guida, al paragrafo Uso delle maiuscole.


4. Flussi di lavoro per la catalogazione in Alma

Le istruzioni qui di seguito hanno lo scopo di indicare il percorso da seguire per la ricerca, la localizzazione, l’importazione, la creazione e l’invio in Indice di nuovi record bibliografici. 

Le casistiche di lavoro sono tre: 

  1. ricerca in Alma e localizzazione per possesso di un record già presente nell’Istituzione e/o nel Network;

  2. ricerca e importazione di un record dall’Indice;

  3. invio in Indice di un nuovo record bibliografico.


4.1. Ricerca in Alma e localizzazione per possesso di un record già presente nell’Istituzione e/o nel Network

Record bibliografico presente nell’Istituzione e nel Network

Dopo aver trovato e aperto il record nell’editor metadata, si procede mediante:

  • Localizzazione per possesso da Azioni modifica > Migliora il record > Aggiungi 899, quindi Azioni record > Gestisci informazioni localizzazione > Salva 

⚠️Ricordarsi di salvare sempre il record bibliografico dopo la localizzazione per non perdere l’informazione!



  • Compilazione dei campi 316 e 317 e inserimento dei campi 702 e 712 per i possessori e le provenienze  corredati dal sottocampo $$4 390.

  • Attribuzione della holding e della copia da Aggiungi inventario > Books (Default) e compilazione del campo 852; poi Aggiungi inventario > aggiungi copia e compilazione dell’editor della copia.

I record a suo tempo caricati in Aleph dai cataloghi di biblioteche esterne al SBA (identificativi BFS*, CBR*, CRU*, IPV*) e migrati in Alma nell'Istituzione possono essere inviati in Indice seguendo le istruzioni contenute nel manuale (4. Sintesi dei principali flussi di lavoro e casi particolari. 4.6. Record con identificativo BFS*, CBR*, CRU*, IPV*).


Record bibliografico presente solo nel Network

Se il record ricercato è presente solo in NZ si procede in questo modo:

  • Assegnazione del formato appropriato da Azioni modifica > Espandi da Template > A AN-0 SBN > OK

  • Localizzazione per possesso da Azioni modifica > Migliora il record > Aggiungi 899, quindi Azioni record > Gestisci informazioni localizzazione > Salva 

  • Compilazione dei campi 316 e 317 e inserimento dei campi 702 e 712 per i possessori e le provenienze. I campi 702 e 712 devono essere corredati dal sottocampo $$4 390.

N.B.compilare il campo Descrizione del record di copia con "1 esemplare" per dare la possibilità all’utente in fase di richiesta/prenotazione di selezionare la copia: diversamente, pur in presenza di più esemplari collegati al medesimo record bibliografico, la richiesta/prenotazione scatterebbe automaticamente sul titolo.


4.2. Importazione di un record bibliografico da Indice

Per il libro antico l'importazione diretta di un record bibliografico da Indice è il caso più frequente. Si procede mediante:


1.      Importazione del record presente tra i risultati della ricerca selezionando Importa  

 

 

2.      Integrazione con il template appropriato per l’antico da Azioni modifica > Espandi da template. Scegliere tra i vari template disponibili, lasciare selezionato Metodo di applicazione: Aggiungi mancante e poi OK.

 

A AN-0 SBN

Libro antico piatto

A AN-1 SBN

Libro antico, livello superiore

A AN-2-M SBN

Libro antico, livello inferiore con titolo significativo

A AN-2-W SBN

Libro antico, livello inferiore privo di titolo significativo

 

Dato che questa operazione aggiunge campi ma non migliora il record, occorre verificare la correttezza dei campi, soprattutto il livello gerarchico espresso nel LDR.

Espandi da template permette l'inserimento automatico del campo locale 900 completo di formato del record AQ.  

Il campo locale 900 può essere aggiunto anche  manualmente in due modi:

●       dal menu Azioni modifica > Aggiungi campo locale, quindi digitando nell’etichetta vuota 900 e inserendo il sottocampo $$a AQ;

●       con il tasto funzione CTRL+L, digitando nell’etichetta vuota 900 e inserendo il sottocampo $$a AQ.

 

3.      Localizzazione per possesso:

  • da Azioni modifica > Migliora il record > Aggiungi 899


 
  • quindi Azioni record > Gestisci informazioni localizzazione > Salva.



4.      Normalizzazione di alcuni campi tramite la funzione Azioni Modifica > Migliora record > Migliora record SBN (per creare il 225 in presenza di 410, eliminare i 463 dai record di livello superiore, etc.)

 5.  Dopo il Colloquio con Indice:

  • Compilazione dei campi 316 e 317 e inserimento dei campi 702 e 712 per i possessori e le provenienze  corredati dal sottocampo $$4 390.

N.B.compilare il campo Descrizione del record di copia con "1 esemplare" per dare la possibilità all’utente in fase di richiesta/prenotazione di selezionare la copia: diversamente, pur in presenza di più esemplari collegati al medesimo record bibliografico, la richiesta/prenotazione scatterebbe automaticamente sul titolo.


4.3. Invio in Indice di un nuovo record

Invio in Indice di un nuovo record bibliografico

Se la notizia non è presente né in Polo né in Indice, è necessario crearla utilizzando il template appropriato.

Si procede con:

  1. Selezione del template dal menù Nuovo
  2. Compilazione di tutti i campi necessari
  3. Creazione di un BID con identificativo SBT da Azioni modifica > Migliora record > 2-BID Antico
  4. Salvataggio del record
  5. Invio in Indice da Azioni record > Contribuisci record al Catalogo centrale
  6. Localizzazione per possesso da Azioni modifica > Migliora il record > Aggiungi 899, quindi Azioni record > Gestisci informazioni localizzazioni > Salva

Dopo il colloquio con Indice:

  1. compilazione dei campi 316 e 317 e inserimento dei campi 702 e 712 per i possessori e le provenienze  corredati dal sottocampo $$4 390.
  2. attribuzione della holding e della copia da Aggiungi inventario > Books (Default) e compilazione del campo 852; poi Aggiungi inventario > aggiungi copia e compilazione dell’editor della copia.


Invio in Indice di un nuovo record di collezione

Nonostante le collezioni, almeno fino alla fine del Settecento, non siano frequenti nei libri antichi, se la notizia non è presente né in Polo né in Indice, è necessario crearla utilizzando il template appropriato (A CL-SBN), che è lo stesso previsto anche per il materiale moderno

Per la creazione di un record di collana si invita a consultare la nuova Guida, che pone particolare attenzione all’ordine di preferenza delle fonti di informazione (diverse da quelle del libro antico), alle variazioni minori che non richiedono una nuova descrizione e a quelle variazioni che invece comportano una nuova descrizione bibliografica. Si seguono, quando applicabili, le stesse norme relative alle risorse seriali.

Si procede con:

  1. Selezione del template A CL-SBN  dal menù Nuovo
  2. Compilazione di tutti i campi necessari
  3. Creazione di un BID con identificativo SBT da Azioni modifica > Migliora record > 1 - BID Moderno > OK Salvataggio del record
  4. Invio in Indice da Azioni record > Contribuisci record al Catalogo centrale 

5. Struttura e compilazione dei campi

I campi in uso sono quelli previsti dal formato UNIMARC/Bibliographic recepiti dal protocollo SBN-MARC (1.4. Schema SBN-MARC per Tipo Materiale Libro Antico).

Si ricorda che mantenendo un record aperto nell'editor metadati di Alma è possibile consultare le schede di Informazioni campo selezionando i "..." (tre puntini) posizionati sulla destra di ogni campo. La lista Help campi Unimarc completa è disponibile all'indirizzo <http://www.sba.unisi.it/almahelp/SBS01/lista_unimarc_ita.html>.


5.1. Leader

La struttura del leader nel template A AN-0 SBN è la seguente:

Questa stringa di caratteri sta a indicare che si tratta di un nuovo record (n) di un testo a stampa (a) di natura monografica (m), in questo caso senza struttura gerarchica.

La struttura gerarchica (posizione 8) si esprime inserendo il numero “1” al posto dello "0" (zero) quando si vuole indicare che l’opera descritta costituisce il livello superiore e il numero “2” quando invece si vuole indicare che l’opera descritta costituisce il livello inferiore.

La struttura di default prevista dal template può essere modificata in alcune posizioni per particolari tipologie di materiale.

Per editare il Leader e modificare i valori di default,  selezionare dal menù Azioni Modifica > Apri Editor Scheda (oppure Ctrl+F).

 

👉Per i libri antichi il valore di default in posizione 18 (regole di catalogazione descrittive) è “i” (parzialmente conforme a ISBD). In caso di importazione di un record bibliografico da Indice è necessario controllare ed eventualmente modificare il dato inserendo la “i” nella posizione 18 del leader.


5.2. Campo 012 - Registrazione dell’impronta

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Impronta (non ripetibile)

$$2 Sistema di codifica dell'impronta (non ripetibile)

$$9 Nota all’impronta


Il sottocampo $$2 deve essere compilato con il valore fei, acronimo di Fingerprints/Empreintes/Impronta, sistema di rilevazione dell'impronta in uso a livello internazionale.

📓 Esempio:

(MILE003317)

 

Il sottocampo $$9  è riservato alle note: parti, varianti, precisazioni sui caratteri e sulla data (per es. caratteri non trascrivibili, data errata, data falsa, etc.)

Esempi di note all'impronta:

●       Variante B

●       Data falsa

●       * per il dittongo œ

📓 Esempi:

 (IEIE004506)

(SBTE000341)

(RMLE001411)

(MILE011607)


Per i criteri da seguire per  il rilevamento dell’impronta si rimanda all’Appendice A - Impronte della Guida SBN.


5.3. Campo 035 - Numero di sistema

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Numero del sistema di controllo (non ripetibile)

I record del materiale antico presentano come carattere distintivo la lettera E in quarta posizione.

 

L’identificativo del record bibliografico (BID) si assegna procedendo da  Azioni modifica > Migliora record > 2-BID Antico > OK.

È preceduto dal prefisso SBN racchiuso in parentesi tonde "(SBN)". Dopo l’invio in Indice Alma restituisce un secondo campo 035, privo del prefisso[1].

📓 Esempio:



[1] In fase di importazione, dopo il salvataggio del record bibliografico nel Network di Alma, il BID che SBN presenta nel campo 001 (campo Unimarc contenente il numero identificativo di record) passa in un secondo campo 035. Alma infatti prevede un identificativo proprio nel campo 001.


5.4. Campo 100 - Dati per l'elaborazione

Obbligatorio

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a dati per l'elaborazione

 

📓 Esempio:

 

Si tratta di un campo codificato, con valori di default già presenti nel template. Sono ammesse modifiche ai codici tipo data di pubblicazione (posizione 8), ai codici di traslitterazione (posizione 25) e all’alfabeto del titolo (script del titolo, posizioni 34-35). Quest’ultimo è impostato di default su “ba - Latin” (alfabeto latino).

Per pubblicazioni in alfabeti diversi da quello latino è necessario modificare i valori delle posizioni 34-35, sostituendo il codice "ba" con il codice relativo all'alfabeto traslitterato (per esempio: “ca” per il cirillico, "fa” per l’arabo, “ga" per il greco, “ha” per l’ebraico, etc.). Per l'elenco completo dei codici dell’ alfabeto del titolo si veda l’help in linea del campo 100.


Per editare il campo 100 e modificare i valori di default, selezionare dal menù Azioni Modifica > Apri Editor Scheda (oppure Ctrl+F).

Il codice in posizione 8 indica il tipo di data della pubblicazione (per informazioni più dettagliate si rimanda alla Guida SBN: Norme per il trattamento di informazioni e dati comuni a tutte le tipologie di materiale. 2.5 Codice del Tipo data). Nei template la posizione 8 è precompilata di default con il codice tipo data “d” e quindi va opportunamente modificata manualmente nei casi previsti.

Le posizioni 9-12 (data di pubblicazione 1) e le posizioni 13-16 (data di pubblicazione 2) contengono l’anno o gli anni di pubblicazione della risorsa.

Se nella risorsa non è presente una data, se ne indica una presunta oppure si indicano le date estreme entro le quali si presume sia stata pubblicata.

Di seguito alcune casistiche possibili:

Codice di tipo data “d” = monografia in una o più unità, pubblicata in un unico anno certo o probabile

Data di pubblicazione 1: contiene l’anno, unico, di pubblicazione della risorsa monografica in una o più unità.

Data di pubblicazione 2: assente.

In Alma, in presenza del codice di tipo data “d” in posizione 8, le posizioni 9-16 sono compilate automaticamente al momento del salvataggio del record bibliografico sulla base dei valori inseriti nel sottocampo $$d del campo 210 (pubblicazione, distribuzione, etc.).

📓 Esempi:

Campo 210

Campo 100, posizioni 8-16

$$d 1498

d1498####

$$d [1608]

d1608####

$$d [1825?]

d1825####

$$d [circa 1732]

d1732####

 

Codice di tipo data “e” = emissione successiva di una risorsa

Data di pubblicazione 1: contiene l’anno, certo o probabile, della emissione successiva di una risorsa

Data di pubblicazione 2: contiene l’anno, certo o probabile, di pubblicazione dell’edizione originale.

👉 è necessario editare il campo 100 manualmente per inserire nelle posizioni 8-16 i valori appropriati (dal menù Azioni Modifica > Apri Editor Scheda, oppure Ctrl+F).

📓 Esempi:

Campo 210

Campo 300

Campo 100, posizioni 8-16

$$d 1589

Emissione successiva dell’edizione del 1582

e15891582

$$d 1673

Emissione successiva dell'edizione: Roma, Angelo Bernabò e Giuseppe Corvo, 1666

e16731666

 

Codice di tipo data “f” = monografia in una o più unità pubblicata in un unico anno non definibile ed esprimibile solo con un intervallo temporale

Data di pubblicazione 1: contiene la prima delle date estreme entro le quali si presume sia stata edita la pubblicazione

Data di pubblicazione 2: contiene l’ultima delle date estreme entro le quali si presume sia stata edita la pubblicazione

L’indicazione delle date estreme è obbligatoria. La data “f” si usa quindi per opere pubblicate in un unico anno non definibile ed esprimibile solo con un range temporale.

In Alma, in presenza del codice di tipo data “f” in posizione 8,  le posizioni 9-16 sono compilate automaticamente al momento del salvataggio del record bibliografico, sulla base dei valori inseriti nel sottocampo $$d del campo 210 (pubblicazione, distribuzione, etc.).

Come già indicato per il materiale moderno, in Alma per poter inviare in Indice un record bibliografico con tipo data “f” nel campo 100,  il sottocampo $$d del campo 210 deve essere compilato inserendo o le due date estreme  (utilizzando un’espressione appropriata) oppure  la data incerta usando il trattino  (“-”) al posto dell’ultima cifra, quando l’intervallo temporale, entro il quale si presume sia stata edita la pubblicazione, corrisponde a un decennio[1].

📓 Esempi:

Campo 210

Campo 100, posizioni 8-16

$$d [tra il 1751 e il 1753]

f17511753

$$d [182-]

f18201829 (Alma ha “convertito” il trattino nelle due date estreme del decennio)


⚠️In caso di data incerta Indice utilizza un punto per indicare l’ultima o le ultime due cifre sconosciute. In Alma si deve invece usare il trattino al posto del punto finale per indicare un decennio e non si possono usare due trattini finali (né due punti) per indicare un secolo.

📓 Esempi:

Campo 210 errato*

Campo 210 corretto*

$$d [151.]

$$d [151-]

$$d [16--]

$$d [tra il 1600 e il 1699]

$$d [16..]

$$d [tra il 1600 e il 1699]

$$d [dopo il 1550]

$$d [tra il 1550 e il 1590]

* ai fini dell’invio in Indice  di un record con tipo data = f nel campo 100


Codice di tipo data “g” = monografia in più unità la cui pubblicazione continua per più di un anno

Data di pubblicazione 1: contiene l’anno di inizio della pubblicazione certo o probabile

Data di pubblicazione 2: contiene l’anno di conclusione della pubblicazione

In Alma in presenza del codice “g” in posizione 8,  le posizioni 9-16  sono compilate automaticamente al momento del salvataggio del record bibliografico, sulla base dei valori inseriti nel sottocampo $$d del campo 210 (pubblicazione, distribuzione, etc.).

Il codice di tipo data “g” riguarda il livello generale di una risorsa monografica in più unità (template Alma A BK-1 SBN).

👉 Nei casi in cui la data iniziale e quella finale siano incerte (casistica poco frequente) può succedere che ci siano problemi nel colloquio con Indice. In questi casi si invita a contattare l’Help desk.

📓 Esempio:

Campo 210

Campo 100, posizioni 8-16

$$d 1690-1692

g16901692


Codice tipo data “h” = in riferimento al libro antico, monografia con data di pubblicazione presente sia nella prima semiarea (data di pubblicazione che figura nel frontespizio o nelle pagine preliminari) sia nella seconda semiarea (data di pubblicazione presente nel colophon e/o nelle parti finali) dell'area della pubblicazione, produzione, distribuzione, etc. (campo 210).

👉Si tratta di un codice di tipo data presente in Unimarc/B ma non usato in SBN

Quando si tenta di inviare in Indice record bibliografici completi di entrambe le semiaree dell’area della pubblicazione o che presentano solo la seconda semiarea, Indice risponde con un messaggio di errore. 

In Alma, infatti, il contenuto del campo 210 (sottocampi $$d e $$h) incide automaticamente su quanto registrato nel campo 100. La presenza del sottocampo $$h nel campo 210 comporta, nel campo 100, la sostituzione automatica del codice tipo data “d” con il codice tipo data “h” e pertanto il colloquio con Indice si blocca. Ciò condiziona la compilazione del campo 210, nel quale, per poter inviare in Indice una nuova notizia, non va compilato il sottocampo $$h. 

Pertanto:

1) in caso di creazione di un nuovo record bibliografico, per poter inviare in Indice la notizia si compila il solo sottocampo $$d. La data di stampa della seconda semiarea va segnalata in nota specificando la fonte dell’informazione (esempio: 300 $$a Data desunta dal colophon; 300 $$a Data del colophon 1589)[2].

Dopo il colloquio con Indice occorre intervenire nuovamente sul record bibliografico per completare la descrizione del campo 210 (inserendo il sottocampo $$h della seconda semiarea) e normalizzare il codice tipo data  nel campo 100 (con il salvataggio del record la posizione 8 recepisce automaticamente il codice tipo data "h");

2) in caso di importazione di un record bibliografico, nel campo 210 i dati delle due semiaree vengono recepiti correttamente da Alma (compreso il sottocampo $$h). E’ necessario invece intervenire manualmente nel campo 100 per correggere le posizioni 8-16 (dal menù Azioni Modifica > Apri Editor Scheda, oppure Ctrl+F).

📓 Esempi:

1)      Creazione

Per inviare in Indice un nuovo record bibliografico:

100 ## $$a 20211221d1629----u##y0itay50######ba

210 ## ## $$a A Paris $$c chez Thomas Jolly $$d 1629 $$e A Paris $$g de l'imprimerie de Jean Cusson

300 ## $$a Data del colophon 1670

 

Dopo il colloquio con Indice:

100 ## $$a 20211221h16291670u##y0itay50######ba

210 ## ## $$a A Paris $$c chez Thomas Jolly $$d 1629 $$e A Paris $$g de l'imprimerie de Jean Cusson $$h 1670

La nota può essere eliminata.

 

2)      Importazione

UM1E016408

100 ## $$a 20070723d15279999km#y0itay50######ba

210 ## $$a 1527 $$e Impressum Caesenae $$g per Ioannem de Bolis, & Costantinum de Raueribus $$h 1528, die XV Nouembris

Dopo il salvataggio del record nel Network di Alma il campo 100 va editato manualmente per inserire nelle posizioni 8-16 i valori appropriati.

100 ## $$a 20070723h15271528km#y0itay50######ba


[1] Per il materiale antico la data non definibile si indica con valori cronologici approssimativi quali il decennio, il quarto di secolo, la metà del secolo, il secolo.

 [2] Questo al fine di inviare in Indice una notizia bibliografica il più possibile corretta e completa.


5.5. Campo 101 - Lingua di pubblicazione

Obbligatorio

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non gestito (inserire in importazione):

0 il documento è in lingua originale

1 il documento contiene/è una traduzione

2 il documento contiene traduzioni (diverse da quelle dei riassunti)

non definito (#)

$$a codice lingua del testo in minuscolo

$$c codice lingua dell’opera originale in minuscolo

 

👉 Il sottocampo c non è gestito da Indice e può essere inserito soltanto in locale. Il suo uso è facoltativo.

Per le risorse antiche che presentano testo originale e traduzione si adotta come primo codice quello della lingua originale, come secondo quello della traduzione.

Per le risorse antiche che presentano testo in lingua originale e commento in altra lingua, si adotta come primo codice quello della lingua originale o quello del commento a seconda di quale sia l’oggetto principale della risorsa. Il secondo codice sarà quello relativo all’altra lingua presente nella risorsa stessa (Nuova Guida).

📓 Esempio:

CFIE051599

101 0# $$a lat $$a heb

200 1# $$a Prælectiones Ioannis Calvini in librum prophetiarum Danielis, Ioannis Budæi & Caroli Ionuillæi labore & industria exceptæ. Additus est è regione versionis Latinæ Hebraicus & Chaldaicus textus


5.6. Campo 102 - Paese di pubblicazione

Obbligatorio

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Codice Paese secondo lo standard ISO 3166-1

Esempio:

Si indica il codice del paese di cui fa attualmente parte il luogo di pubblicazione, produzione, distribuzione, etc., che figura per primo nella descrizione (sul frontespizio, o in sua assenza, sul colophon).

Se nel campo 210 è stato inserito un luogo falso o immaginario si deve riportare qui il codice del Paese relativo al luogo reale.

📓 Esempio:

210 ## $$a Impresso in Cosmopoli [i.e. Venezia]

102 ## $$a IT

 

Nel caso in cui fosse impossibile da stabilire deve essere utilizzato il codice UN

102 ## $$a UN


👉 Oltre al campo 102, compilare sempre anche il campo 620.


5.7. Campo 140 - Dati codificati. Libro antico - generale

Facoltativo

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Codici posizioni 9-16

Si possono inserire qui informazioni sulla presenza, il tipo e la tecnica delle illustrazioni, la forma del contenuto dell’opera (ad es. opere religiose, letteratura devozionale, opere legali, bibliografie, calendari, ecc.), il supporto su cui sono stampati il libro e le tavole, la presenza di filigrana, di marca tipografica e di ornamentazioni (genere della risorsa). 

Per editare il campo 140 selezionare dal menù Azioni Modifica > Apri Editor Scheda (oppure Ctrl+F). 


Si compilano, in caratteri maiuscoli, solo le posizioni 9-16 (codici di forma del contenuto, massimo 4).

Esempi:

DA = opere legali

DB = opere politiche

BA = opere scientifiche

GA = opere storiche


Nella posizione 17 (Codice letteratura) ICCU raccomanda l’inserimento del codice tipo di testo letterario per i libretti per musica (codice da).

Vedi: <https://norme.iccu.sbn.it/index.php?title=Norme_comuni/Codici/Codici_di_qualificazione_bibliografica/Tipo_di_testo_letterario>


👉 Allo stato attuale, quando viene salvato un record bibliografico contenente un campo 140, Alma segnala con un alert (non bloccante) che i codici inseriti non sono validi. Se si è incerti sui dati da registrare, è preferibile non utilizzare il campo dal momento che non viene visualizzato in OneSearch.


5.8. Campo 141 - Dati codificati. Caratteristiche specifiche della copia

Facoltativo

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Dati codificati - Caratteristiche specifiche della copia

$$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca (obbligatorio - non ripetibile)

 

Si tratta di un campo codificato che fornisce, relativamente all’esemplare descritto, informazioni dettagliate sul materiale della legatura, sul tipo della legatura, sulla presenza di volumi legati insieme e sullo stato di conservazione della legatura e del corpo del libro. 

👉L’uso di questo campo, che va inserito dopo il colloquio con l’Indice, è sconsigliato quando non si è in grado di fornire indicazioni sicure.  Le informazioni relative all’esemplare sono comunque registrate anche nel campo 316.

Per editare il campo 141 selezionare dal menù Azioni Modifica > Apri Editor Scheda (oppure Ctrl+F).


5.9. Campi 181, 182 e 183

Lo standard ISBD, nella nuova edizione consolidata, introduce una nuova area obbligatoria: l’area 0 o area della forma del contenuto e del tipo di supporto obbligatoria nei record relativi a monografie (natura M e W) e periodici.

Gli elementi che compongono l’area 0 sono in forma codificata e si dividono in:

  •  dati relativi alla forma del contenuto (campo 181)
  •  dati relativi al tipo di mediazione[1] (campo 182)

A questi si è aggiunto il trattamento in forma codificata anche dei dati relativi al supporto (campo 183) .

Per maggiori informazioni sulla sintassi dei campi specifici dell’area 0 si rimanda al paragrafo del manuale Catalogazione descrittiva e per autore. Si invita anche a prendere visione dei paragrafi sul trattamento dell’area 0 nella nuova Guida SBN:


[1] Scopo dell’area 0 è "indicare all’inizio della descrizione sia la forma o le forme fondamentali in cui si esprime il contenuto di una risorsa, sia il tipo o i tipi di supporto impiegati per trasmettere quel contenuto, in modo da aiutare gli utenti del catalogo nell’identificazione e nella selezione delle risorse appropriate ai loro bisogni". IFLA, ISBD. International Standard Bibliographic Description. Edizione consolidata. Edizione italiana a cura dell’ICCU, Roma, ICCU, 2012, p. 33. Versione PDF:  <https://www.iccu.sbn.it/export/sites/iccu/documenti/2012/ISBD_NOV2012_online.pdf>.


5.10. Campo 200 - Titolo e indicazione di responsabilità

Obbligatorio

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

0 Titolo non significativo

1 Titolo significativo

 

non definito (#)

$$a Titolo proprio, titoli delle opere contenute in una pubblicazione priva di titolo collettivo, titoli paralleli e complementi del titolo, indicazioni di responsabilità legate grammaticalmente al titolo (sia quelle che lo precedono che quelle che lo seguono). Le omissioni, segnalate con tre punti preceduti e seguiti da spazio, non possono comprendere le prime quattro parole e nessuno dei primi cinquanta caratteri.

$$f solo per i libretti per musica


Punteggiatura:

Quando la prima parola del titolo è costituita da un articolo, o fa parte dell’indicazione di responsabilità che precede il titolo deve essere racchiusa tra parentesi uncinate (Nuova Guida)

📓 Esempio

<<P. Virgilii Maronis >>Opera omnia

Considerazioni in merito all’area del titolo e dell’indicazione di responsabilità

Come prescritto anche dalla precedente edizione della Guida SBN, pie invocazioni, motti, epigrammi, dediche e simili si omettono,  a meno che non costituiscano l’unico titolo o non si presentino come parte del titolo proprio per composizione tipografica o senso. In questo caso va garantito, se necessario, un accesso alla parte significativa del titolo.

Le espressioni che precedono il titolo si riportano in nota (Nuova Guida 1A1.2)

📓 Esempio

CFIE040765 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Serenissimo, ac reuerendiss. principi card. Leopoldo ab Hetruria Ludouicus Pandolfini d.d.d

300 ##  $$a Precede il titolo: D.O.M.


👉Una novità della nuova Guida SBN è costituita dal fatto che le dediche vanno sempre segnalate in area note anche se non precedono il titolo. In questo caso il nome del dedicatario si dà possibilmente in forma normalizzata (Nuova Guida 1A1.2; 7A1.2)

📓 Esempi

BVEE022779 (copia digitalizzata in Google books)

200 #1 $$a De natura, et effectibus amoris sensitiui, tractatus philosophicus. Authore Augustino Vlmio sacrae theologiae, ac I.V.D. ...

300 ## $$a Precede il titolo: Illustriss. ac reuerendiss. principi Scipioni Burghesio S.R.E. cardinali amplissimo

UBOE014480 (copia digitalizzata in Internet Culturale)

200 1# $$a Galeatii Landrinii Ferrariensis De vini et aquae mutua inter se mixtione, quaestio

300 ## $$a Sul frontespizio dedica a Francesco Maria II Della Rovere

 

👉Altra novità: le lettere iniziali lasciate in bianco o rappresentate da lettere guida si riportano come se fossero scritte nella maniera ordinaria, descrivendo la particolarità in nota.

📓 Esempio:

RMLE065386

200 1# $$a Conspitiens testium materiam frequenter et eam necessariam ut inquit Achadus iurisconsultus eaque confuse satis atque diffusam a maioribus nostris traditam esse

300 ## $$a Nel titolo spazio bianco per iniziale C


Spazi intenzionalmente lasciati in bianco per accogliere date, nomi, etc. aggiunti successivamente a mano, si registrano racchiusi entro parentesi quadre "[ ]" (precedute e seguite da uno spazio). Le aggiunte a mano in questi spazi si segnalano in forma generica in nota. L'elemento aggiunto a mano viene riportato nella nota all’esemplare (campo 316).

📓 Esempio:

RMLE063350 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Dissertatio juridico-ordinaria De evictione, a coherede coheredi, ubi divisio, a testatore facta, numquam præstanda, quam ... in ... Universitate Heidelbergensi præside Joan. Thadeo Müller JCto, ... exponit Franciscus Antonius Metzler, Mogono-Ohlmensis, juris candidatus ad diem [ ] Julii 1764. horis, locoque consuetis

300 ## $$a Lo spazio per il giorno della discussione è stato lasciato in bianco dallo stampatore

316 ## $$a Il giorno della discussione, 30, inserito a mano sul frontespizio.


Risorse con titolo d’insieme (Nuova Guida 1A3)

Se una pubblicazione contiene due o più opere singole e riporta sul frontespizio un titolo d’insieme come pure i titoli delle singole opere, come titolo proprio si sceglie il titolo d’insieme. Il titolo d’insieme può includere i titoli delle singole opere solamente se essi sono linguisticamente legati al titolo proprio.  Si fa un legame al titolo dell’opera per i singoli titoli contenuti. Per il trattamento in Polo del legame al titolo dell'opera (titolo uniforme) si veda il campo 500.

I titoli delle singole opere possono essere riportati in nota, o se ne segnala la presenza qualora eccessivamente numerosi. La loro omissione è indicata dai tre punti.

📓 Esempio:

BVEE000163 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Habes accuratissime lector Alexandri Achillini Bononiensis philosophorum nostre etatis decoris opera lima eiusce actoris repollita & exctersa ac denuo maxima cura ac diligentia impressa ...

300 ## $$a Contiene 7 opere i cui titoli sono elencati sul frontespizio

 

Risorse senza titolo d’insieme (Nuova Guida 1A4.1)

Se la risorsa comprende due o più opere ma non ha un titolo d’insieme, i titoli delle singole opere sono dati nell’ordine indicato dalla loro successione sul frontespizio. Se i titoli delle opere sono più di tre, e non si giudica opportuno riportarli tutti, possono essere trascritti solo i primi tre titoli seguiti dai tre punti di omissione.

Nel caso di risorse monografiche in più unità che includano in maniera inscindibile all’interno del titolo un’indicazione delle parti in cui è divisa la risorsa stessa, alla numerazione della prima si fa seguire, tra parentesi quadre, quella dell’ultima parte, dopo una lineetta. (Nuova Guida 1A4.3).

📓 Esempio:

UM1E008454

200 1# $$a Decisionum S. Rotæ Romanæ coram reuerendissimo p.d. Clemente Merlino ... Tomus primus [-secundus]. Adiectis argumentis, summariis, ac indicibus locupletissimis


👉Novità: Quando però l’indicazione delle parti (Tomus primus [-tertius]) si presenta separata e non grammaticalmente legata al titolo si omette.

Esempio:

UBOE024293

200 1# $$a Martini ab Azpilcueta ... Commentaria, & Tractatus: hucusque editi, atque; nunc recens in vnum collecti, & in tres tomos distincti

 

👉Novità importante della nuova Guida SBN in merito alle indicazioni di responsabilità è che l’indicazione di responsabilità che precede il titolo proprio sul frontespizio ma non è a esso linguisticamente legata, si trascrive nell’ordine in cui si presenta (Nuova Guida 1D5)

Esempio:

📓 PUVE006714 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a <<Baldassari, e Michel Campi >>Indilucidotione [!], e confermatione maggiore di alcune cose state da noi dette nella risposta al sig. Gaspari medico in Roma

300 ## $$a Precede il titolo:  Al sig. Antonio Manfredi aromatario diligentiss. in Roma 

 

Forme estese, chiarimenti e correzioni delle indicazioni di responsabilità sono dati in nota (Nuova Guida 1D6).


👉Altra novità è che le indicazioni di responsabilità principale e secondaria che non compaiono sul frontespizio ma sono ricavate da altre parti della risorsa o da fonti esterne, si riportano solo  in nota specificando la fonte utilizzata (Nuova Guida 1D9) e non più nel sottocampo $$f del campo 200 racchiuse tra parentesi quadre dopo titoli e complementi del titolo.

📓 Esempi:

PUVE001551 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Boni pastoris exemplum ac specimen singulare

300 ## $$a Di Pietro Francesco Zini, il cui nome compare nella dedica a carta A2r

700 #1 $$a Zini, $$b Pietro Francesco $$f nato 1520? $$3 RMLV022820 $$4 070

👉 l'autore si indicizza regolarmente nel campo 7xx

BVEE004277

200 1# $$a Giunta fatta al ragionamento degli articoli et de verbi di messer Pietro Bembo

300 ## $$a Manca il nome dell'A., Lodovico Castelvetro, in quanto condannato dall'Inquisizione nel 1560, cfr.: Melzi, G. Anonime e pseudonime, I, p. 462

700 #1 $$a Castelvetro, $$b Lodovico $$3 RAVV075489 $$4 070

👉 l'autore si indicizza regolarmente nel campo 7xx 


Nei libretti per musica le indicazioni di responsabilità relative all’autore del libretto e all’autore della musica si devono sempre riportare in descrizione. Le indicazioni di responsabilità principale che non appaiono sul frontespizio, ma sono ricavate da altre parti della risorsa, vengono trascritte dopo titoli e complementi del titolo nella forma in cui si presentano, racchiuse in parentesi quadre all’interno del sottocampo $$f. Se invece sono ricavate da fonti esterne alla pubblicazione si danno in nota.

📓 Esempio:

MUS0318298 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Il trionfo d'Arianna, con balli, e cori analoghi al soggetto dramma per musica del nobile signore Carlo Lanfranchi Rossi gentiluomo toscano frà gli arcadi Egesippo Argolide da rappresentarsi nel Teatro Giustiniani in San Moisè per la fiera dell'Ascensione dell'anno 1781 / [la musica è del celebre sig. Pasquale Anfossi]

300 ## $$a Autore della musica a carta A4r


5.11. Campo 205 - Area dell’edizione

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a indicazione di edizione, indicazione aggiuntiva di edizione, indicazione di responsabilità relativa all’edizione, successiva indicazione di responsabilità relativa all’edizione

 

L’indicazione di edizione si dà riportando l’esatta formulazione che appare sul frontespizio - unica fonte prescritta - comprese le eventuali indicazioni aggiuntive di edizione, le relative indicazioni di responsabilità e le informazioni di carattere tecnico o riferite a una semplice destinazione (Nuova Guida 2A2). 

👉La trascrizione nel campo 205 è possibile solo quando la parola edizione (o editio, edition e simili) è espressamente dichiarata e non sussistono dubbi in merito alla ricomposizione del testo

📓 Esempio:

MILE005379 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a De transmissione tractatus Nicolai Noalis iurisconsulti Veneti. In quo agitur de transmissione fideicommissorum, legatorum, substitutionum directarum, haereditatis, contractuum, & aliarum materiarum. Nunc ab autore summa diligentia expurgatus, …

205 ## $$a Editio tertia, cum indice locupletissimo

 

👉Un’indicazione di edizione che identifica una prima edizione si trascrive (Nuova Guida 2A3)

📓 Esempio:

PUVE001462

200 1# $$a Pompeii Limpii Bariensis, cognomento Brixiani. Ad Dictionarium utriusque iuris d. Alberici de Rosate additio. Decisionibus, tractatibus, consiliisque grauissimorum auctorum bene munita

205 ## $$a Nunc primum in lucem edita


👉Le informazioni ricavate dalla risorsa ma non presenti sul frontespizio sono racchiuse tra parentesi quadre "[ ]". Di tale fonte si dà notizia in nota.

📓 Esempio:

TO0E052834 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a <<Gli >>Asolani di monsignor P. Bembo

205 ## $$a [Edition seconda]

300 ## $$a Indicazione di edizione sul verso del frontespizio

 

👉 L’indicazione di edizione che è parte integrante di un elemento di un’altra area ed è stata riportata come tale non viene ripetuta nell’area dell’edizione (Nuova Guida 2A4)

Esempi:

📓 TO0E010343

200 1#  $$a<<L'>>hystoire des deux nobles et tres-vaillans cheualiers, nommez Milles et Amys, lesquels en leur viuant furent pleins de grandes prouësses

210 ## $$a A Troyes $$c chez Nicolas Oudot, imprimeur, demeurant en la ruë nostre Dame, à l'enseigne du Chappon d'or couronné $$d 1631 $$e Nouuellement imprimé à Troyes $$g chez Nicolas Oudot ... $$h 1633

CFIE001395

200 1#  $$a Ad Deum opt. max. Precatio L. Annibalis Cruceii

210 ## $$a Mediolani $$c Ex typographia Io. Baptistae Pontii $$d pridie Idus Octobris 1576 tertio edita 8. Kl. Febru. 1577

300 ## $$a L'indicazione di ed. sul frontespizio si presenta successivamente al nome del tipografo

 

👉Se l’indicazione di edizione è stata ricavata da una parte del frontespizio che precede il titolo e la formulazione di responsabilità, viene trascritta nell’area dell’edizione e si dà notizia in nota della sua trasposizione (Nuova Guida 2A6).

📓 Esempio:

BVEE011723 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a<<Octauiani Vestrii iurisconsulti Forocorneliensis >>In Romanae aulae actionem, & iudiciorum mores, ad Iacobum Pellaeum. Eisagōgē

205 ## $$a Secunda edictio. Per eundem auct. correct. & ampliat

300 ## $$a L'indicazione di edizione precede il titolo

 

👉Le indicazioni di responsabilità relative all’edizione possono riferirsi sia a persone che a enti e possono indicare funzioni come quella di revisore di una nuova edizione, oppure menzionare la persona o l’ente responsabile del materiale supplementare, appendici, etc. nella nuova edizione.

📓 Esempio:

BVEE018034 (copia digitalizzata in Internet Culturale)

200 1# $$a<<Lo >>specchio di uera penitenzia, del r.m. Iacopo Passauanti fiorentino, dell'ordine de' Predicatori

205 ## $$a Seconda edizione. Reuista in Firenze, e migliorata con un testo di Giouambattista Deti, e con uno di Bernardo Dauanzati. Aggiuntoui di nuouo una Omelia d'Origene, uolgarizzata nel miglior tempo della fauella, auta da Piero del Nero. Di nuouo con ogni diligenzia reuisto & corretto

 

👉Le indicazioni di responsabilità, i dettagli riguardanti appendici o altro materiale sussidiario che si riferiscono chiaramente alla prima o a tutte le edizioni di un’opera vengono riportate nell’area del titolo senza trasposizione nell’area dell’edizione (Nuova Guida 2B2).

📓 Esempio:

NAPE005628

200 1#  $$a <<La >>cucina casereccia per istruzione di chi ama unire al gusto la economia con cinque utili trattati delle frutta, de’ vini, de’ gelati, dei rosolj, e della manifattura de’ dolci sesta edizione accresciuta dal modo di trinciare li quadrupedi i volatili, ed i pesci ... di M.F.


5.12. Campo 210 - Area della pubblicazione, produzione, distribuzione

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

Per i dati ricavati da frontespizio e pagine preliminari fino al verso del frontespizio:

$$a luogo di pubblicazione, distribuzione, etc. (Ripetibile)

$$c Nome dell'editore, distributore, etc. (Ripetibile)

$$d Data di pubblicazione, distribuzione, etc. (Ripetibile)

Per i dati ricavati da colophon, parti finali e verso del frontespizio, quando sul frontespizio stesso figuri l’indicazione di pubblicazione:

$$e Luogo del tipografo/editore (Ripetibile)

$$g Nome del tipografo/editore (Ripetibile)

$$h Data di stampa (Ripetibile)

 

Fonti prescritte

prima semiarea: frontespizio e altri preliminari

seconda semiarea: colophon e parti finali

 

Le indicazioni di stampa presenti nel verso del frontespizio, qualora sul frontespizio stesso figuri l’indicazione di pubblicazione, vengono riportate nella seconda semiarea.

Se le informazioni sono tratte dalle parti finali o dal verso del frontespizio, o se il colophon si trova all’interno della risorsa, se ne dà segnalazione in nota.

In presenza di più colophon si utilizzano le notizie desunte da quello posto alla fine della risorsa. Gli altri si segnalano in nota, riportandone le informazioni se difformi.

 

Prima semiarea

Luogo di pubblicazione

Se due o più luoghi figurano sul frontespizio essi vengono riportati nell’ordine in cui appaiono. In presenza di indicazioni di più luoghi, e talvolta di più editori o tipografi con valore di elencazione delle edizioni precedenti oppure con carattere fittizio, il luogo di pubblicazione effettivo è quello menzionato per ultimo (Nuova Guida 4A3).

📓 Esempio:

MILE048082 (copia digitalizzata)

200 1# $$a Discorso di Liuio Agrippa sopra la natura, & complessione humana. Con tre tauole, vna per saper quali sono gli anni climaterici, l'altra per saper qual pianetta domina tanto l'hore della notte, quanto del giorno, e l'altro per saper in tutto l'anno a che hora leua il sole, & quando farà la luna. Con la seguente effigie, qual dimostra a conoscere i segni naturali, cioè li nei, che sono sopra la persona

210 ## $$a Stampato in Roma $$c per gl'heredi di Nicolò Mutio ... [etc.] $$a & ristampato in Milano $$c per l'her. di Pacifico Pontio, & Gio. Battista Piccaglia $$d 1606


👉 Sul frontespizio sono presenti più luoghi e più tipografi: <http://www.urfm.braidense.it/rd/ZCC_V_16_0002.pdf>.


Se il luogo è desunto dall’espressione che indica l’editore, il libraio, il tipografo etc., o dalla marca, viene indicato tra parentesi quadre "[ ] ". In presenza di indicazione di pubblicazione o marca si deve obbligatoriamente indicare un luogo.

 📓 Esempio:

210 ## $$a [Parigi] $$c vaenundantur in aedibus Ascensianis $$e Parisij $$g in aedibus Iodoci Badij Ascensij mense Iunio $$h 1517


👉 Secondo quanto prescritto dalla Guida SBN, in assenza di indicazione di pubblicazione o marca da cui possa essere desunto il luogo, non si danno abbreviazioni sostitutive. Se il luogo non figura neanche nella seconda semiarea, ma può essere stabilito dall’esame della risorsa o da fonti esterne, se ne dà segnalazione in nota indicandone la fonte (Nuova Guida 4A8). Tuttavia, al fine di favorire una migliore visualizzazione in OneSearch, il Polo SBT ha deciso di inserire comunque tra parentesi quadre "[ ]" il luogo di pubblicazione nel campo 210 anche quando desunto da fonte esterna.

📓 Esempio:

CNCE000042 (copia digitalizzata in Google books)

Come compare in SBN:

200 1# $$a Comedia del sacrificio degli Intronati celebrato nei giuochi dun carnouale in Siena

210 ## $$d 1538

300 ## $$a Luogo di pubblicazione presunto: Venezia

⚠️Adattato in Alma:

200 1# $$a Comedia del sacrificio degli Intronati celebrato nei giuochi dun carnouale in Siena

210 ##$$a [Venezia] $$d 1538

300 ## $$a Luogo di pubblicazione presunto: Venezia

 

Nome dell'editore, distributore, etc.

👉 Novità: se l’indicazione di pubblicazione compare in un’etichetta affissa all’origine (di solito a coprire un’indicazione diversa a stampa) si riporta come quella ordinaria, avvertendo in nota. L’eventuale indicazione coperta, se accertabile, si riporta in nota. (Nuova Guida 4B1)

📓 Esempio:

UBOE075273

200 1# $$a <<Il >>parlamento de gl'animali et altre cose insensibili, che parlano. Capriccio ridicolosissimo del Croce. Dispensato, e cantato da Gio. Battista Pauiera bolognese

210 ## $$a In Bologna $$c  per Girolamo Cocchi

300 ## $$a Indicazione del tipografo su un cartiglio editoriale che copre: Antonio Pisarri

 

Se l’indicazione di pubblicazione compare in altra area o si ricava al di fuori delle fonti di informazioni prescritte (ad es. nel titolo, nel privilegio, lettera dedicatoria, riferimenti esterni…) non si integra ma si riporta in nota (Nuova Guida 4B1).

📓 Esempio:

NAPE030163 (copia digitalizzata in Google books)

200  1# $$a Catalogo de' libri che si ritrovano vendibili nella libreria di Gennaro Elia negoziante di libri

210 ##  $$a In Napoli $$d 1785

300 ## $$a Il nome del libraio è presente nel titolo

 

Non vanno considerate indicazioni di più editori le denominazioni di un’unica società che comprende più nomi e le formulazioni in cui compaiono sia la società o l’insegna, sia il nome dell’editore, etc. attivo in essa. (Nuova Guida 4B7)

📓 Esempio:

BVEE001489 (copia digitalizzata in Internet Culturale)

200  1# $$a Almanac ouero Efemeridi de pianeti di Marsilio Cagnati Veronese, dal 1588. fino al 1606. Scritte in lingua italiana, con alcuni discorsi, che dichiarano l'vso dell'Efemeridi talmente, ch'ogn'vno, benche inesperto d'astronomia, potra seruirsene. lasciate da parte tutte le vanità della giudiciaria. Con vn trattato delle riforme dell'anno romano

210 ## $$a In Roma $$c nelle case del Popolo Romano appresso Georgio Ferrari $$d 1588 $$e In Roma $$g nelle case del Popolo Romano, appresso Giorgio Ferrari $$h 1588

👉 Giorgio Ferrari fu titolare de la Stamperia del popolo romano dal 1585 al 1598. 

 

Data di pubblicazione, distribuzione, etc.

👉 Per le problematiche relative alla compilazione della seconda semiarea in Alma si rimanda al paragrafo relativo al campo 100, codice tipo data “h”.

 

L’anno si riporta in numeri arabi; il giorno e il mese come figurano sulla risorsa. Frasi del tipo “stampato nell’anno... ”, “nell’anno del Signore”, “anno... ”, si omettono (Nuova Guida 4C1).

 

👉 all’interno della data non vanno riportate virgole e punti epigrafici, anche se presenti nella risorsa.  Ciò comporterebbe problemi con i codici tipo data del campo 100.

📓 Esempio:

BVEE064120 (copia digitalizzata in Google books)

200  1# $$a<<Philippi Melanchtonis >>De rhetorica libri tres

210 ## $$a Parisiis $$c ex officina Roberti Stephani e regione Scholae Decretorum $$d 1527 $$e Parisiis $$g excudebat Robertus Stephanus $$h 1527 XIIII Calend Febr.


Quando l’anno  è parte inscindibile della formulazione di luogo o dell’indicazione di pubblicazione si ripete in numeri arabi fra parentesi quadre (Nuova Guida 4C1)

📓 Esempio:

210 ## $$a In London and Westminster $$c printed in the year 1744 and sold at the pamphlet-shops $$d  [1744]

 

Le date che non sono del calendario gregoriano e formulazioni del giorno di pubblicazione o stampa in termini diversi da quelli del mese civile, si danno così come si presentano. Le date equivalenti nella cronologia moderna si trascrivono tra parentesi quadre (Nuova Guida 4C1).

📓 Esempio:

210 ## $$a Fauentiae$$c Ioannes Maria ex Simonettis Cremonensis imprimeba $$d 1525 XIII Cal. Nouembris [20.X.1525]

 

Se si può stabilire con certezza, dal modo in cui viene formulata o da repertori autorevoli, che la data presente sulla risorsa è basata su un calendario che non inizia con il primo gennaio e se l'indicazione del giorno e del mese permette di determinare che l'anno corrispondente nel calendario gregoriano è diverso, questo viene aggiunto tra parentesi quadre (Nuova Guida 4C3)

📓 Esempio:

VEAE144612

200 1# $$a Incomencia il libro di Atila el qual fu inzenerato da uno cane Et poi domentre la matre se marido a uno barone Atila nascete: Et come el destrusse Altin e molte altre citta & in quel tempo fu principiata Venesia

210 ## $$e In Venecia $$g opera impressa per maestro Gabriele de Piero: e maestro Phylippo suo compagno $$h adi XX zenaro 1472 [1473]

300 ## $$a La data di stampa del colophon è basata sul computo veneziano: XX zenaro 1472 (more veneto)

 

Se la data figura nel titolo o nell’indicazione di edizione si trascrive fra  parentesi quadre "[ ]anche nell’area di pubblicazione (Nuova Guida 4C5)

📓 Esempio

UBOE050961

200 1# $$a Orazione panegirica della beata Imelda Lambertini domenicana dedicata a nostro signore Benedetto 14. pontefice ottimo massimo dal padre d. Bernardo Maria Salvini, lettore ulivetano, e predicatore per la corrente quaresima 1742 nell'insigne Metropolitana di Bologna, in cui fu dal medesimo recitata

210 ## $$a In Genova $$c dalle stampe del Casamara. Sulla Piazza delle Cinque Lampade $$d [1742]

300 ## $$a La data di stampa presunta, 1742, si ricava dal titolo

 

Se la data non figura sul frontespizio e pagine preliminari, non se ne danno abbreviazioni sostitutive. Se non figura neanche nel colophon e nelle parti finali, ma può essere stabilita, anche in maniera approssimativa, dall’esame della risorsa o da fonti esterne, viene riportata tra "[ ]"parentesi quadre segnalando la fonte in nota (Nuova Guida 4C6).

📓 Esempio:

TO02056150

200  1# $$a Abandon de l'ame a Dieu $$e consolations des ames désolées et qui sont dans les ardités et les abandonnemts$fpar Etienne Binet

205 ## $$a Nouvelle éd. revue avec soin

210 ## $$a Paris $$c Perisse Frères $$d [dopo il 1831]

300 ## $$a La data ipotetica si ricava dagli anni di attività dell'editore

 

Per i libretti per musica la data si deduce da quella di rappresentazione; nel caso di opere rappresentate “nella stagione di carnevale” si riportano l’anno indicato sul frontespizio e l’anno precedente tra "[ ]" parentesi quadre (Nuova Guida 4C6).

📓 Esempi:

BCTE001076 (copia digitalizzata)

200 1# $$a Cajo Mario dramma per musica da rappresentarsi nel nobilissimo Teatro delle Dame nel carnevale dell'anno 1780. Dedicato all'illustrissima signora marchesa Girolama Sampieri Lepri $$f [La musica del signor Domenico Cimarosa]

210 ## $$a In Roma $$c dalle stampe dei Puccinelli a stada [!] Papale incontro al banco del sig. marchese Belloni $$d [1779 o 1780]

300 ## $$a La data di pubblicazione si ricava dal titolo

 

Seconda semiarea

Luogo, indicazione e data di pubblicazione

ll luogo, l’indicazione e la data di pubblicazione presenti nel colophon e/o nelle parti finali (explicit o indicazioni formalizzate presenti dopo la fine del testo, quando vi appaiano informazioni relative alla pubblicazione o stampa) o nel verso del frontespizio (quando sul frontespizio stesso figuri l’indicazione di pubblicazione), vengono riportati nei sottocampi $$e (luogo del tipografo/editore), $$g (nome del tipografo/editore) e $$h (data di stampa).

📓 Esempio:

BVEE004276 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Lucerna inquisitorum haereticae prauitatis R.P.F. Bernardi Comensis ... et eiusdem Tractatus De strigibus cum annotationibus Francisci Pegñae ... Additi sunt in hac impressione duo tractatus Ioannis Gersoni, vnus de protestatione circa materiam fidei, alter de signis pertinacia haereticae prauitatis

210 ## $$a Romae$$c ex officina Bartholomaei Grassi $$d 1584 $$e Romae $$g excudebat Vincentinus Accoltus $$h 1584

 

Se le informazioni sono tratte dalle parti finali o dal verso del frontespizio, o se il colophon si trova all’interno della risorsa, se ne dà segnalazione in nota.

📓 Esempio:

MILE002068

200 1# $$a Stanze del poeta Sciarra fiorentino sopra la rabbia di Macone testo di lingua estratto da un manoscritto esistente nella Magliabechiana con varie lezioni

210 ## $$aFirenze $$c appresso S. Audin e compagno libraj in Mercato Nuovo $$d1822 $$e [Firenze] $$g dalla tipografia di Luigi Pezzati

300 ## $$a Nome del tipografo nella quarta di copertina editoriale


In assenza di qualsiasi indicazione relativa alla pubblicazione nelle fonti prescritte per entrambe le semiaree, si riporta nell’area la data probabile o approssimativa, in parentesi quadre, precisandone in nota la fonte (Nuova Guida 4G1).

📓 Esempio:

CNCE013248

200 #1 $$a Copia delle stupende et horribile cose che ne boschi di Bergamo sono a questi giorni apparse

210 ## $$a [Siena] $$d [1517?] 

300 ## $$a Stampata a Siena da Simone Nardi; per le note tipografiche cfr.: D.E. Rhodes, A Mysterious Italian Newsletter of 1517. In: British Library Journal, 9 (1983), n. 2, p. 185-192.

👉 Come già segnalato, al fine di favorire una migliore visualizzazione in OneSearch, è necessario aggiungere nel campo 210 in parentesi quadre il luogo di pubblicazione segnalato in nota.


5.13. Campo 215 - Area della descrizione materiale

Non ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a estensione

$$c altre particolarità fisiche

$$d dimensioni

$$e allegati

 

 

Designazione specifica ed estensione del materiale

Identifica la particolare categoria di materiale a cui appartiene la risorsa ed è data in italiano. Non si utilizzano abbreviazioni se non quelle indicate nell’appendice A delle REICAT.

 

Risorse in una unità:

Si riporta il numero dell’ultima pagina, carta o colonna numerata di ciascuna sequenza. Le cifre arabe e romane si riportano come appaiono nella risorsa. Se le pagine o le carte sono segnate con lettere invece che con numeri, si riportano la prima e l’ultima lettera precedute dall’espressione che indica le pagine o carte. Cambiamenti tra numerazione a pagine, carte o colonne, che si susseguono nella sequenza, si riportano nella stessa maniera (Nuova Guida 5A1.4)

📓 Esempi:

215 ## $$a [5], 59 carte

300  ## $$a Numerazione delle carte ripetuta su pagine opposte

👉si scrive 59 carte NON 59 c.


215 ## $$a Carte A-K

215 ## $$a P. A-K


215 ## $$a 328 p.

300  ## $$a Paginazione in numeri romani fino a p. XVI

 

Ogni numerazione diversa da quella romana e araba (greca, ebraica, etc.) si traduce in numeri arabi; se ne specifica il tipo in nota.

📓 Esempio:

215 ## $$a 48 p.

300  ## $$a Paginazione in caratteri greci

 

Se il numero dell’ultima pagina, carta o colonna numerata di una sequenza è errato, lo si riporta come appare nella risorsa e si dà una rettifica in cifre arabe tra parentesi quadre preceduta da i.e. aggiungendo, se necessario, una nota esplicativa. Eventuali errori di paginazione che non incidono sul numero complessivo delle carte, pagine o colonne si tralasciano.  (Nuova Guida 5A1.5)

📓 Esempio:

215 ##  $$a XIV, 832 [i.e. 848] p.

300  ## $$a  Ripetute nella numerazione le p. 161-176

 

In caso di refuso si mantiene la numerazione romana anche nella rettifica

📓 Esempio:

215 ## $$a IXI [i.e.XII], 252 p.

 

Pagine, carte o colonne non numerate, che non siano incluse in una sequenza di pagine o carte numerate, siano esse bianche o stampate, se fanno parte della risorsa quale è stata emessa, vengono contate negli stessi termini usati per descrivere il resto della risorsa e vengono riportate in cifre arabe tra parentesi quadre. Le carte bianche, finali o interne alla risorsa, si segnalano alla fine della segnatura tra parentesi tonde (Nuova Guida 5A1.6)

📓 Esempi:

215 ## $$a [8], 328 p.

215 ## $$a 30, [2] p.

300  ## $$a Segnatura: A-D⁴ (A1, D4 bianche)

 

ma, quando la risorsa contiene, per esempio, otto pagine non numerate e le rimanenti sono numerate 9-328:

215 ## $$a 328 p.

 

Il numero delle pagine o carte di tavole viene dato alla fine delle sequenze di numerazione delle pagine o carte, sia che le tavole si trovino tutte insieme, sia che si trovino sparse nella risorsa, o anche qualora vi sia una sola tavola. Le sequenze di pagine o carte di tavole non numerate vengono trattate allo stesso modo delle sequenze di pagine o carte non numerate. Si può segnalare la presenza di carte di tavole ripiegate (Nuova Guida 5A1.9)

📓 Esempi:

215 ## $$a 248 p., [4], 8 carte di tav.

215 ## $$a 218 p., [8] carte di tav. di cui 7 ripiegate

 

Il frontespizio calcografico non incluso nella numerazione delle pagine e nel fascicolo viene segnalato alla fine della sequenza numerica

📓 Esempi:

215 ## $$a X, 32, 74 p., frontespizio calcografico

215 ## $$a 158 p., [1] carta di tav., frontespizio calcografico $$c antiporta calcografica

👉La risorsa presenta un bifolio iniziale contenente l’antiporta calcografica sul verso della prima carta e il frontespizio calcografico sul recto della seconda a riscontro.


Indicazione delle illustrazioni

Si definiscono illustrazioni tutte le carte che non fanno parte della composizione tipografica e delle quali è opportuno appurare,  in presenza di un indice delle tavole, che corrispondano al numero previsto. Sono infatti spesso soggette a errori di legatura, omissione nel computo, perdita o asportazione che, qualora si presentino, vanno opportunamente segnalate.

Se una risorsa è illustrata, si dà l’abbreviazione ill. dopo l’indicazione delle pagine. Illustrazioni di scarsa importanza possono essere tralasciate. Elementi ornamentali (vignetta sul frontespizio, iniziali, fregi, cornici, etc.) non vengono considerati illustrazioni, ma possono essere segnalati in nota (Nuova Guida 5B1)

📓 Esempio:

215 ## $$a XIX, [1], 512 p. $$c ill.

300  ## $$a Le carte †10v e F8r contengono illustrazioni xilografiche a piena pagina


Il numero dell’ultima carta o pagina di tavola numerata si riporta in cifre arabe o romane a seconda di come compare nel testo, seguito dall’espressione abbreviata carte di tav. senza parentesi quadre.

📓 Esempio:

 215 ## $$a 135, [1] p., III carte di tav. ripiegate $$c ill. calcografiche color.


L’indicazione ill. può essere seguita dalla definizione della tecnica utilizzata. Se le illustrazioni sono colorate editorialmente, si può aggiungere l’abbreviazione color. e se non tutte sono colorate in parte color

📓 Esempio:

215 ## $$a 135, [1] p., III carte di tav. ripiegate $$c ill. calcografiche color.

 

👉 Se la colorazione è una caratteristica della singola copia si segnala in nota all’esemplare (campo 316); in caso di dubbio l’informazione si registra come relativa all’esemplare.

 

Particolari tipi di illustrazioni (p.es. antiporta, carte geografiche e topografiche, piante, ritratti, tavole genealogiche, musica, etc.) possono essere specificati dopo l’abbreviazione ill. Tabelle numeriche, prospetti, diagrammi e simili contenuti nel testo non si considerano materiale illustrativo e se ne può segnalare la presenza in nota (Nuova Guida 5B2). 

📓 Esempi:

215 ## $$a 492 p. $$c ill., carte geografiche

215 ## $$a 24 p., [18] carte di tav. $$c ill., tav. genealogiche

 

Se le illustrazioni della risorsa sono tutte di tipo particolare, la loro specificazione può sostituire l’abbreviazione ill (Nuova Guida 5B3).

📓 Esempio:

215 ##$$a 492 p. $$c carte geografiche, piante

 

Se una risorsa consiste principalmente o unicamente di illustrazioni, ciò viene segnalato nell’indicazione delle illustrazioni (Nuova Guida 5B5).

📓 Esempio:

215 ##$$a [2], 42 carte $$c  tutte ill. calcografiche, 1 ritratto

 

Novità: il materiale grafico e cartografico contenuto nella risorsa può essere descritto secondo le specificità previste dal tipo materiale, creando un legame tra la notizia di natura M relativa alla monografia e la notizia di natura N relativa allo spoglio (campo 464). Questo è l’unico caso in cui è ammesso lo spoglio per il materiale antico (Nuova Guida 5B5). Per il trattamento degli spogli in Alma si veda il paragrafo 4.4. Spogli di monografie del manuale "Catalogazione descrittiva e per autore".

 

Formato

Il formato bibliografico viene individuato secondo la piegatura del foglio ed espresso da un numerale seguito dal simbolo “o” in esponente: 1°, 2°, 1/2°, 4°, 1/4°, 8°, 1/8°, etc. (vedi Appendice B). Ulteriori specificazioni sono riportate per esteso (Nuova Guida 5C1).

 

👉 Atlantico e Folio si indicano rispettivamente come ,

📓 Esempio:

215 ##$$a [2], 42 carte $$c  tutte ill. calcografiche, 1 ritratto $$d 1° oblungo

 

Nei casi in cui la posizione dei filoni contrasta con quella della filigrana si indica possibilmente il formato effettivo in base alla piegatura del foglio, segnalando in nota l’irregolarità.

📓 Esempio:

215 ##$$a 357 p. $$d

300  ## $$a Filigrana nella posizione dell’in-4°

 

Se non si può determinare il formato (stampa su pergamena, seta o carta velina), si danno soltanto le dimensioni. Al di sotto dei 10 centimetri le dimensioni si indicano preferibilmente in millimetri. Se le proporzioni o la forma della risorsa sono insolite, all’altezza si aggiunge anche la larghezza (Nuova Guida 5C2)

📓 Esempio:

215 ##$$a 308 p. $$d 21 x 30 cm

 

Se gli esemplari di un’edizione sono stampati su supporti diversi, parte su carta e parte su pergamena, seta o carta velina, la presenza di questi ultimi si segnala sia in nota, sia in nota all’esemplare.

👉 Non si descrive più una variante per esemplari di questo tipo (Nuova Guida 5C2)

📓 Esempi:

300  ## $$a Alcuni esemplari su carta velina

300  ## $$a Alcuni esemplari su pergamena

 

Indicazione del materiale allegato

Si riporta l’indicazione di qualsiasi materiale allegato alla risorsa descritta, che sia (o si consideri) pubblicato contemporaneamente a essa e sia destinato a essere usato e materialmente conservato insieme alla stessa (Nuova Guida 5D1)

Il materiale allegato è descritto da una parola o frase che ne indichi la natura. L’estensione può essere data tra parentesi tonde dopo la breve descrizione che lo caratterizza. Ulteriori informazioni (p.es. il titolo dell’allegato, il suo contenuto o altre particolarità) si possono aggiungere in nota (Nuova Guida 5D2).

📓 Esempio:

215 ## $$a 272 p. $$c ill. $$d$$e 1 carta geografica ; 1°



5.14. Campo 225 - Serie

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

1: forma del titolo

2 (uguale alla forma riportata nel campo 410)

non definito (#)

$$a Titolo (non ripetibile)

$$d Titolo parallelo (ripetibile)

$$e Complemento del titolo (ripetibile)

$$f Indicazione di responsabilità (ripetibile)

$$v Indicazione di volume (ripetibile)

I sottocampi $$h (numero della sezione o sottoserie) e $$i (titolo della sezione o sottoserie) non sono usati in Indice. Per inserire il titolo dipendente si usa la punteggiatura ISBD.

Il campo 225, non previsto da SBN, contiene il titolo della serie espresso nella forma e nella sequenza con cui compare sul volume catalogato. L’utilizzo di questo campo  consente una corretta ricercabilità della collana in OneSearch. 

Dopo l’importazione di un record bibliografico da Indice, in presenza di un legame di collana (campo 410), per inserire il campo 225 si procede con la funzione: Azione modifica > Migliora il Record > Migliora Record SBN > OK > salva.

⚠️ La forma controllata del titolo della collezione deve essere registrata nel campo 410, che garantisce il legame tra record bibliografico e record autonomo della collezione.


📓 Esempio:

BVEE010146

225 2# $$a Collana historica. Anelli

410 #0 $$1 001BVEE009692 $$1 2001 $$a Collana historica. Anelli


5.15. Campo 300 - Note generali

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampo utilizzato

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo della nota (non ripetibile)

L’area delle note contiene sia informazioni che non sono state incluse nelle altre aree sia informazioni aggiuntive che si ritiene utile fornire. Data la loro varietà, si rimanda alla nuova Guida per una più dettagliata esemplificazione delle varie tipologie di note. Si segnalano qui i cambiamenti più rilevanti.

Le note, redatte in forma breve e facendo uso di espressioni uniformi per situazioni analoghe,  si dispongono nell’ordine indicato dalla Guida e sostanzialmente sono divise in categorie corrispondenti alle aree ISBD, con qualche eccezione dettata dalla prassi SBN e dalla necessità della cooperazione.

Eventuali riferimenti bibliografici si danno come prima nota, possibilmente nella forma abbreviata standard o altrimenti con gli elementi essenziali. Più riferimenti bibliografici si separano con un punto e virgola.

📓 Esempio:

300 ## $$a Riferimenti: GLN-2914; USTC 450916

300 ## $$a Riferimenti: EDIT16 CNCE 4995

👉 Non utilizzare formule come “Cfr.”, “Rif.” al posto di "Riferimento/i"; non iniziare la nota direttamente con la sigla del repertorio citato perché ciò impedisce l’indicizzazione dei repertori usati.

Per quanto riguarda la forma standardizzata delle citazioni dei riferimenti bibliografici  l’ICCU raccomanda di attenersi, per quanto possibile,  a quelle riportate in Standard citation forms for published bibliographiers and catalogs used in rare books (1996), disponibile anche online.

Se il repertorio non è presente si riportano nell’ordine: il nome dell’autore puntato, il cognome, il titolo, luogo e data di edizione seguiti dal riferimento specifico.

📓 Esempio:

300 ## $$a Riferimento: H. C. Brooks, Compendiosa bibliografia di edizioni bodoniane, Firenze, 1927, n. 70.

Per le citazioni riportate nelle note successive (per giustificare elementi dedotti nella descrizione) si può usare una forma più estesa, se necessario.

📓 Esempio:

300 ## $$a Pubblicato a Venezia da Girolamo Albrizzi, cfr. D. E. Rhodes, Un uomo e il suo cane, “L’Esopo”, 14 (1982), p. 37-42.

 

Per gli incunaboli il riferimento bibliografico è obbligatorio (ISTC). L’inserimento di altri riferimenti bibliografici (in particolare IGI) è consigliato solo se effettivamente consultabili e funzionale ad informazioni suppletive.

 

Un’importante novità è data dalla possibilità di utilizzare il campo Link esterni a risorse digitali per inserire il collegamento al repertorio bibliografico (vedi campo 321).


Per le note di contenuto si utilizza il campo 300 (Note generali) e non il campo 327: si registrano qui informazioni sull’elenco dei contenuti, le annotazioni su contenuti aggiuntivi come indici, inserti, bibliografie, etc. e, per le risorse monografiche in più parti, le informazioni presenti sui frontespizi successivi al primo.

 

Altri cambiamenti rilevanti della nuova Guida SBN

  • Non si usano abbreviazioni, tranne quelle indicate nell’appendice A delle REICAT.
  • Note relative a una stessa area (ad es. segnatura, caratteri, decorazione) si raggruppano insieme, separandole solo con un punto e virgola non preceduto da spazio.

📓 Esempio:

300 ## $$a Segnatura: A-Z 2A-2d; corsivo, greco, romano; iniziali e fregi xilografici; frontespizio e testo in rosso e nero.

Per l'uso dei caratteri speciali in Alma, frequenti nella segnatura, si rimanda al paragrafo 1.8. Appendice: Caratteri speciali in Alma del manuale su Catalogazione descrittiva e per autore.

  • La posizione della marca non andrebbe segnalata nella nota generale (campo 300) ma nella nota al relativo legame. Tuttavia il Polo SBT continua  a segnalarla come in passato nella nota generale, non potendo gestire il legame tra pubblicazione e marca.
  • Per le marche non censite si dà una breve descrizione comprensiva dell’eventuale motto in nota, ma non si fa più il legame con “marca non censita” (e neppure con “marca non controllata”).


5.16. Campo 316 – Note all’esemplare

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo della nota (non ripetibile)

$$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca (obbligatorio - non ripetibile)

Nel campo 316 si registrano, dopo il colloquio con Indice (in quanto informazioni non condivise), le caratteristiche del singolo esemplare.

Per le note all’esemplare si veda anche la nuova Guida SBN.

In prima posizione si forniscono indicazioni di mutilo, variante e titoli di opere legate; seguono i dati su legatura, eventuali note manoscritte che non indichino una particolare provenienza (per es. marginalia, glosse, notabilia, etc.), stato di conservazione chimico, fisico, biologico.

I dati sull’esemplare si segnalano in ordine topologico procedendo dall’esterno verso l’interno della risorsa: dal piatto anteriore ai fogli di guardia anteriori per passare poi al frontespizio, al blocco delle carte, al colophon, ai fogli di guardia posteriori, al piatto posteriore e per finire al dorso e ai tagli[1]. ( v. ordine elementi negli esempi)  

Per le pubblicazioni in più volumi, se i volumi presentano le stesse caratteristiche di esemplare, è possibile inserire i dati solo nella descrizione del primo volume e riportare per gli altri in nota: “Come il vol. 1”.


Per i volumi legati insieme:

  • fino a un massimo di tre, si indicano i testi legati secondo la citazione bibliografica: Autore, titolo, luogo, editore, anno (es.: Legato con Nome, Cognome, Titolo, Luogo, Editore, Anno in forma normalizzata), oppure, se i testi sono legati logicamente, si possono compattare le informazioni (es.: Legato con il vol. 2 della stessa opera);
  • più di tre, si può indicare semplicemente l’inclusione in una miscellanea (es.: In miscellanea; Legato con altre opere dello stesso Autore).

👉 Attenzione: quando i volumi legati sono molti, per non appesantire il contenuto della nota, ci si può limitare all'indicazione del numero totale (es.: Legato con altri 3 vol. sullo stesso tema).


Nel testo della nota, si utilizza il ";" (punto e virgola) per suddividere informazioni diverse (per es.: mutilo; variante; legatura; etc.) e la "," (virgola) per separare elementi omogenei all’interno dello stesso contesto (per es.: legatura, dorso, nervature; sottolineature, annotazioni ms.; fori di tarli, imbrunitura, etc.)[2].

Il campo 316 si ripete per ogni esemplare diverso, segnalando nel sottocampo $$5 la sigla della biblioteca che possiede l’esemplare e, dopo i ":" (due punti), la collocazione dell’esemplare.

📓 Esempi:

MILE002374

316 ## $$a Legatura di restauro, con recupero di frammenti del dorso e dei piatti, in pergamena rigida, dorso a 5 nervature con autore e titolo ms.; alcuni fascicoli imbruniti $$5 SBT KE: C 4 120

MILE004078

316 ## $$a Legato con altri vol.; legatura di restauro con recupero dei piatti e di frammenti del dorso, in pergamena rigida, dorso a 3 nervature, con tracce del titolo ms. in orizzontale; i fascicoli a-b⁶ legati erroneamente tra i fascicoli K² e L⁶; fori di tarlo sulle controguardie $$5 SBT KE: C 4 351 (1)

MILE007512

316 ## $$a Legatura di restauro con recupero dei piatti e di un frammento del dorso, in pergamena rigida, dorso a 4 nervature, tracce di lacci sui piatti; carte imbrunite, con macchie di foxing $$5 SBT KE: C 4 350



[1] Cfr.: ITALE, Tracciato analitico per la registrazione del libro antico in UNIMARC, Firenze, Accademia della Crusca, ultimo aggiornamento 18 gennaio 2007, p. 21-22.

[2] Cfr: Gruppo per il Libro antico e le collezioni speciali, Aleph 500 in colloquio con Indice. Manuale di catalogazione del libro antico, Firenze, Università degli studi di Firenze, Sistema bibliotecario di Ateneo, 2. ed., 2016, p. 67: <https://www.sba.unifi.it/mod-Areafiles-display-lid-465-cid-43.html>


5.17. Campo 317 – Note relative alla provenienza della copia catalogata

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo della nota (non ripetibile)

$$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca (obbligatorio - non ripetibile)

Nel campo 317 si segnalano sia i segni di provenienza presenti sugli esemplari sia le eventuali indicazioni di provenienza desumibili da fonti esterne che ne definiscono l’appartenenza (documenti archivistici, carteggi, atti notarili, inventari, etc)[1].

Per il trattamento delle provenienze in SBN si veda la nuova Guida SBN

Trattandosi di gestione di copia fisica, essa è limitata al Polo e quindi il legame possessore/provenienza non è condiviso con l’Indice.

Si registrano tutti i segni lasciati dai vari possessori dell’esemplare nel corso del tempo: timbri, ex-libris, dediche, note e postille manoscritte, etichette, precedenti collocazioni etc.

I dati, procedendo sempre dall’esterno all’interno,  si riportano a partire dal piatto anteriore per passare ai fogli di guardia anteriori, al frontespizio, al blocco delle carte, al colophon, ai fogli di guardia posteriori, al piatto posteriore, al dorso ed infine ai tagli.

Il campo 317 si ripete per ogni esemplare diverso, segnalando nel sottocampo $$5 la sigla della biblioteca che possiede l’esemplare e, dopo i ":" (due punti), la collocazione dell’esemplare.

La provenienza deve poi essere indicizzata nei campi 702 (persone) e 712 (enti) del record bibliografico con codice di relazione 390 (possessore) nel sottocampo $$4 (vedi Campi 7xx - Responsabilità intellettuale ).

In caso di volumi legati insieme, se le attestazioni di possesso sono presenti su parti della legatura, la provenienza riguarda tutti i volumi (anche se non compare sulle pagine dei singoli esemplari). In questo caso le attestazioni saranno registrate solo sul primo e per gli altri si indicherà: “Per le provenienze si veda il 1. vol. legato”. La provenienza andrà poi indicizzata per ogni singolo esemplare.

👉 In OneSearch possessori e provenienze sono qualificati sotto l’unica etichetta “Provenienza”. Si veda: <https://tinyurl.com/uhs6fad8>.

👉 Nei volumi legati insieme  le informazioni si possono compattare:

317 ## $$a Per le provenienze si veda il vol. 1 $$5 SBT KE: C 4 10 (2)


📓 Esempi:

RMGE001137

317 ## $$a Sul piatto ant. e sulla controguardia ant. coll. ms. "C 4 21"; sul frontespizio: numero d'inventario ms. "11623", coll. ms. "C 4 21", cartoncino a stampa "A.V.L. 1647", timbro tondo a inchiostro nero con monogramma "A.N." non identificato e timbro tondo a inchiostro nero "Collegio degli avvocati di Firenze, Consiglio dell'ordine"; sul verso dell'ultima carta ripetuti il timbro e l'inventario ms.; sul dorso etichetta con coll. ms. "C 4 21" $$5 SBT KE: C 4 21

RMGE002024

317 ## $$a Sul piatto ant. coll. ms. "C 6 327"; sul recto della prima carta di guardia ant. coll. ms. "C 6 327" e nota di possesso ms. "Antonij Gabriellis Calderoni”; sul frontespizio: n. d'inventario ms. "12397", coll. ms. "C 6 327", timbro tondo a inchiostro nero "Camera di disciplina degli avvocati" (inventario e timbro ripetuti a carta 3G2r), nota di possesso ms. "Ex Libris Franci Guerrazzi adv. Flor." e etichetta di possesso a stampa "Brandaglia"; donato all'Università di Firenze nel 1940, con gli altri volumi del Fondo antico, dal Collegio degli avvocati, all'epoca Sindacato fascista avvocati e procuratori per la circoscrizione del Tribunale di Firenze, con il R. Decreto n. 1507 $$5 SBT KE: C 6 327



[1] Per approfondimenti sul trattamento delle provenienze si rimanda a: Provenienze: metodologia di rilevamento, descrizione e indicizzazione per il materiale bibliografico, documento elaborato dal Gruppo di lavoro sulle provenienze coordinato dalla Regione Toscana e dalla Provincia autonoma di Trento, a cura di Katia Cestelli e Anna Gonzo, Trento, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni librari e archivistici, Firenze, Regione Toscana, Giunta regionale, 2009; Marina Venier, Andrea De Pasquale, Il libro antico in SBN, Milano, Editrice Bibliografica, 2002, pp. 158-162.

5.18. Campo 321 - Note relative a indici, abstract e/o registrazioni bibliografiche esterne

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

informazione non data (#)

non definito (#)

$$a Nome della fonte esterna di riferimento (non ripetibile)

$$c Localizzazione all'interno della fonte esterna (non ripetibile)

$$u Uniform resource identifier - URI (non ripetibile)

Il campo 321 gestisce i collegamenti con le basi dati esterne. Per Unimarc il sottocampo $$a del campo 321 prevede il nome del repertorio di riferimento. Allo stato attuale in Alma si inserisce invece non il nome, ma il codice relativo al repertorio. Il sottocampo $$c contiene il numero identificativo all'interno del repertorio.

Esempio:

321 ## $$a codice del repertorio di riferimento $$c numero identificativo all'interno del repertorio $$u URI

Di seguito si riportano i repertori che al momento sono disponibili, con i relativi codici da inserire nel sottocampo $$a:

a = British Museum

b = EDIT16

c = ESTC

d = ISTC

e = VD16

f = VD17

g= Corago

 

📓 Esempi:

BVEE020205

321 ## $$a b $$c 24175 $$u http://edit16.iccu.sbn.it/scripts/iccu_ext.dll?fn=10&i=24175

VEAE143023

321 ## $$a d $$c is00716000 $$u http://data.cerl.org/istc/is00716000

LO1E008020

$$a f  $$c 7:651937N $$u https://gso.gbv.de/DB=1.28/CMD?ACT=SRCHA&IKT=8002&TRM=%277:651937N%27 

MODE054725

$$a g $$c DPC000128 5$$u http://corago.unibo.it/libretto/DPC0001285 


⚠️ Dato che sono ancora molti i Poli che non dispongono del campo Link esterni a risorse digitali (campo 321) o che non possono utilizzarlo, non si deve per ora cancellare il riferimento bibliografico se presente nella nota generale 300.


5.19. Campo 410 - Serie

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2 (indicatore per la nota)

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

0 (non stampare la nota)

$$1 dati per il legame (ripetibile), inseriti con la tecnica dell’incapsulamento che prevede la citazione dei campi del record a cui punta il legame, completi di etichetta, indicatori e sottocampi.

$$a Titolo della collezione (non ripetibile)

$$v Numerazione (non ripetibile)

410 #0 $$1 001[BID] $$1 2001 $$a Titolo della collezione $$v Numerazione

La forma controllata del titolo della collezione, registrata nel campo 410, garantisce il legame tra il record bibliografico e il record autonomo della collezione.

📓 Esempio:

Nonostante le collezioni, almeno fino alla fine del Settecento, non siano frequenti nei libri antichi, in caso di creazione e di importazione si seguono le stesse procedure del libro moderno a cui si rimanda.


5.20. Campo 423 - Pubblicato con

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2 (indicatore per la nota)

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

0 Non stampare la nota (N.B.: usare sempre 0)

1 Stampa la nota

$$1   dati per il legame (contiene la citazione dei campi del record a cui punta il legame, completi di etichetta, indicatori e sottocampi)

$$a titolo dell’opera subordinata

 

 423 0 $$1 2001 $$a Titolo subordinato

 

Il campo 423 permette l’accesso a:

  • titoli delle parti successive alla prima nelle pubblicazioni in più parti (campo obbligatorio);
  • titoli nelle pubblicazioni prive di titolo collettivo (campo obbligatorio);
  • opera contenuta nella pubblicazione, ma non annunciata sul frontespizio (campo facoltativo);
  • titoli particolari di opere contenute in una pubblicazione con titolo collettivo (campo facoltativo).

In cattura il campo 423, così come è definito in Alma, non è visibile in OneSearch. 

Tuttavia è possibile visualizzare il titolo contenuto (sottocampo $$a) selezionando Migliora record SBN dal menu Azioni modifica > Migliora record.

📓 Esempio:

SBTE000399

423 #0 $$1 2001 $$a Devotes pensées sur le Tres-Saint Sacrement. Pour tous les jours de la semaine


 

In creazione, per consentire l’accesso ai titoli delle parti, è obbligatorio invece creare il titolo contenuto come record autonomo, utilizzando il template AA 423 SBN.

⚠️ Il record non deve essere localizzato e, dopo il colloquio con Indice, deve essere escluso dalla pubblicazione in OneSearch mediante Azioni Record > Escludi da Discovery, dal momento che non rappresenta alcuna reale risorsa per l’utente.  Si veda anche: Titoli di accesso. Titolo contenuto (423, natura T).

📓 Esempio:

SBTE000436

200 1# $$a Singularia Ludouici Romani cum additionibus Johannis Baptistae Castellionei

423 #0 $$1 001SBTE000439 $$1 2001 $$a Singularia siue notabilia dicta Mathesilani cum ornamentis additis per Iohannem Baptistam de Castelliono

423 #0 $$1 001SBTE000440 $$1 2001 $$a Singularia siue notabilia dicta collecta per Francischum Cremensem, cum ornamentis & lucubrationibus additis, ac allegationibus inde appositis per Iohannem Baptistam de Castelliono

👉 Si raccomanda di limitare in Alma l’uso dei legami di tipo non gerarchico quando non c'è un “reale” collegamento tra le risorse presenti in catalogo.


5.21. Campo 451 - Altra edizione nello stesso formato fisico

Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2 (indicatore per la nota)

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

0 Non stampare la nota

 

$$1 dati per il legame (ripetibile; contiene la citazione dei campi del record a cui punta il legame, completi di etichetta, indicatori e sottocampi)

$$a Titolo (non ripetibile)

 

451 #0 $$1 001[BID] $$1 2001 $$a [Titolo dell’altra emissione]

 

È obbligatorio creare un legame utilizzando il campo 451 sia in presenza di emissioni successive che di emissioni simultanee (da compilare, come tutti i campi del blocco 4xx,  con la tecnica dell’incapsulamento)Possono essere incapsulati (sia in fase di  invio in Indice che di importazione) anche i record non presenti in Polo.

In caso di emissioni successive il legame è tra ogni emissione successiva e la notizia relativa all’edizione originale.

In caso di emissioni simultanee

  • se le emissioni sono solo due, il legame è da una delle due all’altra indifferentemente;
  • per più emissioni, sempre alla stessa da tutte le altre.

Per le emissioni successive il tipo data nel campo 100 (Dati per l’elaborazione) è “e” (Riproduzione di una risorsa), nel quale: 

  • la data di pubblicazione 1 contiene l’anno, certo o probabile, della emissione successiva di una risorsa;
  • la data di pubblicazione 2 contiene l’anno, certo o probabile, di pubblicazione dell’edizione originale.


📓 Esempio di emissione successiva:

SBTE000242

100 ## $$a 20201019e15891582u##y0itay50######ba

200 1# $$a Syluae Communium opinionum doctorum vtriusque censurae, in tres libros distinctae, Francisco Viuo Aquilano V.I.C. authore, liber primus [-tertius]. Cum rerum & verborum indice, ... summo studio fideliter edito

210 ## $$a Aquilae $$c apud Georgium Daghanum Monteripellium Sabaudium $$d 1589 $$e Aquilae $$g apud Georgium Daghanum Monteripellium Sabaudium $$h 1589

300 ## $$a Emissione successiva dell’edizione del 1582

451 #0 $$1 001UMCE035104 $$1 2001 $$a Syluae Communium opinionum doctorum vtriusque censurae, in tres libros distinctae, Francisco Viuo Aquilano V.I.C. authore, liber primus[-tertius]. Cum rerum & verborum indice, ... summo studio fideliter edito

Commento: edizione ripresentata a distanza di tempo con nuovo frontespizio e colophon


📓 Esempio di emissione simultanea:

RAVE073973

200 1# $$a Osservazioni e dissertazioni varie sopra il diritto feudale concernenti l'istoria, e le opinioni di Antonio da Pratovecchio celebre giureconsulto del secolo 15. e riformatore dei libri de' feudi scritte da Migliorotto Maccioni ... Si aggiunge un opuscolo inedito di Leonardo Aretino

210 ## $$a Livorno $$c per Marco Coltellini in via Grande all'insegna della Verità $$d 1764

300 ## $$a Esiste emissione simultanea dello stesso editore con ricomposizione del frontespizio

451 #0 $$1 001LIAE000858 $$1 2001 $$a Osservazioni e dissertazioni varie sopra il diritto feudale concernenti l'istoria, e le opinioni di Antonio da Pratovecchio celebre giureconsulto del secolo 15. e riformatore dei libri de' feudi. Si aggiunge un opuscolo inedito di Leonardo Aretino


Per la trattazione esaustiva dei casi e per gli esempi si rimanda alla sezione relativa alle varianti che comportano una nuova descrizione bibliografica.


5.22. Campo 461 - Legato all'insieme


Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2 (indicatore per la nota)

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

0 Non stampare la nota

 

$$1 dati per il legame [obbligatorio] (contiene la citazione dei campi del record a cui punta il legame, completi di etichetta, indicatori e sottocampi)

$$a Titolo (non ripetibile) [obbligatorio]

$$v Numerazione (non ripetibile)

La forma controllata del titolo dell’opera generale deve essere registrata, con la tecnica dell'incapsulamento, nel campo 461, che garantisce il legame tra il livello generale e le singole unità. 

461 #0 $$1 001[BID] $$1 2001 $$a [Titolo del livello generale[ $$v [Numerazione]


📓 Esempio:

UBOE067983

200 1# $$a<<3: >>De syllabarum dimensione. Pro schola rhetorices

461 #0 $$1 001UBOE067975 $$1 2001 $$a<<Iacobi Gretseri societatis Iesu, >>Institutionum linguae Grecae, liber primus [- tertius] $$v 3


Per la trattazione esaustiva dei casi e per gli esempi si rimanda al capitolo “Risorse monografiche in più unità”.

5.23. Campo 481 - Altro documento legato

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1

 

Indicatore 2 (indicatore per la nota)

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

0 Non stampare la nota

 

$$1 dati per il legame (ripetibile; contiene la citazione dei campi del record a cui punta il legame, completi di etichetta, indicatori e sottocampi)

$$a Titolo (non ripetibile)

$$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca (obbligatorio - non ripetibile)


481 #0 $1 001[BID] $$1 2001 $$a Titolo dell’opera successiva $$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca (obbligatorio - non ripetibile)

Il campo 481, che si utilizza solo in locale dopo il colloquio con Indice,  si compila quando si sta catalogando la prima opera legata ad altre in un insieme. Nel sottocampo $$a si inserisce il titolo dell’opera successiva legata.

👉 In caso di più opere legate insieme è preferibile utilizzare il campo 482 in quella successiva alla prima.


📓 Esempio:

MILE001959 (digitalizzazione a cura della Biblioteca Biomedica)

200 #1 $$a Incipit liber theicrisi dahalmodana vahaltadabir cuius est interpretatio rectificatio medicationis & regiminis: editus in arabico a perfecto viro abumaruan Auenzohar & translatus de hebraico in latinum venetijs a magistro parauicio physico ipso sibi vulgarizante magistro iacobo hebreo ...

481 #0 $$1 001LIGE002645 $$1 2001 $$a De febribus $$5 SBT ME: R.205.26


5.24. Campo 482 - Legato con

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1

 

Indicatore 2 (indicatore per la nota)

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

0 Non stampare la nota

 

$$1 dati per il legame (ripetibile; contiene la citazione dei campi del record a cui punta il legame, completi di etichetta, indicatori e sottocampi)

$$a Titolo (non ripetibile)

$$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca (Obbligatorio - Non ripetibile)

 

482 #0 $1 001[BID] $$1 2001 $$a Titolo della prima opera legata $$5 Codice ICCU e sigla della biblioteca


Il campo 482, che si utilizza solo in locale dopo il colloquio con Indice, fa riferimento a dati specifici dell’esemplare e si compila in presenza di miscellanee non editoriali (nel caso cioè di documenti legati insieme in una raccolta artificiale), per consentire la navigazione tra i vari documenti inseriti. Trattandosi di un campo non funzionale per OneSearch il suo uso è ulteriormente limitato dal fatto che non è possibile distinguere la biblioteca a cui fanno capo i legami, nel caso in cui queste siano  più di una[1].

📓 Esempio:

PARE022440

200 1# $$a Bando generale di bandite, e sbandite, di caccie, vccellagioni, e pesche. Pubblicato il di 17. di settembre 1612

482 #0 $$1 001CFIE017008 $$1 2001 $$a Legge sopra gli stupri, violentie, incesti, sacrilegij, coiti, nefarij, assassinamenti, et furti $$5 SBT KE: D 1 172 (1)




[1] Cfr a questo proposito il bid: CFIE030131 localizzato per possesso dalla Biblioteca di Scienze Sociali dell’Università di Firenze e dalla Biblioteca di Area Politologica dell’Università di Siena.


5.25. Campo 500 – Titolo uniforme (Titolo dell’opera)

Ripetibile

Indicatore 1

(indicatore se il titolo è significativo)

 

Indicatore 2 (indicatore se il titolo è usato come intestazione)

 

Sottocampi utilizzati

 

0 Titolo non significativo

1 Titolo significativo

 

0 Titolo non usato come intestazione

1 Titolo usato come intestazione

 

$$a Titolo uniforme (non ripetibile, obbligatorio per SBN)

$$3 Numero di record (BID) relativo al titolo dell'opera (non ripetibile, obbligatorio per SBN)

 

📓 Esempio:

 500 11 $$a Bibbia. Antico Testamento. Giobbe $$3 TO0E119105

500 10 $$a De amicitia $$3 RMS2667079


Secondo la nuova normativa SBN (che recepisce le REICAT 9.1) il “titolo dell’opera si basa sul titolo con cui l’opera, o una sua parte, è generalmente identificata. Può trattarsi del titolo originale, scelto dall’autore o assegnato nella prima pubblicazione dell’opera, di un titolo adottato nelle edizioni successive, delle parole iniziali del testo (incipit), di un titolo tradizionale o convenzionale o di un’altra designazione comunemente usata. Il titolo dell’opera si crea anche quando coincide con il titolo della risorsa”.

ICCU raccomanda il legame al titolo dell’opera per tutti gli autori italiani del Cinquecento e del Seicento e per i classici.

⚠️Il Polo SBT, così come avviene per il libro moderno, non gestisce i titoli uniformi per le opere in lingua originale, ma si limita a registrarlo per le opere attestate dai repertori e per i casi di traduzione dalla lingua originale o da una lingua intermedia.

La ricerca del titolo uniforme si effettua nell’archivio di autorità del Polo. Nel repository si seleziona Authorities > Titolo uniforme.

Per l'importazione e la creazione dei titoli uniformi si rimanda alle dispense sulla Catalogazione descrittiva e per autore in Alma.

Per la corretta forma dei titoli uniformi delle opere classiche un valido repertorio di riferimento rimane:

Vittorio Volpi, DOC: dizionario delle opere classiche: intestazioni uniformi degli autori, elenco delle opere e delle parti componenti, indici degli autori, dei titoli e delle parole chiave della letteratura classica, medievale e bizantina. Milano, Editrice Bibliografica 1994.


5.26. Campo 517- Titoli di accesso. Altre varianti del titolo

Ripetibile

Indicatore 1

(indicatore se il titolo è significativo)

 

Indicatore 2 (indicatore se il titolo è usato come intestazione)

 

Sottocampo utilizzato

 

0 Titolo non significativo

1 Titolo significativo

 

# non definito

 

$$a Titolo


Il titolo di accesso può essere inserito nel record da inviare in Indice mantenendo l’informazione soltanto in locale ovvero compilando  esclusivamente il sottocampo $$a.


📓 Esempio:

BVEE020948

200 1# $$a Statuta magnificæ ciuitatis Parmae. Cum annotationibus celeberrimorum Iureconsultorum D. Bartholomæi a Prato, D. Vincentij Blondi, D. Iacobi Carpesani, D. Ludouici Zandemariæ, D. Antonij Cantelli, D. Innocentij Blondi. Et aliorum doctorum eiusdem mag. ciuitatis

517 1# $$a Statuta magnificæ civitatis Parmae. Cum annotationibus

 

In caso di creazione del record relativo al titolo di accesso, il template da utilizzare è lo stesso del materiale moderno:  AA 517 SBN. Il BID creato va inserito poi nel campo 517 del record bibliografico non secondo la tecnica dell’incapsulamento ma nel sottocampo $$9. Si veda anche: “3.19. Titoli di accesso. Altro titolo (517, natura D)”.

📓 Esempio:

TO0E003761 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Enormita inaudite nuouametne [!] vscite in luce contro il decoro dell'apostolica sede romana in duo libri intitolati, l'vno dell'arrogante potestà de' papi in diffesa delle immunità chiesa gallicana, l'altro del diritto di regalia, ... Colle contra risposte dell' [!] cauallier Sigismondo Campeggi anconitano …

517 1# $$a Enormità inaudite nuovamente uscite in luce contro il decoro dell'apostolica sede romana in duo libri intitolati, l'uno dell'arrogante potestà de' papi in diffesa delle immunità della chiesa gallicana, l'altro del diritto di regalia, ... Colle contra risposte del cauallier Sigismondo Campeggi ... $$9 TO0E003762

 

Il campo 517 si  utilizza (Nuova Guida):

 ●       nei casi in cui sono presenti nell’occhietto, nel colophon, nell'intitolazione, nell'incipit, nell’antiporta etc. titoli diversi dal titolo proprio

📓 Esempio:

UM1E022081

200 1# $$a Vita di Paolo Burali d'Arezzo de chierici reg. cardinale del titolo di S. Pudentiana vescouo prima di Piacenza e poi arciuescouo di Napoli raccolta dal R.P.D. Gio. Antonio Cagiano teologo dell'istessa religione

300 ## $$a Titolo dell'occhietto: Vita del cardinale d'Arezzo

517 1# $$a Vita del cardinale d'Arezzo


●       nei casi in cui le risorse monografiche in più unità presentano varianti del titolo proprio (livello generale) 

📓 Esempio:

200 1# $$a Dell'historia della citta, e regno di Napoli, di Gio. Antonio Summonte napolitano.

300 ## $$a Titolo dei volumi 2-4: Dell’historia della citta e regno di Napoli

517 1# $$a Dell’historia della citta e regno di Napoli


●       nei casi in cui la formulazione del titolo comprende un titolo alternativo

📓 Esempio:

CNCE007326

200 1# $$a <<Il >>desiderio, ouero De' concerti di varij strumenti musicali. Dialogo del m. ill. sig. cavaliere Hercole Bottrigari

517 1# $$a De' concerti di varij strumenti musicali


●       nei casi in cui il titolo è preceduto da pretitoli e/o espressioni introduttive grammaticalmente legate

📓 Esempio:

BVEE054358

200 1# $$a<<Il >>deuotissimo libro, & non meno elegante poema, intitulato Il panegyrico pentacordo, composto dal venerando, p. frate Hieronymo Bordonio da Sermoneta ... distinto in cinque cantici spirituali

517 1# $$a<<Il  >>Panegyrico pentacordo

👉Per le risorse antiche il pretitolo è incluso senza inversione nel titolo proprio e si fa un legame (517) per il titolo con il quale l’opera è comunemente identificata.


●       nei casi in cui il titolo proprio comprende numerali, sigle, simboli etc.

📓 Esempio:

UM1E023060

200 1# $$a 12 sonetti sopra gli accidenti di Malta

300 ## $$a Nel titolo il numero 12 è espresso: XII

517 1# $$a Dodici sonetti sopra gli accidenti di Malta

 

●       nei casi in cui il titolo proprio presenta al suo interno varianti grafiche come titoli con grafie antiche, legature, parole che possono essere unite o staccate, traslitterazioni o trascrizioni diverse in scrittura latina

📓 Esempio:

UFEE012198

200 1# $$a Capitoli dell’appalto de’ corami & altri membri.

517 1# $$a Capitoli dell’appalto de’ corami e altri membri


●       nei casi in cui sono presenti errori di stampa

📓 Esempio:

CNCE020758 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Quaedam ex constitutionibus Societatatis [!] Iesu excerpta, quae ab omnibus obseruari debent

517 1# $$a Quaedam ex constitutionibus Societatis Iesu excerpta, quae ab omnibus obseruari debent


●       nei casi di forme grafiche varianti indotte nel campo 200 dalla minuscolizzazione del titolo per alcune lettere, come ad esempio U/V 

BVEE008806

200 1# $$a Della prouidenza di Dio sermoni dieci di Teodoreto vescouo di Ciro, nuouamente di greca in volgare lingua tradotti, per Lucio Paolo Rosello padoano. …

517 1# $$a Della providenza di Dio sermoni dieci di Teodoreto vescovo di Ciro, ...






5.27. Campo 620 – Accesso per luogo di pubblicazione


Ripetibile

Indicatore 1

 

Indicatore 2

 

Sottocampi utilizzati

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Nazione (non ripetibile, obbligatorio per SBN)

 

 

 

$$d Città (non ripetibile, obbligatorio per SBN)

 

 

 

$$3 Identificativo (non ripetibile, per SBN è il LID ed è obbligatorio) obbligatorio per mandare in Indice un record bib

 

 

 

$$2  SBN_AUT (indispensabile in Alma per consentire l’aggancio all’Authority)

 

📓 Esempio:

Il legame tra record bibliografico e record di authority del luogo riguarda il solo libro antico. L'authority file dei nomi di luogo fornisce i dati di autorità relativi ai luoghi di pubblicazione, stampa o distribuzione indicati come tali nelle risorse anteriori al 1831. 

L’archivio dei luoghi in SBN è ormai chiuso. Per creare nuove voci di autorità (sia forme accettate che forme varianti) si deve scrivere a: <ic-cu.AF-luoghi@cultura.gov.it>.

La corretta compilazione del campo 620 all’interno del record bibliografico garantisce il raggruppamento di tutti i record relativi a opere pubblicate in un determinato luogo, indipendentemente dalla forma del toponimo (forme varianti, false o immaginarie). I luoghi di stampa latinizzati possono presentarsi spesso sotto molteplici forme varianti, quindi la scelta della forma accettata richiede la consultazione di repertori specifici dei toponimi.

Affinché sia attivo il collegamento tra il campo 620 del bibliografico e il campo 260 dell'Authority è necessario che nel $$2 (sottocampo di controllo) del campo 620 sia presente il codice del database di authority (SBN_AUT).

Molte registrazioni di luogo nei record bibliografici migrati da Aleph sono prive del sottocampo $$a (attualmente è in atto una bonifica volta a sanare questo disallineamento).


Il record di authority  relativo al luogo normalizzato di pubblicazione è registrato nel campo 260 (forme varianti campo 460)[1].

📓 Esempio:

LO1L002924

260 ## $$a IT $$d Roma

460 ## $$d Rome

460 ## $$d Rom


Si rimanda alla nuova Guida SBN per approfondimenti sulle registrazioni dei luoghi di pubblicazione e sui collegamenti Titolo-Luogo di pubblicazione.

👉 Si ricorda che, a differenza delle marche editoriali, i luoghi si importano, ma non si creano.


[1] In importazione il campo 930 di Indice (repertori) viene trasformato in Alma nel campo 810.


5.28. Campi 7xx - Responsabilità intellettuale

Per quanto riguarda il blocco delle responsabilità intellettuali (7xx) faremo in questa sede alcune considerazioni in merito solo a quelle che sono le peculiarità del libro antico, ovvero:

  • il collegamento tra record bibliografico e record di authority di enti editori/tipografi;
  • il collegamento tra record bibliografico e record di authority di possessori e provenienze.

 

1) Editori/tipografi

Nella catalogazione del libro antico, tutte le figure connesse con la realizzazione della pubblicazione e responsabili della sua produzione materiale sono trattate come enti e sono legate (obbligatoriamente) al record bibliografico con responsabilità secondaria (campo 712) e con il codice di relazione 650 (sottocampo $$4), che specifica la natura della responsabilità intellettuale  (editore - tipografo).

📓 Esempio:        

710 02 $$a *Sessa, *Giovanni *Battista $$c 1. $$3 RMLV035328 $$4 650

 

Invio in Indice di un nuovo record di authority

Per la creazione dei record di authority ente tipografo il template da utilizzare è quello previsto per gli enti (tipi autore E e G): A Ente-SBN, così strutturato:

Campo 210 - forma preferita

Campo 410 - forma variante (ripetibile nel caso in si debbano inserire più forme varianti)

Campo 300 - nota informativa, dove si inseriscono informazioni sul tipografo con particolare riferimento ai luoghi e alle date della sua attività. Sempre in questo campo, sulla base di quanto desunto dai repertori, si possono inserire le date di attività dell’editore/tipografo (non la data di vita e di morte). È attualmente in corso, all'interno del Sistema Bibliotecario di Ateneo, una riflessione sull'uso della punteggiatura nel campo 300 e  sull'opportunità o meno di  ripetere, come nell'esempio qui di seguito, alcune informazioni.

📓 Esempio:

MILV163460

210 02 $$a *Bernardoni, *Giovanni

300 0 $$a 1793-circa 1831 // Tipografo attivo a Milano dal 1793 al 1831 circa; anno nel quale subentra il figlio Giuseppe.

410 02 $$a *Stamperia del *Bernardino

410 02 $$a *Tipografia *Bernardoni

⚠️ In caso di importazione da Indice, nel campo 410, gli asterischi scompaiono. Possono essere reintrodotti, dopo il colloquio, per riallineare il record importato alla versione presente in Indice.

Per la compilazione di questa tipologia di record di authority i riferimenti normativu sono le REICAT e la Guida SBN, che fornisce indicazioni relative alla registrazione di authority di editori, etc. collegati alle risorse anteriori al 1831. Intendiamo qui soffermarci solo sui criteri inerenti alla corretta scelta del nome e alla sua trascrizione, evidenziando in particolare le novità introdotte rispetto alla precedente normativa.


Scelta del nome

Il nome dell’ente editore, tipografo, libraio può essere costituito dal nome dell’unico intestatario, dai nomi di due o più intestatari, dalla denominazione dell’azienda o dall’insegna o dall’indirizzo dell’azienda. Si sceglie come nome dell’ente editore, etc., quello con il quale esso è prevalentemente citato nei repertori più autorevoli. 

Tra i repertori disponibili online e di semplice consultazione meritano di essere citati:

  • il File CERL Thesaurus  che “contiene denominazioni di luoghi di stampa, nomi di tipografi, nomi di persona e di enti nella forma in cui essi appaiono nelle opere a stampa antecedenti alla metà del diciannovesimo secolo – con varianti locali, forme in latino o in altre lingue, e nomi fittizi”; 
  • Edit16, le cui "voci di autorità comprendono note biografiche, informazioni relative a luoghi e date di attività, a indirizzi, insegne e alle marche utilizzate".

In assenza di citazione nei repertori si adotta il nome prevalentemente usato nelle sottoscrizioni. In entrambi i casi la forma preferita è quella più completa.

👉 Per i nomi di editore, etc., che compaiono prevalentemente nella forma latina si preferisce, se conosciuta, quella nella lingua nazionale (REICAT 19.2 B.).

Trascrizione

Si ricorda che:

  • Indice prevede l’inserimento di un asterisco davanti a ciascuna delle prime quattro parole del nome (esclusi prefissi, congiunzioni, articoli, preposizioni, espressioni introduttive nelle denominazioni di aziende costituite da insegne o indirizzi);
  • indicazioni quali “edizioni”, “editore”, “tipografo”, “calcografia” si omettono quando sono unite a un cognome, anche nel caso in cui nel frontespizio precedano il nome. Se lo si ritiene opportuno si possono fare delle forme varianti.

📓 Esempio:

210 02 $$a *Seitz *Giuseppe $$c Udine

410 02 $$a *Tipografia di *Giuseppe *Seitz (rinvio)

 

👉 Editori o tipografi omonimi vengono distinti mediante opportune qualificazioni. Con la nuova normativa nei casi di famiglie nelle quali lo stesso nome personale ricorra due o più volte, non si usano più le qualificazioni “il vecchio” e “il giovane”, ma <1.>, <2.>, <3.>.

📓 Esempio:

210 02 $$a *Sessa, *Giovanni *Battista $$c 1.    NON    210 02 $$a *Sessa, *Giovanni *Battista $$c il vecchio

210 02 $$a *Sessa, *Giovanni *Battista $$c 2.    NON    210 02 $$a *Sessa, *Giovanni *Battista $$c il giovane


Editori e tipografi omonimi si possono distinguere anche con i toponimi relativi al luogo di origine, la sede di attività, gli estremi cronologici dell’attività, etc.

📓 Esempio:

210 02 $$a *Tipografia *Arcivescovile $$c Firenze

210 02 $$a *Tipografia *Arcivescovile $$c Livorno

 

Nel caso di aziende costituite da più persone si mantengono le qualificazioni dei singoli componenti. 

📓 Esempio:

210 02 $$a *Manuzio, *Aldo <1.> & Torresano, Andrea <1.>

410 02 $$a *Torresano, *Andrea <1.> & Manuzio, Aldo <1.>

👉 In questi casi si usano solo due asterischi in quanto la qualificazione “<1.>” interrompe il calcolo degli elementi della stringa di ordinamento. È necessario fare anche il rinvio alle forme varianti con l’inversione dei cognomi.


2) Possessori e provenienze

Nella Guida SBN "si definiscono provenienze "persone ed enti che hanno avuto la proprietà o il possesso del singolo esemplare" e si specifica che ciascun esemplare può avere più possessori” legati, intesi come tutti i passati proprietari di un volume tranne l’ultimo, ma un solo legame “provenienza”, intesa come l’ultimo proprietario del volume prima del suo ingresso in biblioteca[1]

Nella catalogazione del libro antico possessori e provenienza (citati nel campo 317 del record bibliografico) sono assimilati agli autori (personali o collettivi) e il loro richiamo è vivamente consigliato, pur trattandosi di un dato locale.

La ricerca del VID che indicizza l’entità persona o ente da utilizzare, sia come come autore/creatore, sia come possessore o come provenienza, va effettuata nell’archivio di autorità SBN_AUT (nel Network) con gli stessi criteri già illustrati per la ricerca di un autore in Authorities per il libro moderno.

Se il record di authority non esiste in Polo, ma è presente in Indice, si importa secondo le stesse procedure previste per il libro moderno.

 

Per la creazione di possessori e provenienze si utilizzano gli stessi template previsti  per gli autori persona e per gli enti:

●     A Cognome-Nome-SBN, per  i tipi autore C e D

●      A Ente-SBN, per i tipi autore E e G (ente gerarchico).

 

👉Novità: se il record di authority non è presente in Indice, può essere creato e inviato in Indice.

Per la trascrizione del nome di un possessore, sia esso una persona o un ente, si seguono le norme previste da REICAT e Guida SBN.

Il nome del possessore viene desunto dalle note di possesso riscontrate sull’esemplare e spesso può presentarsi in forme diverse, pertanto alla forma accettata possono essere legate anche più forme di rinvio. Prima di creare un nuovo record di authority è necessario fare approfondite ricerche preliminari per evitare la duplicazione della notizia.

Nel record bibliografico possessori e provenienze vengono registrati rispettivamente nei campi 702 e 712 (responsabilità secondaria) con codice di relazione 390 (possessore precedente o persona o ente che ha ricevuto in dono il libro).

📓 Esempi:

702 #1 $$a Guerrazzi, $$b Francesco $$f sec. 17.? $$3 SBTV013725 $$4 390

702 #1 $$a Paribeni, $$b Giovanni Battista $$3 SBTV013725 $$4 390

👉 Giovanni Battista Paribeni in Indice è presente anche come autore:  in questo caso il codice di relazione 390 è fondamentale per specificarne il ruolo di possessore dell'esemplare.

712 02 $$a *Collegio degli *avvocati $$c Firenze $$3 UFIV171857 $$4 390

 

Le provenienze dedotte da fonti documentarie esterne vanno trascritte e indicizzate al pari di quelle dedotte da fonti interne, citando la fonte con autore, titolo e anno di pubblicazione. Possono essere richiamate anche forme incomplete di possessori. Tuttavia, prima di creare un possessore in forma non completa, è opportuno fare tutte le ricerche possibili. In caso di incertezza si raccomanda di non procedere.

👉 In OneSearch possessori e provenienze sono entrambi qualificati sotto l’etichetta “Provenienza”.



[1] A differenza di quanto previsto dalla Guida SBN, nel più volte citato studio sulle provenienze, a cura di Katia Cestelli e Anna Gonzo, non viene fatta alcuna distinzione fra i termini "possessore" e "provenienza".  La provenienza viene qui definita come "qualsiasi attestazione che riguardi possesso, circolazione, pratiche di lettura o uso di documenti a stampa e manoscritti, desunta principalmente da elementi presenti nel documento stesso o eventualmente da fonti documentarie esterne", in Provenienze, p. 20. E ancora: "Con il termine generico "possessore" si intende ogni persona fisica, famiglia, gruppo, organizzazione pubblica o privata che nel corso della propria esistenza abbia raccolto, organizzato, conservato, utilizzato o anche semplicemente posseduto, in quanto parte di un patrimonio ereditato, una raccolta libraria nello svolgimento della propria attività personale o istituzionale. È evidente che all'interno di uno stesso documento si potranno avere più "provenienze", ossia più "possessori", Ivi, p. 24.


5.29. Campo 801 - Fonte di provenienza del record

Obbligatorio, ripetibile

Indicatore 1

Indicatore 2 - Indicatore dell'origine

Sottocampi utilizzati:

 

non definito (#)

Agenzia responsabile della creazione

Agenzia resp. della conversione in formato macchina

2 Agenzia resp. della modifica

3 Agenzia responsabile della distribuzione

$$a Paese (non ripetibile)

$$b Agenzia (non ripetibile)


Campo fondamentale per inviare un record bibliografico in Indice SBN e per lo scambio dei dati bibliografici fra cataloghi; fornisce informazioni sull'agenzia che ha creato, convertito, modificato o distribuito il record.


Esempio di campo 801 prima dell’invio in Indice (template Alma):

Esempio di campo 801 dopo l’invio in Indice o in caso di importazione:


5.30. Campo 856 - Localizzazione e accesso (Risorse elettroniche)

Facoltativo

Ripetibile

Non usato in SBN

Indicatore 1 - metodo di accesso

Indicatore 2 

Sottocampi utilizzabili:

 

4 (http)

non definito (#)

$$u Uniform resource locator

 

 

 

 

$$z  Nota pubblica

 


Permette all’utente di visualizzare in OneSearch la copia digitalizzata dell'esemplare catalogato, nel caso in cui questo sia disponibile in rete.

È buona norma compilare il campo solo in presenza di una versione online completa e liberamente accessibile.

 

📓 Esempi:

856 4# $$u URL $$z accesso libero in Google Books alla risorsa digitale di altra istituzione

856 4# $$u URL $$z accesso libero; esemplare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze 

856 4# $$u URL $$z accesso libero; esemplare della BSB: 2 Inc.c.a. 3695

Nel sottocampo $$z si menziona l’istituzione che detiene i diritti della copia digitalizzata e, in presenza di più esemplari posseduti,  la sua collocazione.


5.31. Campo 899 - Localizzazione SBN


Ripetibile

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$2: codice del polo e codice della biblioteca separati da uno spazio (non ripetibile, obbligatorio)

 

 

 

 

$$q: indicatore di esemplare mutilo (non ripetibile)

S=mutilo

N= integro

 

 

 

$$z: consistenza (non ripetibile)

 

 

Se una biblioteca possiede due o più esemplari di un’opera, le informazioni sulla consistenza vengono fornite complessivamente nel sottocampo $$z.

Nel sottocampo $$z, oltre alla consistenza, si segnala se l’esemplare è variante, mutilo e l’eventuale stampa su supporti diversi (pergamena, carta azzurra, tessuto, etc.).

 

📓 Esempi:

899 ## $$2 SBT KE $$q N $$z 1 esemplare

899 ##  $$2 SBT KE $$q N $$z 1 esemplare, variante B

899 ##  $$2 SBT KE $$q S $$z 3 esemplari, di cui uno mutilo del frontespizio

899 ##  $$2 SBT KE $$q S $$z 2 esemplari, di cui uno mancante del vol. 3

899 ## $$2 SBT KE $$q S $$z 1 esemplare, mutilo del fascicolo  B4


👉 Esemplare mutilo di coppie di carte coerenti

899 ##  $$2 SBT KE $$q N $$z 1 esemplare, mutilo delle carte A1.4 


 Un volta localizzato il record in SBN vengono restituiti anche i sottocampi $$8  (tipo di localizzazione) e $$1 (Codice ISIL - International Standard Identifier for Libraries and related organizations).

📓 Esempio:

899 ## $$8 Possesso $$a Firenze (FI)-Bibl.di Scienze Sociali $$1 FI0597 $$2 SBT KE $$z 2 esemplari $$q N


5.32. Campo 900 - Formato del record

 

Obbligatorio

Non ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Codice formato (non ripetibile)

AQ = Libro antico

 

Il campo 900 va aggiunto sempre nei casi in cui il record bibliografico sia stato importato da Indice o sia presente nel solo Network. Si procede così:

Azioni modifica > Espandi da template > Scegli template > A AN-0 SBN > OK > Salva record

 

Il campo locale 900 può essere aggiunto anche  manualmente in due modi:

  •  dal menu Azioni modifica > Aggiungi campo locale, quindi digitando nell’etichetta vuota 900 e inserendo il sottocampo $$a AQ;
  •  con il tasto funzione CTRL+L, digitando nell’etichetta vuota 900 e inserendo il sottocampo $$a AQ.

Esempio:


5.33. Campo 921 – Marca tipografica/editoriale (bibliografico) e Campo 291 – Marca (record di authority)

Ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo (non ripetibile)

$$b Parole chiave (ripetibile)

$$e Motto (non ripetibile)

$$d Nota alla marca (non ripetibile)

$$3 Identificativo (MID) (non ripetibile)


📓 Esempi:

RMLE000839

921 ## $$a Due galli, uno dei quali becca chicchi di granturco, al centro la pianta con le pannocchie. Motto: Non comedetis fruges mendacii. $$b NONCOMEDET $$b GALLO $$b GRANTURCO $$e Non comedetis fruges mendacii $$3 BVEM001109

RAVE012107

921 ## $$a Un'incudine sopra ad un piedistallo. In una cornice figurata; stemma in basso al centro. Motto su un nastro: Durabo $$b DURABO $$b INCUDINE $$d 84x99 $$e Durabo $$3 SBTM000002


Il Polo SBT è abilitato alla gestione di questa tipologia di record di authority: i record relativi alle marche possono quindi essere sia importati da Indice, se assenti in Polo, sia creati se assenti in Indice.

⚠️ Alma non effettua controlli, quindi, prima di creare o di importare una nuova marca, si invita a fare molta attenzione alle ricerche preliminari, per evitare eventuali duplicazioni di record di authority.


Il contenuto del campo 921 all’interno del record bibliografico deve coincidere con quello del corrispondente record di authority (291)[1].

In caso di creazione di una nuova marca tipografica il template da utilizzare è AA-Marca SBN, così strutturato:

Campo

Ripetibile/

Non ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

291

Marca

 Non ripetibile

non definito (#)

non definito (#)

$$a - Descrizione della marca (attinta dai repertori) (non ripetibile)

$$b - Parole chiave (ripetibile)

$$e - Motto esteso (non ripetibile)

$$d - Nota alla marca (non ripetibile)

810

Repertori

Facoltativo, ripetibile

non definito (#)

non definito (#)

$$a - Citazione del repertorio (non ripetibile)

$$b - Tipo repertorio (non ripetibile) – sempre M

$$2 - Codice repertorio (non ripetibile)

$$3 - Codice repertorio (non ripetibile)

$$9 - Numero della citazione (non ripetibile)


📓 Esempi:

BVEM001109

291 ## $$a Due galli, uno dei quali becca chicchi di granturco, al centro la pianta con le pannocchie. Motto: Non comedetis fruges mendacii. $$b NONCOMEDET $$e Non comedetis fruges mendacii $$b GALLO $$b GRANTURCO

810 ## $$a Zappella, G. Le marche dei tipografi e degli editori italiani del Cinquecento. Milano, Editrice Bibliografica, 1986. $$b $$2 $$3 $$9 582


SBTM000002

291 ## $$a Un'incudine sopra ad un piedistallo. In una cornice figurata; stemma in basso al centro. Motto su un nastro: Durabo $$b DURABO $$b INCUDINE $$d 84x99 $$e Durabo

810 ## $$a MAR.T.E : Marche Tipografiche Editoriali [edizioni italiane del secolo XVII] / BNC Roma. (http://193.206.215.10/marte/intro.html) $$b M $$2 O $$3 O $$9 1098


Una volta creato il record della marca, per inviarlo in Indice è necessario creare il MID (identificativo della marca) dal menù Azioni modifica > Migliora record > 3-MID Marche.

Sia in caso di creazione sia in caso di importazione, dato che il campo 291 del record di authority non è indicizzato, per garantire la ricercabilità delle marche in Alma, dopo il colloquio con Indice va creato il campo 921 che invece è ricercabile.

Per aggiungere il campo 921 all’interno del record di authority della marca, selezionare: Azioni modifica > Migliora record > Crea 921 in marca SBN


 Si ricorda che, in caso di creazione:

  • la descrizione della marca deve essere desunta dai repertori e non superare i 160 caratteri;

  • le parole chiave devono essere desunte dalla descrizione e trascritte in maiuscolo;

  •  la prima parola chiave è sempre il motto;

  • le parole chiave che si possono associare alle marche sono massimo 5 e di massimo 10 caratteri ciascuna;

  • il motto può essere anche trascritto in $$a in coda alla descrizione.


👉Una 
novità introdotta dalla nuova Guida SBN (la cui parte relativa alle marche editoriali è ancora in fase di costruzione) è che in presenza di marche non controllate non si lega più la notizia bibliografica al MID SBNM000001 Marca non controllata; così per marche non censite non si fa più il legame al MID SBNM000000 Marca non censita.

Se la marca non è censita o non si dispone di repertori di riferimento non si crea una nuova marca, ma si dà in nota del record bibliografico una breve descrizione comprensiva dell’eventuale motto.

📓 Esempio:

300 ## $$a Sul frontespizio marca: Gatto con topo in bocca. Motto: Dissimiluim infida societas



[1] L’originario campo 921 è stato trasformato in 291 perché Alma non supporta record di authority il cui punto di accesso autorizzato (main entry) non appartenga al blocco 2xx. I record di authority delle marche tuttavia non danno luogo ad alcun collegamento con il corrispondente campo del record bibliografico perché si tratta di una main entry non prevista da Unimarc Authorities.


5.34. Campo 991 - Tipo database SBN

Non Ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo (non ripetibile)


Si tratta di un campo assegnato in automatico da Indice; indica che il record in questione appartiene al database SBN_BIB (bibliografico).

📓 Esempio:


5.35. Campo 992 - Livello di autorità in SBN

Non Ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo (non ripetibile)


Si tratta di un campo obbligatorio in fase di creazione di un nuovo record bibliografico e già presente nel template.

📓 Esempio:

Ricordiamo che il profilo di partecipazione a SBN del Polo è il livello 3 (ovvero senza allineamenti, con la possibilità di correggere ed eliminare i record bibliografici creati dal nostro Polo ma non ancora localizzati da altri poli), con livello di autorità 51.

👉 In caso di importazione il campo 992 presenta il livello di autorità del Polo che ha creato la notizia.


5.36. Campo 993 - Natura del documento

Non Ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo (non ripetibile)


Campo assegnato in automatico da Indice e valorizzato con la lettera M (notizia bibliografica relativa a una monografia).

📓 Esempio:


5.37. Campo 994 - Tipo materiale

Non Ripetibile

 

Indicatore 1

Indicatore 2

Sottocampi utilizzabili

 

non definito (#)

non definito (#)

$$a Testo (non ripetibile)


Campo assegnato in automatico da Indice e valorizzato sempre con la lettera E (materiale antico) nel sottocampo $$a.

📓 Esempio:


6. Risorse monografiche in più unità

Si definisce risorsa monografica in più unità una risorsa in un numero determinato di parti fisicamente distinte[1], che risulta concepita o pubblicata come un’unica entità; le parti distinte hanno solitamente frontespizio, segnatura e paginazione autonomi (Nuova Guida).

In assenza di frontespizi specifici (o loro sostituti), l’indicazione della partizione deve apparire espressa nella risorsa (titolo corrente, intitolazione, etc.).

In presenza di unità con paginazione continua è necessario che ciascuna unità presenti frontespizio e segnatura autonomi (Nuova Guida).


Non si considerano in più unità risorse:

● previste in più unità di cui ne è stata pubblicata una sola

📓 Esempio:

BVEE053660 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a Anales del Reyno de Valencia. Tomo primero, que corre desde su poblacion despues del diluuio, hasta la muerte del rey don Iayme el Conquistador. Compuestos por el padre maestro fray Francisco Diago de la Orden de Predicadores, prior del conuento de San Ononofrio, …

300 ##  $$a  Pubblicato solo il vol. 1, cfr. J. Quétif-J.Échard, Scriptores Ordinis Praedicatorum, vol. 2, Paris 1721, p. 397

 

● concepite all’origine come complete in una sola unità a cui si aggiunge poi un seguito, un'appendice, un supplemento, etc. anche se presentato come volume 2 o in forma analoga

📓 Esempio:

BVEE004724 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a<<Il >>secondo volume de l'azzioni morali de l'illustre Signor Conte Giulio Landi, doue si tratta de le virtù intellettuali et de li buoni affetti de gl'animi humani, secondo la intelligenza aristotelica & de le medesime cose trattasi secondo la nostra disciplina cristiana; si discorre ancora soura il voluntario di Aristotele, e di contra poi soura il libero arbitrio cristiano, & in vltimo trattasi de la tripartita felicità filosofica, mondana, e cristiana, con le particolari differenze, e conuenienze de le sudette cose, fra il filosofo, e noi cristiani

300 ##  $$a Un primo volume dell'opera venne pubblicato a Venezia da Gabriel Giolito de' Ferrari nel 1564

 

● che presentano un’indicazione di partizione relativa al contenuto, ma non rispondente a un’effettiva suddivisione in più unità

📓 Esempio:

VIAE004756

200 1# $$a Osservazioni sopra i monti che circoscrivono il distretto di Belluno, di Tommaso Antonio Catullo membro di varie accademie divise in due parti

210 ## $$a In Verona $$c dalla tipografia Mainardi $$d 1818

215 ## $$a 147, [1] p.$$d


[1] La partizione non è da riferirsi alla legatura a meno che non sia quella editoriale.


6.1. Livello generale

Si riportano nel primo livello le informazioni comuni all’intera risorsa nel suo complesso.

Come prescritto dalla Guida, "la descrizione sarà pertanto completa di tutte le aree e gli elementi". 


6.2. Area del titolo e dell’indicazione di responsabilità (campo 200)

Per la descrizione bibliografica d’insieme di risorse monografiche in più unità (primo livello) si sceglie come fonte prescritta quella che fornisce gli elementi dell’area del titolo e delle indicazioni di responsabilità per la risorsa nel suo complesso.

In presenza di un frontespizio d’insieme che precede un frontespizio particolare relativo a un’unità, generalmente la prima, si indicano in nota la consistenza delle carte preliminari di cui fa parte, la segnatura e una breve descrizione del loro contenuto; si registra a livello generale anche la relativa impronta, che si trae dalle prime sei carte.


📓 Esempio:

PUVE001375

200 1# $$a Tutte le opere del famosissimo Ruzante, di nuouo con diligenza riuedute, & corrette. Et aggiuntoui un sonetto, & una canzone dell'istesso auttore. Al m. mag. sig. Vespasiano Zogiano gentil'huomo vicentino

210 ## $$a In Vicenza $$c per gli heredi di Perin Libraro $$d 1598

215 ## $$a 9 volumi  $$d

300 ## $$a Il frontespizio generale è seguito da 5 carte, segnate A⁶, contenenti le dediche dello stampatore a Vespasiano Zogiano e ai lettori e un sonetto di Ruzante

 

Se il titolo d’insieme e le informazioni connesse si trovano sulla fonte prescritta per le singole unità, si utilizza, di norma, quella della prima unità.

📓 Esempio:

MILE000607 (accesso libero in Google books)

200 1# $$a <<Il >>riposo di Raffaello Borghini

210 ## $$a Milano $$c dalla Società tipografica de' classici italiani, contrada di s. Margherita, n.° 111 8 $$d 1807

215 ## $$a 3 volumi $$d

 

Se gli elementi dell’area del titolo e delle indicazioni di responsabilità per la risorsa nel suo complesso non si trovano nella fonte prescritta per le singole unità, ma su una fonte alternativa dedicata a presentarli (p.es. l’occhietto), si utilizza questa come fonte prescritta, basandosi, in caso di variazioni, sulla prima unità.

Una fonte di questo tipo si preferisce alla fonte prescritta dell’unità quando presenta formalmente informazioni più complete sulla risorsa nel suo complesso; in questo caso la fonte scelta si segnala in nota (Nuova Guida 2.1).

📓 Esempio:

NAPE011971

200 1# $$a Opera Blasij Michalorij in binos tomos diuisa. De fratribus tomus primus. De positionibus, et De coeco, surdo, et muto. Tomus secundus

300 ##  $$a Tit. dell'occhietto che precede il vol. 1

 

Il titolo, l’eventuale complemento del titolo e le indicazioni di responsabilità sono quelli relativi all’insieme della risorsa. Per le variazioni che riguardano il titolo o le responsabilità saranno creati i relativi accessi nel campo 517 (variante del titolo).

📓 Esempio:

CAGE020687 

200 1# $$a Historia della citta e Regno di Napoli, di Gio. Antonio Summonte Napolitano. Oue si trattano le cose piu notabili accadute dalla sua edificatione fin'a tempi nostri. Diuisa in due parti. …

300 ##  $$a Titolo dei vol. 2-4: Dell’historia della citta, e regno di Napoli

517 ## $$a  Dell’historia della citta, e regno di Napoli

⚠️ Nel caso di risorse monografiche in più unità che contengano la numerazione dell’unità come parte integrante del titolo proprio (legame grammaticale), alla numerazione della prima si fa seguire quella dell’ultima unità preceduta da una lineetta tra parentesi quadre.


📓 Esempi:

UBOE067975

200 1# $$a <<Iacobi Gretseri societatis Iesu, >>Institutionum linguae Grecae liber primus [- tertius]

MA

CFIE023091 

200 1# $$a Memoires pour servir a l'histoire de Port-Royal. Par m. Fontaine.

210 $$a A Cologne $$c aux dépens de la Compagnie $$d 1738

215 $$a 2 volumi $$d 12°.

In questo caso la designazione delle unità segue l’indicazione di responsabilità ma non è grammaticalmente legata al titolo proprio (vedi l'esemplare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze).


6.3. Area dell’edizione (campo 205)

Per l’indicazione di edizione si utilizza come fonte prescritta il frontespizio che presenta formalmente informazioni più complete sulla risorsa nel suo complesso. Nella descrizione del livello generale si riporta l’indicazione di edizione riferita alla risorsa nel suo insieme.

📓 Esempio:

205 ## $$a Editio tertia

Informazioni ricavate dalla risorsa, ma non presenti nella fonte prescritta, sono riportate nell’area racchiuse fra parentesi quadre, specificando in nota la fonte utilizzata. Informazioni ricavate da fonti esterne alla risorsa vengono date in nota

📓 Esempio

205 ## $$a [Secunda editio locupletior]

300 ## $$a Indicazione di edizione dalla prefazione

6.4. Area della pubblicazione, produzione, distribuzione, etc. (campo 210)

 

La fonte prescritta è costituita dalla risorsa nel suo complesso.

Se il luogo e l’indicazione di pubblicazione, etc., si trovano sulla fonte prescritta per le singole unità, si utilizza di norma quella della prima unità.

 Si riportano:

  • il luogo e l’indicazione di pubblicazione, etc. presenti nell’unità che fornisce gli elementi per la risorsa nel suo complesso; cambiamenti nel luogo o nel nome dell’editore, etc. presenti nelle altre unità si segnalano in nota in forma generica.

  • il luogo, l’indicazione di pubblicazione, etc. presenti nel colophon e/o parti finali (explicit o indicazioni formalizzate presenti dopo la fine del testo) o nel verso del frontespizio (quando sul frontespizio figuri l’indicazione di pubblicazione) solo in assenza della prima semiarea. Si segnala in nota se le informazioni sono tratte dal verso del frontespizio o dalle parti finali o se il colophon si trova all’interno della risorsa.

📓 Esempio:

RAVE013348

210 ## $$a In Lucca $$c per Salvatore e Gian-Domenico Marescandoli $$d 1744

300 ## $$a L'indicazione di pubblicazione varia: Domenico Ciuffetti, e Filippo Maria Benedini; Vincenzo Giuntini e Giuseppe Salani.

MILE002068

210 ## $$a Firenze $$c appresso S. Audin e compagno libraj in Mercato Nuovo $$d 1822 $$e [Firenze] $$g dalla tipografia di Luigi Pezzati

300 ## $$a Nome del tipografo nella quarta di copertina editoriale

 

  • la data: l’anno di pubblicazione se le unità sono state pubblicate nello stesso anno; l’anno dell’unità pubblicata per prima e l’anno dell’unità pubblicata per ultima, separati da un trattino senza spazio, se le unità sono state pubblicate nell’arco di più anni (si veda anche il capitolo sulla compilazione del Codice di tipo data “g” nel campo 100).

📓 Esempio:

210 ## $$d 1755-1761

Per la data si scelgono come fonti prescritte i frontespizi o parti preliminari delle singole unità; i colophon e le parti finali in assenza della prima semiarea.

📓 Esempio:

CNCE002106

210 ## $$e Venetijs $$g per Ioannem et Gregorium de Gregorijs fratres $$h 1501-1503

 

 

6.5. Area della descrizione materiale (campo 215)

La fonte prescritta è costituita dalla risorsa nel suo complesso

Si dà l'appropriata designazione specifica del materiale preceduta da una cifra araba che indica il numero di tali unità.

📓 Esempio:

215 ## $$a 4 volumi

 

Si riporta il numero delle unità fisicamente distinte anche se differisce dal numero delle unità dichiarato nella risorsa, precisando in nota, se necessario, la partizione.

📓 Esempio 

215 ## $$a 5 volumi

300 ## $$a Vol. numerati: 1, 2A, 2B, 2C, 3

NON

215 ## $$a 3 volumi in 5

 

Si dà la presenza del materiale illustrativo, su una o più unità, con l’indicazione ill.

 

Si dà la designazione del formato prevalente in presenza di diversi formati (le variazioni si segnalano in forma generica in nota)

📓 Esempio:

215 ## $$a 5 volumi $$d

300 ## $$a Il formato varia


6.6. Area delle note (campo 300)

Si indicano eventuali variazioni nel titolo, nelle indicazioni di responsabilità, nel luogo di pubblicazione, etc., che si verificano nell’ambito della risorsa e relative a una o più unità.

📓 Esempi:

300 ## $$a Il titolo varia lievemente nel vol. 2

300 ## $$a Dal vol. 3: fondato da Giorgio Piccitto

300 ## $$a Luogo di pubblicazione dal vol. 3: Lione

 

Si segnalano gli elementi comuni a tutte le unità (caratteri, iniziali, presenza di fregi, etc.).

📓 Esempi:

300 ## $$a Paginazione in caratteri greci

300 ## $$a Lettere guida

300 ## $$a  Corsivo, greco, romano; iniziali e fregi xilografici


Si segnala la presenza della marca solo se identica in tutte le unità

📓 Esempio:

300 ## $$a Sui frontespizi marca: Due leoni con stemma e giglio e iniziali I.P.

6.7. Collegamenti

  • Titoli: titolo dell'opera (titolo uniforme), titolo della collezione, etc.
  • Indicazioni di responsabilità
  • Luoghi
  • Indicazione di pubblicazione
  • Marche (solo se riferite a tutti i volumi)


6.8. Livello particolare

Nel trattamento del libro in più unità,  indipendentemente dalla natura della singola unità (M o W), si privilegia sempre la descrizione catalografica a livelli rispetto a quella ad un solo livello con una nota di contenuto (campo 327). La descrizione a un solo livello non è in grado infatti di dar conto delle specificità di ogni singolo volume e di fornire i dati di esemplare di ciascuno di essi.


Codice di natura:

M: se l’unità presenta un titolo significativo

W: se l’unità è priva di titolo significativo


Codice del tipo di data: come previsto per le risorse monografiche in una sola unità


6.9. Area del titolo e dell’indicazione di responsabilità (campo 200)

La descrizione delle singole unità è introdotta dall’indicazione del numero dell’unità: si danno numeri arabi al posto di altri numerali o di numerali scritti in forma verbale

📓 Esempio:

RMGE001661 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a<<2: >>Ad magnificae civitatis Veronae statutorum libros quinque decreta Serenissimi Ve. Dominii, nec non partes omnes a Consilio 12. & 50. ejusdem civitatis hucusque emanatae, ac syndicales terminationes tum pro regulando Foro, tum pro bono regimine civitatis nun primo additae. Tomus alter

 

Qualora non appaia nella risorsa, l’indicazione del numero si riporta tra parentesi quadre se desunto dalla medesima (ricavato dal piano dell’opera, o indicato con dei caratteri sostitutivi come gli asterischi, oppure citato a livello discorsivo all’interno della risorsa).

📓 Esempio:

VEAE140114

200 1# $$a<<[1]: >>Terminazione, et ordini tutti stabiliti dagl'illustrissimi, ed eccellentissimi signori Piero Grimani, Michiel Morosini, e Z. Alvise Mocenigo 2.o per la Serenissima Republica di Venezia, &c. Sindici Inquisitori in T. F. in proposito delle licenze d'armi a' simionati. L'anno 1722

 

L’indicazione del numero è priva dei termini che la introducono (parte, Bd. etc.) ed è separata, se seguita dal titolo, dai due punti ":", seguiti ma non preceduti da spazio

📓 Esempi:

RMLE007679 (copia digitalizzata in Google books)

200 #1 $$a <<2: Aristotelis Stagiritae >>Physicorum libri 8. Quibus adiecimus omnia illius Opera, quae ad naturalem philosophiam spectare videbantur. Quorum seriem versa pagella indicabit

 

PUVE004127 (copia digitalizzata in Google books)

200 1# $$a <<[6]: >>Moschetta comedia del famosissimo Ruzante. Non meno piaceuole, che ridiculosa


6.10. Unità con titolo significativo (M)

Le unità che recano un titolo significativo hanno natura M

📓 Esempio:

UBOE006842

200 1# $$a <<1: >>Commentaria in Genesim: cum indicibus copiosissimis. Operum tomus primus

461#1 $$1 001UBOE006841 $$1 2001 $$a <<Alphonsi Tostati Hispani, episcopi Abulensis >>Opera omnia $$v 1

 

Caso particolare

UMCE014644 (livello generale)

200 1# $$a <<D. Joannis Baptistae Valenzuela Valazques ... >>Opuscula theologico-juridico-politica

210 ## $$a  Valentiae $$c  apud Petrum Patricium Mey $$d 1728

200 1# $$a <<1:  >>Liber primus, seu Defensio justitiæ & justificationis monitorii emissi, & promulgati per SS. D. N. D. Paulum 5. Ponteficem Maximum ...

200 1# $$a <<2: >>Liber secundus, seu Discursus, & animadversiones De status, ac belli ratione servanda …

👉 In questo caso la designazione dell’unità è grammaticalmente legata al titolo proprio delle singole unità e va inserita solo al livello particolare e non al livello generale.


Si riportano:

●       nel campo 200 le responsabilità relative all’unità, escluse quelle che precedono il titolo e si presentano identiche nel primo livello;

●       nel campo 205 l’indicazione di edizione e la relativa indicazione di responsabilità solo se riferite alla singola unità;

●       nel campo 210 le indicazioni di luogo, pubblicazione, etc. e data presenti nelle due semiaree della singola unità;

●       nel campo 215 l’estensione,  l’indicazione delle illustrazioni, il formato e l’eventuale  indicazione del materiale allegato della singola unità;

●       nel campo 300 le indicazioni di contributi secondari relative alle singole unità, la marca se non identica in tutte le unità, nei casi previsti, gli altri elementi relativi alla singola unità (segnatura, etc.).

 

Collegamenti

Legami previsti nelle unità con titolo significativo:

●       titolo della notizia di livello superiore;

●       indicazioni di responsabilità (l’autore principale si collega sempre, l’autore secondario solo se compare nella singola unità);

●       luoghi, indicazioni di pubblicazione e marche riportate in descrizione, esclusi quelli che si presentano identici nel livello superiore.


6.11. Unità prive di titolo significativo (W)

Le unità il cui titolo è costituito da una ripartizione alfabetica, cronologica o numerica hanno natura W

1:

1: A-CL

1: [1][1]

📓 Esempio:

TO0E031477 (copia digitalizzata in Google books)

200 0# $$a 1: A-CL

461 #1 $$1 001SBLE005430 $$1 2001 $$a Dizionario dell'industria ossia Collezione ragionata de' processi utili nelle arti, e nelle scienze quale contieme una quantità di secreti curiosi ... varie sperienze ... la descrizione di molti giuochi ... la notizia delle scoperte, e invenzioni novelle; gli ammaestramenti per conoscere le frodi e falsificazioni di vari oggetti di commercio e di fabbriche, ec. Composto da una società di letterati, tradotto dal francese, e arricchito di considerabili aggiunte. Volume primo [-quarto] $$v 1

 

⚠️ Nelle unità prive di titolo significativo la designazione dell’unità non è racchiusa tra doppie uncinate.

 Per favorire una migliore leggibilità in OneSearch, dopo il colloquio con Indice si aggiunge alla designazione dell’unità, preceduto da due punti, il titolo generale dell’opera (registrato nel campo 461) entro parentesi quadre.

📓 Esempio:

 RMGE001660 (copia digitalizzata in Google books)

200 0# $$a 1: [Statutorum magnificae civitatis Veronae libri quinque]

461 #1 $$1 001MILE008476 $$1 2001 $$a Statutorum magnificae civitatis Veronae libri quinque, una cum privilegiis. In hoc volumine comprehensi.

 

👉Novità: quando la designazione dell’unità non è grammaticalmente legata al titolo proprio, non va riportata a livello generale. In questi casi, per non perdere l’informazione di designazione dell’unità presente sul frontespizio, questa viene riportata a livello particolare.

1: Tomus primus

1.1: Tomi primi pars prima

1.2: Tomi primi pars altera 

 

Si riportano

●       nel campo 205 l’indicazione di edizione e la relativa indicazione di responsabilità solo se riferite alla singola unità;

●       nel campo 210 l'indicazione di luogo, pubblicazione, etc. e la data solo quando presentino variazioni da unità a unità o la sola data quando la differenza riguarda solo quest’ultima; in presenza del colophon si riportano integralmente tutti gli elementi delle due semiaree;

●       nel campo 215 l’estensione, l’indicazione delle illustrazioni, il formato e l’eventuale  indicazione del materiale allegato della singola unità;

●       nel campo 300 le indicazioni di contributi secondari relative alle singole unità, la marca se non identica in tutte le unità, nei casi previsti, gli altri elementi relativi alla singola unità (segnatura, etc.).

 

Collegamenti

Legami previsti nelle unità prive titolo significativo:

● titolo della notizia di livello superiore;

● indicazioni di responsabilità, luoghi, indicazioni di pubblicazione e marche riportate in descrizione, esclusi quelli che si presentano identici nel livello superiore.



[1] L’unità è contrassegnata da asterisco.


6.12. Descrizione a tre livelli

La descrizione di una risorsa va distribuita su tre livelli quando le unità sono sottoraggruppate, rispetto al titolo generale, in parti o sezioni distinte da un titolo significativo. In tali casi si procede alla creazione di un livello intermedio con tale titolo e le singole unità, se numerate, lo debbono essere unicamente rispetto al livello intermedio.

Il codice di natura del livello intermedio è sempre M. La descrizione del livello intermedio non include informazioni già presenti al livello generale e non vi vengono ripetute o sintetizzate informazioni fornite nella descrizione delle singole unità (per es. le date estreme o il numero delle unità).

A differenza del libro moderno, per il quale (in Alma) l'uso dei tre livelli è sconsigliato, nella catalogazione del libro antico, quando necessario, è ammesso. Per approfondimenti si rimanda al paragrafo Catalogazione a livelli.


7. Risorse monografiche in più parti

Si definisce risorsa monografica in più parti una risorsa che contiene, a seguito di un primo testo, una o più opere annunciate sul frontespizio o in altra parte della risorsa, che abbiano frontespizio, paginazione e segnatura autonomi (Guida SBN)

Nella risorsa monografica in più parti il titolo del testo principale presenta solitamente una maggiore rilevanza tipografica sul frontespizio rispetto ai titoli dei testi che lo seguono, introdotti da frasi o preposizioni che ne denotano chiaramente la natura di testi aggiunti: et cum, cui additus est, item accessit, aggiuntovi, con la gionta, etc.

Quando la singola parte ha avuto circolazione autonoma, documentata bibliograficamente (ovvero attestata dai repertori), può essere oggetto di una descrizione separata.

Le risorse monografiche in più parti si descrivono di norma ad un solo livello in forma completa, riportando gli elementi relativi alla risorsa nel suo insieme. I casi particolarmente complessi (come ad esempio le edizioni costituite da un elevato numero di parti) possono essere risolti trattandoli come volumi  a livelli.


7.1. Aree del titolo e dell’indicazione di responsabilità e dell’edizione (campi 200-205)

Si sceglie come fonte prescritta:

il primo frontespizio; se il testo aggiunto è annunciato all’interno della risorsa, lo si segnala in nota.

📓 Esempio:

NAPE012589 (copia digitalizzata in Google books)


7.2. Area della pubblicazione, produzione, distribuzione, etc. (campo 210)

Si sceglie come fonte prescritta:

  • per la prima semiarea, il frontespizio o altri preliminari della prima parte;
  • per la seconda semiarea il colophon o  le parti finali relative alla risorsa nel suo complesso, indicandone la posizione in nota.

📓 Esempio:

210 ## $$a  Florentiae $$c apud Iuntas $$d 1565 $$e Florentiae $$g  apud Iuntas $$h 1565

300 ## $$a Colophon della parte 1: (Impressum Florentiae : apud heredes Bernardi Iunte, 1565)

7.3. Area della descrizione materiale (campo 215)

Si dà la designazione specifica del materiale con il termine “parti”, preceduta da un numero arabo per indicare il numero delle unità (👉 non si usa più “pt.”). Segue, in parentesi tonde, la paginazione delle parti, separate da punto e virgola.

📓 Esempio:

NAPE012589 (copia digitalizzata in Google books)

     


 👉 Anche le segnature delle singole parti, in nota (campo 300), sono separate da punto e virgola.

7.4. Legami

Per consentire l’accesso ai titoli delle parti è obbligatorio creare un legame tra la notizia principale di natura M e le notizie di natura T relative ai titoli presenti sui frontespizi delle singole parti. Tale legame si ottiene inserendo nel record bibliografico il campo 423 (Pubblicato con).

Nei casi (rari!) in cui è possibile formulare un titolo dell’opera, si crea un legame tra la notizia principale di natura M e il titolo uniforme (campo 500).


⚠️ I titoli uniformi, si creano solo nei casi previsti dal Polo (v. campo 500)


📓 Esempio:

NAPE012589 (copia digitalizzata in Google books)



8. Varianti

La nuova Guida SBN ha introdotto alcuni cambiamenti significativi per quanto concerne il trattamento delle varianti, ovvero di quelle copie che presentano variazioni bibliografiche rilevanti rispetto ad altre copie della stessa edizione. Il termine “variante” può riferirsi a impressione, emissione e stato[1]. Le novità maggiori riguardano le varianti di emissione

Dal punto di vista catalografico le varianti si suddividono in:

  • varianti che comportano una nuova descrizione bibliografica
  • varianti che non comportano una nuova descrizione bibliografica


[1] Per i concetti di impressione, emissione, stato si rimanda a Fahy, Conor Edizione, impressione, emissione, stato in C. Fahy, Saggi di bibliografia testuale, cit., pp. 65-88, e al Corso multimediale per la catalogazione del libro antico di  Maria Enrica Vadalà.


8.1. Varianti che comportano una nuova descrizione bibliografica

Si redigono nuove descrizioni bibliografiche per le emissioni successive e simultanee di una stessa edizione. In nota, se necessario, si danno gli opportuni chiarimenti.

Sono emissioni successive:

  • le copie di un’edizione ripresentate a distanza di tempo con nuovo frontespizio o colophon e talvolta anche con nuove carte preliminari o finali;
  • le copie in cui l’unico elemento diverso è la data che figura sul frontespizio o colophon. Si tratta di un’importante novità introdotta dalla Nuova Guida. Questo caso nella Guida del 1995 rientrava infatti tra le varianti che non comportavano una nuova descrizione bibliografica.
Per le emissioni successive il tipo data nel campo 100 è “e” (riproduzione di una risorsa). Per la corretta compilazione del codice tipo data “e” si rimanda alle istruzioni contenute nel Campo 100 - Dati per l'elaborazione.


Al fine di consentire l’accesso ai titoli delle diverse emissioni è obbligatorio creare un legame tra ogni singola emissione e l’edizione originale.  Il campo Unimarc per questo tipo di legame è il 451 (other edition in the same medium), da compilare, come tutti i campi del blocco 4xx,  con la tecnica dell’incapsulamento
.

📓 Esempi:

SBTE000242

100 ## $$a 20201019e15891582u##y0itay50######ba

210 ## $$a Aquilae $$c apud Georgium Daghanum Monteripellium Sabaudium $$d 1589 $$e Aquilae $$g apud Georgium Daghanum Monteripellium Sabaudium $$h 1589

300 ## $$a Emissione successiva dell’edizione del 1582

451 #0 $$1 001UMCE035104 $$1 2001 $$a Syluae Communium opinionum doctorum vtriusque censurae, in tres libros distinctae, Francisco Viuo Aquilano V.I.C. authore, liber primus[-tertius]. Cum rerum & verborum indice, ... summo studio fideliter edito

👉 Il bid UMCE035104 non è presente in Polo; ciononostante in fase di invio in Indice del record bibliografico SBTE000242 può essere ugualmente incapsulato nel campo 451. 


Si hanno emissioni simultanee quando nello stesso anno copie di un’edizione sono pubblicate con frontespizi esplicitamente differenziati per la presenza di una o più varianti sostanziali:

  • diversa indicazione di pubblicazione (nel caso di edizioni condivise per la vendita tra più editori);
  • formati e imposizioni differenti in presenza della stessa composizione tipografica.

È obbligatorio inserire una nota nella descrizione.


Per consentire l’accesso ai titoli delle diverse emissioni simultanee:

  • nel caso di due emissioni simultanee è necessario creare un legame da una emissione all’altra, indistintamente (campo 451);
  • nel caso di più emissioni simultanee, si crea un legame sempre alla stessa da tutte le altre (campo 451).

📓 Esempio:

RAVE073973

200 #1 $$a Osservazioni e dissertazioni varie sopra il diritto feudale concernenti l'istoria, e le opinioni di Antonio da Pratovecchio celebre giureconsulto del secolo 15. e riformatore dei libri de' feudi scritte da Migliorotto Maccioni ... Si aggiunge un opuscolo inedito di Leonardo Aretino 

210 ## $$a Livorno $$c per Marco Coltellini in via Grande all'insegna della Verità $$d 1764

300 ## $$a Esiste emissione simultanea dello stesso editore con ricomposizione del frontespizio

451 #0 $$1 001LIAE000858 $$1 2001 $$a Osservazioni e dissertazioni varie sopra il diritto feudale concernenti l'istoria, e le opinioni di Antonio da Pratovecchio celebre giureconsulto del secolo 15. e riformatore dei libri de' feudi. Si aggiunge un opuscolo inedito di Leonardo Aretino

LIAE000858 (copia digitalizzata in Google books)

200 #1 $$a Osservazioni e dissertazioni varie sopra il diritto feudale concernenti l'istoria, e le opinioni di Antonio da Pratovecchio celebre giureconsulto del secolo 15. e riformatore dei libri de' feudi. Si aggiunge un opuscolo inedito di Leonardo Aretino

210 ## $$a Livorno $$c per Marco Coltellini in via Grande all'insegna della Verità $$d 1764

300 ## $$a Esiste altra emissione dello stesso editore con ricomposizione del frontespizio e vignetta calcografica


Ricapitolando, i cambiamenti rilevanti introdotti dalla nuova Guida, nel caso di edizioni successive o simultanee, sono:

  • creazione di una nuova descrizione bibliografica anche quando l’unico elemento diverso è la data che figura sul frontespizio o colophon;
  • inserimento del legame 451 (altra emissione di) tra le varie emissioni.

8.2. Varianti che non comportano una nuova descrizione bibliografica

Siamo in presenza di varianti che non richiedono una nuova descrizione bibliografica, ma solo una segnalazione in nota, quando:

●   il frontespizio e/o il testo ha subito modificazioni e/o aggiunte non sostanziali (p.es. variazioni, aggiunte, soppressioni o sostituzioni di dedica, marca, stemma, fascicolo, carta, etc.)

📓 Esempi:

300 ## $$a Variante B: “primatum” in luogo di “primorum” nel titolo

300 ## $$a Variante B: [4], 84, [4] p.; a p. [3] dedica a Cinzio Aldobrandini

 

●   nel caso di frontespizio con note tipografiche complete (frontespizi uguali), è assente il colophon

📓 Esempi:

210 ## $$a In Lucca $$c appresso Vin. Busdraghi $$c a stanza di Francesco Fagiani $$d 1568 $$e In Lucca $$g a stanza di Fran. Fagiani $$h 1568 

300 ## $$a Variante B: imprimatur in luogo della sottoscrizione: Felix Ambrosinus … vidit et imprimendi licentiam concessit

⚠️ L’indicazione di esemplare mutilo, di variante o qualsiasi altro tipo di variazione va segnalata tra le informazioni destinate all’Indice:

899 ## $$8 Possesso $$a Firenze (FI)-Bibl.di Scienze Sociali $$1 FI0597 $$2 SBT KE $$z 1 esemplare, variante B $$q N

 

Si riportano nelle note:

  • le nuove impressioni realizzate, o derivate, dalla stessa composizione dell’impressione precedente (p.es. per edizioni stereotipe);
  • l’erronea imposizione delle pagine nella forma;
  •  le differenze relative a supporto (copie su pergamena, carta azzurra, tessuto), inchiostrazione del frontespizio (frontespizio stampato in rosso e nero), materiale illustrativo (incisioni calcografiche in luogo di xilografiche, etc.);
  • le differenze di composizione nel testo (varianti di stato);
  • per i libretti per musica: i cambiamenti di interpreti o le arie aggiunte sulle etichette a stampa

Si riportano nelle note all’esemplare (campo 316):

  • le differenze nell’ordine di cucitura dei fascicoli o delle carte;
  • la compresenza della carta da eliminare e della carta che la sostituisce;
  • la mescolanza di fogli di edizioni o emissioni diverse (esemplare ibrido).