Catalogazione del libro antico
Catalogazione del libro antico
5. Struttura e compilazione dei campi
5.15. Campo 300 - Note generali
Ripetibile |
Indicatore 1
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Indicatore 2
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Sottocampo utilizzato |
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non definito (#) |
non definito (#) |
$$a Testo della nota (non ripetibile) |
L’area delle note contiene sia informazioni che non sono state incluse nelle altre aree sia informazioni aggiuntive che si ritiene utile fornire. Data la loro varietà, si rimanda alla nuova Guida per una più dettagliata esemplificazione delle varie tipologie di note. Si segnalano qui i cambiamenti più rilevanti.
Le note, redatte in forma breve e facendo uso di espressioni uniformi
per situazioni analoghe, si dispongono
nell’ordine indicato dalla Guida e
sostanzialmente sono divise in categorie corrispondenti alle aree ISBD, con qualche eccezione dettata dalla
prassi SBN e dalla necessità della cooperazione.
Eventuali riferimenti bibliografici si danno come prima nota, possibilmente nella forma abbreviata standard o altrimenti con gli elementi essenziali. Più riferimenti bibliografici si separano con un punto e virgola.
📓 Esempio:
300 ## $$a Riferimenti: GLN-2914; USTC 450916
300 ## $$a Riferimenti: EDIT16 CNCE 4995
👉 Non utilizzare formule come “Cfr.”, “Rif.” al posto di "Riferimento/i"; non iniziare la nota direttamente con la sigla del repertorio citato perché ciò impedisce l’indicizzazione dei repertori usati.
Per quanto riguarda la forma standardizzata delle citazioni dei riferimenti bibliografici l’ICCU raccomanda di attenersi, per quanto possibile, a quelle riportate in Standard citation forms for published bibliographiers and catalogs used in rare books (1996), disponibile anche online.
Se il repertorio non è presente si riportano nell’ordine: il nome dell’autore puntato, il cognome, il titolo, luogo e data di edizione seguiti dal riferimento specifico.
📓 Esempio:
300 ## $$a Riferimento: H. C. Brooks, Compendiosa bibliografia di edizioni bodoniane, Firenze, 1927, n. 70.
Per le citazioni riportate nelle note successive (per giustificare elementi dedotti nella descrizione) si può usare una forma più estesa, se necessario.
📓 Esempio:
300 ## $$a Pubblicato a Venezia da Girolamo Albrizzi, cfr. D. E. Rhodes, Un uomo e il suo cane, “L’Esopo”, 14 (1982), p. 37-42.
Per gli incunaboli il riferimento bibliografico è obbligatorio (ISTC). L’inserimento di altri riferimenti bibliografici (in particolare IGI) è consigliato solo se effettivamente consultabili e funzionale ad informazioni suppletive.
Un’importante novità è data dalla possibilità di utilizzare il campo Link esterni a risorse digitali per inserire il collegamento al repertorio bibliografico (vedi campo 321).
Per le note di contenuto si utilizza il campo 300 (Note generali) e non il campo 327: si registrano qui informazioni sull’elenco dei contenuti, le annotazioni su contenuti aggiuntivi come indici, inserti, bibliografie, etc. e, per le risorse monografiche in più parti, le informazioni presenti sui frontespizi successivi al primo.
Altri cambiamenti rilevanti della nuova Guida SBN
- Non si usano abbreviazioni, tranne quelle indicate nell’appendice A delle REICAT.
- Note relative a una stessa area (ad es. segnatura, caratteri, decorazione) si raggruppano insieme, separandole solo con un punto e virgola non preceduto da spazio.
📓 Esempio:
300 ## $$a Segnatura: A-Z⁴ 2A-2d⁴; corsivo, greco, romano; iniziali e fregi xilografici; frontespizio e testo in rosso e nero.
Per l'uso dei caratteri speciali in Alma, frequenti nella segnatura, si rimanda al paragrafo 1.8. Appendice: Caratteri speciali in Alma del manuale su Catalogazione descrittiva e per autore.
- La posizione della marca non andrebbe segnalata nella nota generale (campo 300) ma nella nota al relativo legame. Tuttavia il Polo SBT continua a segnalarla come in passato nella nota generale, non potendo gestire il legame tra pubblicazione e marca.
- Per le marche non censite si dà una breve descrizione comprensiva dell’eventuale motto in nota, ma non si fa più il legame con “marca non censita” (e neppure con “marca non controllata”).