Indicizzazione per soggetto

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Libro: Indicizzazione per soggetto
Stampato da: Utente ospite
Data: giovedì, 21 novembre 2024, 20:05

1. Soggetti in Alma

 

In Alma gli accessi per soggetto vengono registrati nel campo 606 della registrazione bibliografica. Il primo descrittore è codificato nel sottocampo $$a, tutti gli altri eventuali descrittori, siano essi termini, date, intervalli di tempo o connettivi, vengono registrati in altrettanti sottocampi $$x. Il campo 606 deve comunque contenere un sottocampo$$2, contente il codice “FI”, che identifica per il sistema il vocabolario di riferimento nell’archivio di controllo.
Il campo 606 è ripetibile, per ospitare più accessi per soggetto, se necessario.

Ogni descrittore utilizzato nei campi 606 delle notizie bibliografiche è registrato in un proprio record di controllo nell’archivio Authorities.
Non vengono registrati nell’archivio di controllo le espressioni che indicano date o intervalli temporali (es. “1492”, “Sec. 19.”, “1939-1945” etc. ) e i connettivi (“e”, “e di”, “del”, “della” etc.).

La registrazione di controllo per un descrittore di soggetto in Authorities è così strutturata:

LDR     #####nx##j22#####3##45##

Leader

100     $$a ########aitay50######ba0

Dati generali di elaborazione

152     $$a FI $$b NS

Regole (campo obbligatorio)

250     $$a

Descrittore (campo obbligatorio, non ripetibile)

300 1  $$a

Note informative (campo facoltativo)

450     $$a

Forma variante del descrittore (campo facoltativo, ripetibile)

550     $$a

Descrittore in relazione (campo facoltativo, ripetibile; il descrittore in relazione deve esistere in Authorities)

801 0  $$a IT $$b SBT

Agenzia responsabile (campo obbligatorio)

810     $$a

Fonte delle informazioni trovate sul descrittore (campo facoltativo, ripetibile)

830     $$a

Note di uso interno per i catalogatori (campo facoltativo, ripetibile)

 

 

 

Ogni accesso per soggetto in una notizia bibliografica è così strutturato:

Campo 606 (ripetibile)

 

$$a

Primo descrittore (non ripetibile, obbligatorio)

$$x

descrittore diverso dal primo, connettivi, date (facoltativo, ripetibile)

$$2 FI

Vocabolario di riferimento in Alma (obbligatorio): Soggetti alfabetici


 

 

 

 

2. Ricerca del descrittore di soggetto nell’archivio di autorità. (Ricerca semplice)

Dalla maschera di ricerca selezionare Authorities > Soggetto e immettere i termini da cercare. L’asterisco di troncamento è ammesso solo a destra dell’ultimo termine. Si ricordi che in Alma il termine “Soggetto” indica sia il soggetto alfabetico, sia il soggetto classificato della notazione Dewey.

Questa interrogazione restituisce i descrittori di soggetto che contengono le parole ricercate nella forma preferita (campo 250), non preferita (450) in relazione (550), e le classi Dewey dove esse fanno parte dell’equivalente verbale. Per selezionare solo i soggetti alfabetici o solo le classi si utilizza il filtro nella colonna a sinistra, rispettivamente: Vocabolario: FI o Vocabolario: DDC.

Per interrogare anche il campo 810 (ma non 830) della registrazione di autorità, si deve utilizzare la ricerca “semplice” Authorities > Parole chiave. Tale ricerca interroga i campi 2xx, 4xx, 5xx e 810 delle registrazioni relative a nomi (personali, di enti, di congressi), Titoli uniformi, descrittori (“FI”), classi Dewey (“DDC”).


N.B.: I risultati così ottenuti relativi a notazioni Dewey possono rivelarsi fuorvianti, perché i concetti presenti negli equivalenti verbali non vengono sottoposti a controllo terminologico e non sempre rispondono a criteri di uniformità e univocità. I record di autorità delle notazioni Dewey, inoltre, non contengono legami a forme non preferite, recuperabili in ricerca, come succede per i descrittori.

Il fatto che una parola non compaia nell’equivalente verbale di una notazione Dewey non dà la certezza che non esistano nell’archivio notazioni che comprendano il concetto a cui quella parola si riferisce. Esempi: Ricercando “Cemento armato” si ottengono 23 risultati, di cui 9 classi Dewey e 14 descrittori. 2 di questi descrittori sono riferiti a entità individuali (“Corso di perfezionamento per le costruzioni in cemento armato” e “Scuola di specializzazione per le costruzioni in cemento armato”) e non contengono il campo 450 con la forma “Calcestruzzo armato”.  Ricercando “Calcestruzzo armato” si ottengono 24 risultati, di cui 12 classi Dewey e 12 descrittori. I 12 descrittori riferiti a concetti che contengono la stringa “calcestruzzo armato” vengono comunque recuperati in entrambe le ricerche, grazie alla presenza del termine nel campo 450 (forma non preferita). Non è così per le notazioni Dewey, che in 9 casi presentano la forma “Cemento armato” e in 12 quella “Calcestruzzo armato”, per un totale di 21 record che citano lo stesso concetto esprimendolo con termini diversi, e che quindi non vengono recuperati in una sola ricerca.

Ricercando “Imbarcazion*” si ottengono 3 descrittori e 1 notazione Dewey. Ricercando “Navigli*” si ottengono 1 descrittore e 17 notazioni Dewey, perché nei nostri equivalenti verbali, come nella intestazioni della Classificazione, prevale il termine “Naviglio” invece di “Imbarcazioni”: che, come abbiamo visto, ha comunque una attestazione nelle notazioni Dewey. (Esempi indicativi aggiornati al 26/6/2018). Ricercare per parole in Authorities > Soggetti e ottenere in un solo risultato classi e descrittori può essere uno strumento utile, ma non se ne devono mai dimenticare i limiti e i possibili tranelli.

3. Ricerca del descrittore di soggetto nell’archivio di autorità. (Ricerca avanzata)

 

Dalla maschera di ricerca selezionare Authorities, cliccare su Avanzate, quindi selezionare dai menu a tendina:

Soggetto > Contiene parole chiave


Questa ricerca è identica a quella che si effettua dalla maschera di ricerca semplice Authorities > Soggetto descritta sopra.

Soggetto > Contiene frase

Trova solo le registrazioni di autorità che contengono nei campi 250, 450 o 550 l’esatta stringa di ricerca immessa.
Non è necessario utilizzare l’asterisco di troncamento a destra dell’ultimo termine.
Questa stessa ricerca può essere formulata anche come ricerca semplice Authorities > Soggetto inserendo la stringa di ricerca fra doppie virgolette " "
Questa ricerca funziona correttamente per i soggetti alfabetici. Ha dei malfunzionamenti per quelli classificati a causa della parte numerica. Vedi Classificare in Alma (8/10/2018), “Soggetto. Contiene frase (sconsigliata)

Soggetto > Inizia con

Restituisce i descrittori i cui campi 250, 450 o 550 iniziano con la stringa di caratteri ricercati.
Non è necessario utilizzare l’asterisco di troncamento a destra dell’ultimo termine.

Non compariranno tra i risultati le notazioni Dewey, perché l’equivalente verbale non è in prima posizione.

Cercando il termine “Matrimonio” si ottengono i descrittori che iniziano con questa parola, ma non quelli che la contengono in una posizione diversa dalla prima (es.: Contratti di matrimonio, Promessa di matrimonio)

Soggetto > Uguale

Restituisce le registrazioni i cui campi 250, 450 o 550 coincidono esattamente con la stringa di caratteri ricercata.
Questa ricerca non ammette l’uso dell’asterisco di troncamento a destra

N.B.: Quando necessario, si possono selezionare fra i risultati di una ricerca solo i soggetti alfabetici o solo le classi Dewey utilizzando i filtri nella colonna a sinistra (rispettivamente: Vocabolario: FI o Vocabolario: DDC)

 

4. Problemi di collegamento tra la ricerca di descrittori in Authorities e record bibliografici corrispondenti

Indipendentemente dall’opzione di ricerca scelta (Contiene parole chiave, Contiene frase etc.) la tab Ricerca record bibliografici corrispondenti a questa voce restituisce in realtà tutti i record bibliografici che hanno il termine ricercato nell’intero record e non nei soli campi Soggetto.

Più esattamente, la parola, o le parole collegate con l’operatore booleano AND, presenti nei campi 250 del record di autorità, vengono ricercate in qualsiasi campo del record bibliografico.
(Esempio: Ricercando “C <linguaggio di programmazione>” e impartendo il comando Ricerca record bibliografici corrispondenti a questa voce si ottengono 180 record bibliografici, tra cui, per esempio, “Visual basic 6.0 : guida alla programmazione / Julia Case Bradley, Anita C. Millspaugh” nel quale “C” viene trovato nel campo 200 “Anita C. Millspaugh”, mentre “linguaggio di programmazione” viene trovato campo 606 “Visual basic 6 <linguaggio di programmazione>”.)

Questo rende necessario ricorrere a differenti strategie di ricerca per verificare la presenza di un descrittore nei campi soggetto, nessuna delle quali però sempre pienamente funzionale.

Una possibilità è rilanciare una ricerca semplice su Authorities > Soggetto inserendo la stringa di ricerca fra doppie virgolette " " oppure una ricerca avanzata su Tutti i titoli > Soggetti > Contiene frase, inserendo il descrittore ricercato.

Il rumore che ne può derivare dipende dal fatto che la stessa stringa di caratteri di un descrittore di soggetto potrebbe comparire nell’equivalente verbale di una notazione Dewey; quando nell’archivio sono presenti due o più descrittori uguali ma disambiguati con una espressione fra parentesi uncinate, se si ricerca il descrittore senza disambiguazione si otterranno anche i record bibliografici indicizzati con i descrittori disambiguati[2]
(Esempio: ricercando Tutti i titoli > Soggetti > Contiene frase “Analisi strutturale” si otterranno anche i record indicizzati con “Analisi strutturale <ingegneria>”. La ricerca Tutti i titoli > Soggetti > Uguale “Analisi strutturale” elimina i record indicizzati con “Analisi strutturale <ingegneria>”, ma impedisce di recuperare i record in cui “Analisi strutturale” sia parte di una stringa di soggetto)

N.B.:  effettuare una ricerca per scorrimento sulle intestazioni bibliografiche per soggetto:
Risorse> Scorri intestazioni bibliografiche> Naviga in: Network> Tipo intestazione: Subjects> Vocabolario: Soggetti
non è strategia di ricerca efficace per i descrittori (contrariamente a quanto succede per gli autori), se non nel caso in cui si sia certi che il descrittore cercato stia in prima posizione. Questa ricerca è invece consigliata quando si ricercano stringhe di soggetto nel listato degli accessi bibliografici.

5. Ricerca stringhe di soggetto nel listato degli accessi bibliografici

Attraverso il menu

Risorse> Scorri intestazioni bibliografiche, Network, Tipo di intestazione> Soggetti, Fonte codice> Termine topico (o vuoto), Vocabolario> Soggetti, Cerca valore> [immettere la prima parte della stringa]

è possibile fare una ricerca sugli accessi (intestazioni) per soggetto delle notizie bibliografiche, analoga a quella che si compie per gli autori. Questa ricerca individua solo le stringhe che iniziano con le parole scelte, esattamente nell’ordine in cui sono nella stringa stessa. Non è una ricerca per parola all’interno della stringa stessa. Non è necessario l’asterisco di troncamento a destra.

Una volta individuata la stringa di interesse, cliccando su Visualizza si apriranno due tab: la registrazione di autorità del primo descrittore e i record bibliografici collegati all’intera stringa di soggetto.


6. Cattura di un descrittore di soggetto

La navigazione parte dal sottocampo $$a del campo 606, il cui sottocampo di controllo $$2deve essere compilato con “FI”. Si scrive nel sottocampo $$a il termine che si intende cercare e catturare dall’archivio di autorità. Col comando F3 compare il listato dei descrittori correttamente ordinato. Da Visualizza è possibile esaminare nella prima tab la registrazione di autorità, nella seconda i record bibliografici che contengono stringhe di soggetto che contengono il descrittore.  Attraverso il menu a tendina “Tutti i record/Record collegati” della tab Record bibliografici, selezionando “Tutti i record” si trovano le registrazioni con accessi per soggetto che coincidono col solo descrittore cercato; selezionando invece “Record collegati” si possono visualizzare anche i record che iniziano col descrittore cercato ma contengono altri termini nei seguenti sottocampi $$x.



Allo stato attuale, non è possibile ricercare né catturare descrittori dai sottocampi $$x. Vedi anche oltre Cattura di una stringa di soggetto.


7. Cattura di una stringa di soggetto

Una volta individuata la stringa con la procedura illustrata in Ricerca stringhe di soggetto nel listato degli accessi bibliografici, si edita uno dei record bibliografici collegati alla stringa individuata; si copia tutto il contenuto del campo 606 compresi gli indicatori di sottocampo, ad es.:

$$a Combustibili da biomassa $$x Produzione $$x Impiego $$x dei $$x Batteri $$2 FI

nel campo 606 della notizia bibliografica che si sta catalogando, sovrascrivendone tutto il contenuto e dando il comando Salva bozza, che permette di continuare il lavoro di catalogazione senza perdere dati né campi ancora utili.
Non dimenticare di rilasciare il record da cui è stata copiata la stringa.

Allo stato attuale, non è possibile ricercare né catturare descrittori dai sottocampi $$x del campo 606 come invece si può fare partendo dal sottocampo $$a


8. Creazione di una notizia di controllo (autorità) per un descrittore

Per ogni nuovo termine di indicizzazione non presente nell’archivio di controllo e necessario in qualsiasi punto di una stringa di soggetto, si deve creare una registrazione di controllo nell'archivio di autorità Soggetti (Network), escluso che per connettivi, date e intervalli temporali.

La fonte primaria da cui derivare nuovi termini di indicizzazione è il Thesaurus del Nuovo soggettario; esso costituisce la prima fonte di riferimento per il controllo delle voci di soggetto. Termini necessari ma non ancora presenti nel Thesaurus del Nuovo soggettario devono essere controllati sulle fonti di riferimento normalmente usate. Varie biblioteche SBART collaborano col Nuovo soggettario inviando alla BNCF i termini di nuova creazione.
Il Nuovo soggettario, comunque, non contiene moltissimi nomi di entità individuali quali persone, enti, leggi, edifici, monumenti, opere d’arte e letterarie, programmi e linguaggi informatici, sistemi d’arma etc., che sono normalmente codificati nel nostro archivio di controllo per i soggetti (Sono invece presenti nel Thesaurus NS i nomi di entità individuali quali specifiche guerre, battaglie, armistizi, trattati di pace, malattie, leggi scientifiche e teoremi.)

 Per la redazione e il controllo dei termini per queste entità individuali non presenti nel Thesaurus NS, si deve quindi ricorrere alle fonti già tradizionalmente utilizzate nelle diverse biblioteche. Per la forma dei nomi di persona e di ente, delle opere anonime e con autore, dei toponimi e delle entità architettoniche si vedano in seguito i capitoli 11-14.

Le registrazione di controllo di nuova creazione per descrittori in Authorities devono contenere solo termini di indicizzazione. Nell’archivio di autorità dei descrittori sono contenuti, per ragioni storiche, anche espressioni che non sono puri termini di indicizzazione, ma rappresentano pezzi di vecchie stringhe di soggetto costruite col vecchio sistema SBN-BULL in uso nell’ex Polo UFI fino al 2006. Alcuni esempi:
Applicazioni alle università; Atteggiamento verso la mafia; Ruolo degli intellettuali bizantini; Partecipazione dei bambini etc. Si tratta di espressioni che possono contenere uno o più termini di indicizzazione insieme a connettivi sintattici. Tali descrittori impropri vengono usati correntemente nel lavoro di indicizzazione, fino al momento in cui le stringhe che li contengono non vengono trasformate secondo quanto previsto dal GRIS: un sottocampo conterrà o un termine di indicizzazione o un connettivo o una data (o intervallo temporale) [3] . In ogni caso, la correzione o cancellazione di un descrittore in Authorities deve sempre comportare la bonifica delle stringhe che lo contengono nell’archivio bibliografico. Non è permesso quindi creare nuovi descrittori per concetti già esistenti nell’archivio di controllo, anche se espressi nella vecchia forma di descrittori impropri, se non contestualmente ad un adeguamento di tutti gli accessi per soggetto alla nuova situazione nell'archivio di autorità. La sostituzione di un termine con un altro deve sempre avere come risultato ultimo l’uniformità di tutti gli accessi relativi.
Il principio prevalente è sempre quello dell’uniformità.

Connettivi, date e intervalli di date non vengono registrati in record di autorità e sono codificati solo in sottocampi $$x del campo 606 delle notizie bibliografiche.

Nella redazione di nuovi descrittori, o nell’aggiornamento di quelli esistenti, non si deve tralasciare l’opportunità di compilare i campi 450, 810 e 830 tutte le volte che si dispone del materiale necessario per farlo. Si sconsiglia, in linea generale, di compilare il campo 550, a cui si ricorrerà solo in casi molto particolari.

Il campo 450, ripetibile, non obbligatorio, ospita nel sottocampo $$a la forma non preferita di un termine. Esso facilita il recupero del termine corretto in fase di catalogazione; permette di correggere in maniera automatica tutte le notizie che contengono la forma non preferita in un 606 $$a; interagisce con OneSearch permettendo all’utente di recuperare tutte le notizie bibliografiche che contengono nel 606 $$a la forma preferita anche interrogando il discovery con la forma non preferita. Non tutti i termini hanno forme non preferite, ovviamente. Ma, se esistono, è opportuno trascriverle ognuna rispettivamente in un campo 450. In linea di massima, vanno trascritte le forme non preferite riportate nel Thesaurus del Nuovo soggettario. Se si accerta che un termine di indicizzazione italiano è ricercato dagli utenti prevalentemente in una lingua straniera, si aggiungerà tale forma in un campo 450. Si consiglia di aggiungere almeno il termine corrispondente in inglese tratto da LCSH, se segnalato nel Thesaurus del Nuovo soggettario, con la seguente sintassi: 450 $$a [termine inglese] $$2 lc, dove la sigla "lc" nel sottocampo $$2 indica che il termine proviene dal LCSH, secondo quanto contenuto nell'appendice G di UNIMARC/B.

Nel campo 810, sottocampo $$a, si riporta la fonte da cui si sono tratte le informazioni sul termine codificato nel campo 250 $$a. Il campo è ripetibile. Il suo uso è fortemente raccomandato, perché indicare la fonte di un termine costituisce un aiuto per la comunità dei catalogatori SBART ogni volta che sorga la necessità di un controllo del termine stesso. Quando si riporta una fonte, si raccomanda di farlo in forma codificata, utilizzando i codici nella colonna di destra della lista per le principali fonti usate nel Nuovo soggettario in: http://thes.bncf.firenze.sbn.it/fonti.php?menuR=2&menuS=2. Quando si fa riferimento a una voce di una fonte di tipo enciclopedico, diversa dal termine usato nel campo 250 $$a, si aggiunge l’espressione “s.v. [voce dell’enciclopedia, dizionario etc.]”

Nel campo 830, sottocampo $$a, si possono riportare note destinate ai catalogatori con avvertenze sull’uso del termine nell’indicizzazione per soggetto, sulle relazioni con notazioni Dewey e tutto quello di cui si ritenga utile informare i catalogatori. Il campo è ripetibile. Il suo uso non è obbligatorio.

Si sconsiglia l'uso del campo 550, a causa della sua peculiare interazione con OneSearch.
Qualora si ritenga comunque utile compilare questo campo, si raccomanda di rivolgersi ai propri referenti per la catalogazione.

Il campo 550, ripetibile, serve per segnalare, nel sottocampo $$a, un termine in relazione con quello registrato nel campo 250; un descrittore, quindi, che ha una propria registrazione in Authorities e che sta in relazione associativa (RT, related term) con quello riportato nel campo 250, logicamente collegato ma ad esso né sovraordinato né subordinato.
Dal punto di vista dell'utente, in OneSearch, la presenza di un campo 550 in un record di controllo per un descrittore implica che il  sistema restituisca non solo tutte le notizie bibliografiche indicizzate col descrittore cercato, ma anche tutte quelle che contengono, al primo posto della stringa (campo 606 sottocampo $$a) i termini registrati nel campo 550. OneSearch, sostanzialmente rilancia una ricerca in OR sul primo sottocampo dei campi 606 $$2FI. L'effetto è quello di allargare i risultati della ricerca, aumentando il richiamo ma abbassando drasticamente la precisione. Per questo il campo 550 in una registrazione in Authorities per un descrittore va usato con estrema oculatezza e parsimonia.
Esempi:
- il record per "World Trade Center <New York>" contiene un campo 550 con "Ground Zero <New York>". Si tratta di due entità individuali diverse ma in strettissima relazione tra loro. Dal punto di vista della garanzia bibliografica, i documenti che trattano dell'uno trovano di frequente riferimenti anche in quelli che trattano dell'altro. In questo caso, collegare due termini attraverso il campo 550, può avere effetti positivi per l'utente, che, interrogando per "World Trade Center <New York", ottiene anche le notizie bibliografiche che, al primo posto della stringa, contengono il termine "Ground Zero <New York>"
- il record per "Digital right management" contiene tre (!) campi 550 conteneti i termini "Sicurezza informatica", "Diritto d’autore", "Crittografia". In OneSearch, la presenza di questi campi 550 allarga notevolmente il richiamo, abbassando notevolmente la precisione.

Flusso di lavoro 1 (preferito)

  • Aprire il template Termine controllato (default) nel menù Nuovo (per la configurazione iniziale dei template cfr. dispensa e tutorial)

    La registrazione di controllo è codificata in Alma secondo quanto previsto da UNIMARC/A per le voci di soggetto (campo 250). Compilare il campo 250, sottocampo $$a (obbligatorio), e, se necessario, i campi 450, 810 e 830, secondo le indicazioni date al paragrafo precedente
  • Salvare e rilasciare il record.

Flusso di lavoro 2 (non preferito)

  • Aprire il record bibliografico da modificare, posizionarsi sul campo 606 e riempire il sottocampi $$a col termine che si intende creare. Se non è già presente inserire il sottocampo $2a con il valore FI.
  • Lanciare con F3 la ricerca nell’archivio di autorità, vocabolario FI. Poiché il termine, già ricercato in precedenza, non è presente, verrà visualizzata una schermata simile a questa :

(L’indicazione “I tuoi dati saranno qui” indica che il termine che si vuole catturare non è presente nell’archivio di controllo. Si noti come, però, questa indicazione non sia posizionata in modo corretto nel listato.)

  • Cliccare su Crea record authority che apre in multicompilazione il record di autorità nel ME


  • Compilare, se necessario, anche i campi 450, 810 e 830, secondo le indicazioni fornite nel paragrafo precedente. Verificare che sia tutto corretto e salvare il record; una volta fatto controllare che sia tutto a posto anche nel record bibliografico. Ricordare che il record di controllo così creato va rilasciato dopo il salvataggio a fine lavoro. Anche in questo caso la creazione deve essere preceduta da una ricerca approfondita nell’archivio di autorità, senza basarsi sul risultato della ricerca tramite il tasto funzione F3!

9. Correzione di una registrazione di autorità per descrittore di soggetto

·        Si entra nella registrazione del descrittore dopo la ricerca in Authorities cliccando sull’opzione Edita record. Una volta che il record viene aperto nel ME modificare i dati della registrazione.

·        Effettuare le eventuali correzioni nel campo 250 $$a

·        Modificare o aggiungere se necessario i campi 450, 810, 830

·        Salvare e rilasciare.  

N.B.: le correzioni nei record bibliografici collegati saranno visibili solo il giorno successivo a quello nel quale si è effettuata la correzione della registrazione di autorità. Alma modificherà solo le stringhe dove il descrittore corretto sta in prima posizione.
Le stringhe dove il descrittore è in posizione differente dalla prima vanno corrette manualmente.

N.B.: se in Authorities convivono due o più termini per lo stesso concetto, è possibile trascrivere tutte le forme che si vogliono eliminare in altrettanti campi 450 della registrazione per il termine che si vuole mantenere. Dopo aver salvato e rilasciato il record, ci si rivolge ai colleghi con ruolo in Alma “Catalogatore esteso” della propria biblioteca o all’help desk e si fanno eliminare le registrazioni per i termini da cassare. In questo modo, il giorno dopo, verranno modificate tutte le registrazioni bibliografiche che contengono nel campo 606, sottocampo $$a, le forme non preferite del termine.
I record che contenessero tali forme in un sottocampo $$x, allo stato attuale, devono essere corretti manualmente   


10. Cancellazione di una registrazione di autorità per descrittore di soggetto

La cancellazione di registrazioni bibliografiche e di autorità richiede in Alma il ruolo “Catalogatore esteso”: rivolgersi ai catalogatori con tali credenziali della propria biblioteca o all’help desk.

11. Forma dei nomi di persona e di enti utilizzati come soggetto

La forma dei nomi di persona utilizzati come soggetti è la stessa di quelli utilizzati come autori.

L'archivio di autorità di riferimento per la forma dei nomi di persona usati come autori è quello del Polo SBT, interrogando Alma NZ da Authorities>Nomi.  Qualora il nome cercato non sia presente nell'archivio autori di Polo, si interroga Indice da Ricerca risorse esterne>SBN Authority Records. Se il nome non è presente nemmeno in Indice, si procede riferendosi ai repertori usuali.

Nella trascrizione dei nomi di persona da utilizzare nell'archivio di autorità dei soggetti, si omettono i caratteri prescritti da SBN per le registrazioni di autorità dell'archivio "autori" ai soli fini dell’ordinamento ed estranei all’ortografia italiana corrente. Si ricorda che i segni usati in SBN e detti “delimitatori” sono i seguenti:

●      Asterisco “*”
NB: in Alma gli autori personali il cui nome nell’Authority SBN è preceduto da asterisco sono visualizzati con le parentesi uncinate a delimitazione del prefisso che precede in nome asteriscato.  (cfr. Esempio El *Greco)

●      Diesis (cancelletto) “#”

●      Trattino basso “_”

●      Spazio, due punti, spazio “ : “

Tali segni diminuiscono l’intelligibilità degli enunciati per l’utente e non hanno alcuna effettiva utilità dal punto di vista dell’ordinamento o del recupero delle informazioni.

Eventuali qualificazioni sono poste tra parentesi uncinate.


ESEMPI:

Nomi personali (tipo nome A, B, C, D per SBN)

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali SBN

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali di Alma

Forma del nome registrata nell’ nell’archivio di autorità descrittori di Alma

El *Greco

Theotokopulos, Dominikos

200 0$$a <<El>> Greco

200 1$$a Theotokopulos, $$b Dominikos

250 $$a El Greco

450 $$a Theotokopulos, Dominikos

Beato Angelico

Giovanni : da#Fiesole

Fra Angelico

200 0$$a Beato Angelico

400 0$$a Giovanni : da#Fiesole

400 0$$a Fra Angelico

250 $$a Beato Angelico

450 $$a Giovanni da Fiesole

450 $$a Fra Angelico

Tommaso : d'Aquino <santo>

Thomas : Aquinas

Thomas : de#Aquino <santo>

200 0$$a Tommaso : d'Aquino $$a santo

400 0$$a Thomas : Aquinas

400 0$$a Thomas : de#Aquino $$c santo

250 $$a Tommaso d'Aquino <santo>

450 $$a Thomas Aquinas

450 $$a Thomas de Aquino <santo>

Piero : della#Francesca

200 0$$a Piero : della#Francesca

250 $$a Piero della Francesca

La_Pira, Giorgio

200 1$$a La_Pira, $$b Giorgio

250 $$a La Pira, Giorgio

 Wittel, Gaspar : van

 

200 1$$a Wittel, $$b Gaspar : van

250 $$a Wittel, Gaspar  van

Cattaneo, Carlo <1930-2009>

200 1$$a Cattaneo, $$b Carlo $$f 1930-2009

250 $$a Cattaneo, Carlo <1930-2009>

Tomasi di Lampedusa, Giuseppe

200 1$$a Tomasi di Lampedusa, $$b Giuseppe

250 $$a Tomasi di Lampedusa, Giuseppe

 

N.B.: Negli esempi non sono state riportate tutte le forme varianti registrate sia nel record di authority nomi personali che nel descrittore di soggetto in Alma.

La forma del descrittore di soggetto e quella dell’autore sono uguali, sia nella forma preferita sia nelle forme varianti non preferite. Per il descrittore di soggetto sono stati omessi, quando presenti, quei segni utilizzati da SBN per l’ordinamento, ma estranei alla normale punteggiatura italiana (spazio-due punti-spazio, diesis)

Nomi personali: autori classici

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali SBN

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali di Alma

Forma del nome registrata nell’ nell’archivio di autorità descrittori di Alma

Plutarchus

200 0$$a  Plutarchus

400 0$$a Plutarco

250 $$a Plutarchus

450 $$a Plutarco

Galenus, Claudius

Galien : de#Pergame

Galeno, Claudio

200 1$$a  Galenus, $$b Claudius 

400 0$$a Galien : de#Pergame

400 1$$a $$a Galeno, $$b Claudio

250 $$a Galenus, Claudius 

450 $$a Galien de Pergame

450 $$a Galeno, Claudio

Gregorius : Nyssenus

Gregorio : di#Nissa <santo>

Gregorios : von#Nyssa <santo>

 

200 0$$a Gregorius : Nyssenus

400 0$$a Gregorio : di#Nissa $$c santo

400 0$$a Gregorios : von#Nyssa $$c santo

 

250 $$a Gregorius Nyssenus

450 $$a Gregorio  di Nissa <santo>

450 $$a Gregorios von Nyssa <santo>

 

Anche per gli autori classici latini e greci la forma preferita utilizzata come accesso per soggetto è uguale a quella impiegata come accesso per autore, in latino quindi, contrariamente a quanto indicato dal Soggettario del 1956 e alla prassi BNI, che optano per l’italiano. La forma italiana compare fra quelle non preferite per garantire il recupero del descrittore in Alma Authorities e delle notizie bibliografiche legate in Alma e OneSearch quando il descrittore è in prima posizione.

N.B.: Negli esempi non sono state riportate tutte le forme varianti registrate sia nel record di authority nomi personali che nel descrittore di soggetto in Alma.

Nomi personali: papi

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali SBN

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali di Alma

Forma del nome registrata nell’ nell’archivio di autorità descrittori di Alma

Gregorius I < papa>

Gregorius : Magnus <santo>

Gregorio : Magno <santo>

200 0$$a Gregorius I $$a papa

400 0$$a Gregorius : Magnus $$c santo

400 0$$a Gregorio : Magno $$c santo

250 $$a Gregorius I <papa>

450 $$a Gregorius  Magnus <santo>

450 $$a Gregorio Magno <santo>

450 $$a Gregorius 1. <papa>

 

 

REICAT prescrivono in questo caso la forma preferita Gregorius I  <papa> con l’utilizzo del numero romano. Questa variazione è stata recepita da ICCU con la lettera circolare ai Poli del 28 aprile 2020, ed ha portato alla contestuale modifica delle Norme per il trattamento di informazioni e dati comuni a tutte le tipologie di materiale. Authority file. Nomi. Registrazione di authority. Trascrizione (in particolare il Tipo nome: “B”). L’archivio di autorità SBN sta progressivamente adeguandosi a queste indicazioni.

Quando le registrazioni di autorità in Polo SBT (NZ Alma) per l’autore vengono adeguate ai cambiamenti in corso in Indice, devono essere modificate anche le corrispondenti registrazioni di autorità per soggetto e verificato il corretto adeguamento delle registrazioni bibliografiche legate.


Nomi Enti

Il criterio dell’identità tra la forma del nome registrata nell’archivio di autorità dei nomi e quella registrata nell’archivio di autorità dei Soggetti si applica anche agli enti quando essi figurino come soggetto della pubblicazione. L’unica eccezione a questa regola si dà per i nomi di enti gerarchici (tipo G per SBN). In questo caso, per migliorare la leggibilità del descrittore è stato deciso di utilizzare come separatore tra l’ente sovraordinato e quello sottordinato il punto fermo anziché i due punti

 

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali SBN

Forma del nome registrata nell’archivio di autorità nomi personali di Alma

Forma del nome registrata nell’ nell’archivio di autorità descrittori di Alma

*Archaeological *Museum of *Thessaloniki

*Archaeological *Museum <Salonicco>

*Museo *archeologico di *Salonicco

210 02$$a *Archaeological *Museum of *Thessaloniki

410 02$$a*Archaeological *Museum $$c Salonicco

410 02$$a *Museo *archeologico di *Salonicco

250 $$a Archaeological Museum of Thessaloniki

450 $$a Archaeological Museum <Salonicco>

450 $$a 02$$a Museo archeologico di Salonicco

*Università degli *studi di *Firenze : *Facoltà di *ingegneria

*Università degli *studi <Firenze> : *Facoltà di *ingegneria

210 02$$a *Università degli *studi di *Firenze $$b *Facoltà di *ingegneria

410 02$$a *Università degli *studi $$a Firenze $$b *Facoltà di *ingegneria

250 $$a Università degli studi di Firenze. Facoltà di ingegneria

450 $$a Università degli studi <Firenze>. Facoltà di ingegneria

*Italia : *Ministero dell'*interno

*Ministero dell'*interno

$$a *Italia $$b *Ministero dell'*interno

210 02 $$a *Italia $$b *Ministero dell'*interno

410 02$$a*Ministero dell'*interno

250 $$a Italia. Ministero dell'interno

450 $$a Ministero dell'interno

*Consiglio d'*Europa

*Consejo de *Europa

*Council of *Europe

*Conseil de l'*Europe

210 02$$a *Consiglio d'*Europa

410 02 $$a *Consejo de *Europa

410 02 $$a *Council of *Europe

410 02 $$a *Conseil de l'*Europe

 

250 $$a Consiglio d'Europa

450 $$a Consejo de Europa

450 $$a Council of Europe

450 $$a Conseil de l'Europe

 

*Concilio *vaticano <2. ; 1962-1965>

210 12$$a *Concilio *vaticano $$d 2. $$f 1962-1965

250 $$a Concilio vaticano <2. ; 1962-1965>

 



12. Titoli di opere con autore o anonime usati come soggetto


Scelta e forma del termine di indicizzazione per titoli di opere

Per i titoli di opere si sceglie di utilizzare un unico termine di indicizzazione composto dal nome dell’autore seguito da punto ("."), spazio e il titolo nella forma del Titolo dell’opera (ex Titolo uniforme), senza spezzare più l'indicazione dell’entità individuale in più termini, da ricomporre nella stringa di soggetto.

Questa scelta, in accordo con BNI, pur comportando la creazione di un numero più alto di termini, e implicando la programmazione di una graduale bonifica del nostro archivio, consente di identificare l’opera, ed evita la presenza nell’archivio di autorità di descrittori isolati e generici nel caso di opere con identico titolo, ma composte da autori diversi (ad esempio: Epistulae, Disputationes etc.).

Moravia, Alberto. Gli indifferenti
Gadda, Carlo Emilio. Quer pasticciaccio brutto de via Merulana


Nel caso di autori la cui forma normalizzata nell’archivio autori comprenda qualificazioni cronologiche (date di nascita e di morte), all’interno del termine di indicizzazione nome/titolo queste ultime si omettono

Manzoni, Alessandro. I promessi sposi
Pirandello, Luigi. Il fu Mattia Pascal
Leopardi, Giacomo. Operette morali

Nel caso in cui l’omissione della qualificazione causi ambiguità, o qualora lo si reputi necessario, si inserisce un rinvio con la forma qualificata dell'autore.


Per i titoli di opere anonime si adotta come forma preferita del termine di indicizzazione quella del titolo dell’opera, in conformità con le REICAT:

250 ## $$a Chanson de Roland

250 ## $$a Acta Alexandrinorum
450 ## $$a Acta martyrum Alexandrinorum


Lingua e grafia dei termini di indicizzazione nome/titolo

La scelta di indicizzare con un unico termine i titoli di opere implica l’adozione dell’uniformità linguistica, anche nel caso delle opere classiche, supportata da tutte le forme di rinvio che rendano efficace la risposta alla ricerca da parte degli utenti, come da parte dei bibliotecari, anche al fine di evitare la duplicazione delle registrazioni di autorità riferite a un’opera.

Nella trascrizione dei nomi di persona da utilizzare nell'archivio di autorità dei soggetti, si omettono i caratteri prescritti da SBN ai soli fini dell’ordinamento ed estranei all’ortografia italiana corrente (asterisco *, diesis #, trattino basso _, spazio due punti spazio “ : “, spazio punto e virgola spazio “ ; “), che diminuiscono l’intelligibilità degli enunciati per l’utente. Eventuali qualificazioni sono poste tra parentesi uncinate.

Per i titoli di opere straniere si raccomanda l’inserimento della forma variante con il titolo dell’opera in italiano:

250 ## $$a Shakespeare, William. Romeo and Juliet
450 ## $$a Shakespeare, William. Romeo e Giulietta
450 ## $$a Shakespeare, William, 1564-1616. Romeo and Juliet $$2 lc

250 ## $$a Cervantes Saavedra, Miguel de. Don Quijote de la Mancha

450 ## $$a Cervantes Saavedra, Miguel de. Don Chisciotte della Mancha
450 ## $$a Cervantes. Don Chisciotte
450 ## $$a Cervantes Saavedra, Miguel : de. El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha
450 ## $$a Cervantes Saavedra, Miguel de, 1547-1616. Don Quixote $$2 lc

250 ## $$a Proust, Marcel. À la recherche du temps perdu

450 ## $$a Proust, Marcel. Alla ricerca del tempo perduto
450 ## $$a Proust, Marcel (1871-1922). À la recherche du temps perdu $$2 lc

L’aggiunta, fra i rinvii, della forma scelta da LCSH, individuata da “$$2 lc”, in questo caso come nelle altre tipologie di descrittori riferiti a entità individuali, può facilitare l’accesso alle notizie bibliografiche da forme varianti importanti per gli utenti e presenti, tra l’altro, negli accessi per soggetto degli e-book.

Per i nomi di autori stranieri moderni si utilizza la forma secondo le indicazioni delle REICAT, garantendo anche in questo caso i rinvii da eventuali forme varianti, seguite dal titolo in lingua originale o dal titolo in lingua italiana, valutando per ogni caso quali siano i rinvii effettivamente necessari ai fini del recupero dell’informazione:

250 ## $$a Mommsen, Theodor. Romisches Strafrecht
450 ## $$a Mommsen, Teodoro. Diritto penale romano

Per la lingua dei nomi degli autori classici si usa la forma latina, conformemente alle indicazioni REICAT. Con questa scelta, privilegiando il criterio di uniformità tra intestazioni di entità con funzione di autore e di entità con funzione di soggetto, ci discostiamo dalla tradizione della BNI e dalle indicazioni del Manuale applicativo del Nuovo Soggettario.

Si garantisce l’efficacia della ricerca e del recupero dell’informazione con l’inserimento del rinvio dalla forma italiana e da ogni altra forma che il catalogatore ritenga opportuna:

250 ## $$a Cicero, Marcus Tullius. De officiis
450 ## $$a Cicerone, Marco Tullio. I doveri 

250 ## $$a Plutarchus. Moralia. De recta ratione audiendi

450 ## $$a Plutarchus. Moralia. De audiendo
450 ## $$a Plutarco. Opere morali. L’arte di ascoltare

250 ## $$a Lucretius Carus, Titus. De rerum natura

450 ## $$a Lucrezio Caro, Tito. Sulla natura delle cose
450 ## $$a Lucrezio. De rerum natura
450 ## $$a Lucrezio Caro, Tito. De rerum natura
450 ## $$a T. Lucreti Cari De rerum natura libri sex
450 ## $$a Titi Lucreti Cari De rerum natura libri sex

250 ## $$a Marcianus, Aelius. Institutiones. Libri 1.-5.

450 ## $$a Marciano, Elio. Istituzioni. Libri 1.-5.
450 ## $$a Marcianus, Aelius. Institutionum libri. Libri 1.-5.
450 ## $$a Marciano, Elio. Institutiones. Libri 1.-5.
450 ## $$a Marcianus, Aelius. Istituzioni. Libri 1.-5.

250 $$a Guilelmus Tyrensis. Historia rerum in partibus transmarinis gestarum
450 $$a Guglielmo di Tiro. Storia delle imprese d'Oltremare
450 $$a Guglielmo di Tiro. Historia rerum in partibus transmarinis gestarum
450 $$a Guilelmus Tyrensis. Historia Belli Sacri Verissima

13. Nomi di luoghi geografici (toponimi) usati come soggetto


Scelta e forma del nome di entità individuali geografiche

Un termine di indicizzazione che indica un luogo va presentato in forma concisa e diretta, riportando solo gli elementi indispensabili alla chiarezza dell’individuazione e privilegiando, laddove presente, la forma d’uso più comune nella lingua italiana corrente.

Esempi commentati:

Tevere (non: Fiume Tevere)

ma, evitando il ricorso alla qualificazione tra parentesi uncinate per la forma d’accesso preferita:

Isole Tremiti

Lago di Como
Monte Serra
Golfo di Trieste
Isola d’Elba
Isole Eolie

Negli ultimi due casi ci discostiamo dalla scelta presente nel Manuale applicativo del Nuovo soggettario che, nel § D.1 Nomi di canali, fiumi, isole, laghi, mari, ecc. opta per le forme Eolie <isole> e Elba <isola>, perché riteniamo preferibile privilegiare la forma diretta, confermata tra le altre fonti anche dalla formulazione presente nel sito istituzionale della Città metropolitana di Messina e in quello della Provincia di Livorno. Questa scelta risulta anche coerente con gli altri esempi sopra riportati.


Creta <isola> 

perché “Creta” è il nome comunemente usato e con il quale essa è più frequentemente citata e identificata anche nelle fonti istituzionali. In questo caso la qualificazione si rende necessaria per evitare ambiguità dato che la parola “creta” ha in italiano anche un altro significato.

Anche in questo caso ci discostiamo dal Manuale applicativo del Nuovo soggettario che opta per la forma “Creta UF Isola di Creta” senza l’aggiunta della qualificazione per disambiguarlo dal materiale, dato che nel Thesaurus del Nuovo soggettario Argilla (e non Creta) è il termine preferito per indicarlo.

Ma, nel caso in cui il termine di indicizzazione sia usato come qualificazione, per identificarne univocamente un altro, ad esempio:

 San Nicolò <Creta>

la qualificazione <Creta> sarà sufficiente per identificare univocamente la località senza bisogno di aggiungere “isola”.


Alcuni esempi di registrazioni di autorità:

250## $$a Isola di Fair
450 ## $$a Fair Isle

Si opta in questo caso per la traduzione italiana dell’originale inglese, perché comunemente attestata nella lingua italiana, e che è da preferire al solo termine “Fair” per la eccessiva genericità di quest’ultimo. Si aggiunge una forma non preferita col nome in lingua originale.

250 ## $$a Francia sudorientale
450 ## $$a Francia sud-orientale

250 ## $$a Nordamerica
450 ## $$a Nord-America
450 ## $$a America del Nord
450 ## $$a America settentrionale

250 ## $$a America centrale
450 ## $$a Centro-America
450 ## $$a Centroamerica

250 ## $$a Sudamerica
450 ## $$a Sud-America
450 ## $$a America del Sud
450 ## $$a America meridionale


Lingua e grafia dei toponimi

Per i nomi geografici si adotta la lingua e grafia italiana ogni qual volta esista una forma attestata e attualmente prevalente; in caso contrario si adotta la lingua originale:

Berlino
Lisbona
Colonia
Parigi
Pirenei

Mosca

Beirut

Chartres

Brighton

Alcuni esempi commentati di registrazioni di autorità:

In alcuni casi il toponimo in italiano esiste, ma rappresenta una forma desueta, che non rientra più nell’uso linguistico corrente italiano. In questo caso si preferisce la forma nella lingua originale. Si raccomanda di registrare altre forme attestate, anche se non prevalenti nell’uso corrente italiano, come forme non preferite, ognuna in un campo 450 della registrazione di controllo per il termine di indicizzazione.

250 ## $$a Passau
450 ## $$a Passavia

“Passau” è forma preferita perché corrisponde all'uso linguistico corrente italiano, nonostante il fatto che la forma “Passavia” sia attestata sia su Treccani.it Enciclopedia che su Wikipedia.it; si tratta di una forma non più in uso nell'italiano comune.

250 ## $$a Dubrovnik
450 ## $$a Ragusa <Croazia>

Nel caso in cui sia attestato l’utilizzo di due o più forme in lingue diverse, tra le quali non compaia una forma in italiano, si preferisce comunque la forma straniera prevalente nell’uso italiano corrente. Qualora questa non sia determinabile, si preferiscono nell’ordine le seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, altre lingue in alfabeto latino.

L’inserimento come forma di rinvio di termini desueti, ma storicamente attestati nella lingua italiana è a discrezione del catalogatore qualora le ritenga utili come punti di accesso, ad esempio nel caso di indicizzazione di fondi storici:

250 ## $$a New York
450 ## $$a Nuova York

250 ## $$a Versailles
450 ## $$a Versaglia

250 ## $$a Bruges 

450 ## $$a Brugge
450
## $$a Brugga
450
## $$a Bruga Flandorum
450
## $$a Brujas
450
## $$a Brugghe
450
## $$a Bruxas


Toponimi bilingui di luoghi e città di confine

Laddove un luogo è indicato con due o più nomi in lingue diverse, entrambe considerate ufficiali, si adotta come forma preferita quella corrispondente all’uso linguistico corrente italiano. L’aggiunta della forma o delle forme varianti nelle lingue originali è in questo caso obbligatoria.

250 ## $$a Irlanda
450 ## $$a Eire  (denominazione ufficiale del Paese secondo la Costituzione del 1937)
450 ## $$a Ireland  (nome in inglese, seconda lingua ufficiale del paese)

ma

250 ## $$a Irlanda del Nord
450 ## $$a Northern Ireland

L’Irlanda del Nord non ha una lingua ufficiale, o quantomeno la questione è controversa, e l’inglese è la lingua maggiormente diffusa. In questo caso l’aggiunta della variante in irlandese è a discrezione del catalogatore.

 
250 ## $$a Sgonico 
450 ## $$a Zgonik (in lingua slovena)

250 ## $$a Brunico 
450 ## $$a Bruneck (in lingua tedesca
450 ## $$a Bornech (in lingua ladina)

250 ## $$a Monte Bego
450 ## $$a Mont Bégo (in lingua francese)

830 ## $$a Montagna delle Alpi Marittime situata al confine tra Italia e Francia

250 ## $$a Monte Bianco
450 ## $$a Mont Blanc (in lingua francese)

250 ## $$a Prosecco <Trieste>
450 ## $$a Prosek (in lingua slovena)

Si tratta del nome italiano di un comune di Trieste situato al confine con la Slovenia. In questo caso si rende necessario anche l’uso di una qualificazione per distinguere il toponimo dall’omonimo vino (cfr. § A.4 Uso delle qualificazioni).

250 ## $$a Trentino Alto-Adige
450 ## $$a Südtirol

La denominazione bilingue “Trentino-Alto Adige/Südtirol” è così attestata sul sito ufficiale della Regione, ma ai fini dell’archivio di autorità e del recupero dell’informazione, è sufficiente in questo caso aggiungere il rinvio dalla sola denominazione tedesca “Südtirol”.

250 ## $$a Fiume <Croazia>
450 ## $$a Rijeka

In questo caso la forma italiana è quella ancora prevalente nell’uso linguistico del nostro paese, contrariamente al caso, già citato, di Dubrovnik. L’accesso dalla forma di rinvio in lingua croata è opportuno.

250 ## $$a San Candido
450 ## $$a Innichen

250 ## $$a Bolzano
450 ## $$a Bozen

450 ## $$a Bulsan

N.B. Quando si inseriscono forme in lingue alternative a quella dell’accesso preferito, si utilizza comunque il campo 450 Variant access point - Topical subject, anche nei casi in cui il formato UNIMARC Authorities prevede l’uso del campo 750 Authorized access point in other language and/or script – Topical subject per forme in lingue o alfabeti alternativi, perché il campo non è attualmente gestito da Alma. Cfr. Unimarc manual. Authorities format, 3rd edition, edited by Mirna Willer. München, K. G. Saur, 2009


Uso delle qualificazioni

Nel caso di termini di indicizzazione riferiti a toponimi, si utilizza come qualificazione - inserita tra parentesi uncinate - la forma italiana del nome del luogo, se esiste una forma attestata e prevalente nell’uso attuale, altrimenti si utilizza la forma nella lingua originale.

Castro <Bergamo>
Castro <Lecce>
Don <fiume, Russia>
Don <fiume, Scozia>

Può essere opportuno l’uso della qualificazione nei casi in cui la si ritenga utile alla comprensibilità della voce di soggetto, in particolare quando essa possa risultare ambigua perché portatrice di più significati e vi siano quindi ragionevoli possibilità di fraintendimento.

 Séte <Francia>

 Si tratta di una città della Francia, ma, nonostante la presenza dell’accento acuto sulla “e”, potrebbe facilmente essere confusa con la voce omografa “sete”, nonché con il plurale di “seta”.


Gold Coast <Australia>

Gold Coast <Florida>

 In questo caso la qualificazione si rende necessaria poiché il toponimo Gold Coast è riferito sia ad una città australiana che ad una regione della Florida


Nomi di enti territoriali

È frequente l’uso nelle stringhe di soggetto di nomi geografici di enti territoriali, specialmente per quanto riguarda i nomi degli Stati (ad es., un libro sulla storia della Danimarca).

Di norma non si aggiungono qualificazioni alle espressioni che corrispondono agli Stati moderni e contemporanei e ai nomi delle città. Se attestate, si creano punti di accesso dalle forme varianti registrandole in Alma nel campo 450.


Alcuni esempi di registrazioni di autorità

Un caso interessante è quello di San Pietroburgo, città che nel corso della storia ha cambiato più volte denominazione a seguito dei diversi regimi politici che si sono susseguiti nel tempo.


250 ## $$a San Pietroburgo (forma italiana attestata e di uso corrente)
450 ## $$a Sanpietroburgo (necessario il rinvio altrimenti la ricerca dà esito nullo)
450 ## $$a Sankt-Peterburg
450 ## $$a Saint-Pétersbourg
450 ## $$a Pietrogrado (rinvio motivato dalla presenza del termine in molti dei titoli posseduti)
450 ## $$a Petrograd (forma traslitterata dalla lingua russa)
450 ## $$a Leningrado
450 ## $$a Leningrad (forma traslitterata dalla lingua russa)
830 ## $$a La forma preferita corrisponde a quella comunemente usata nella lingua italiana dal 18. secolo al 1914, e dal 1991 ad oggi; Pietrogrado usata tra il 1914 e 1923 e Leningrado, usata dal 1924 al 1991.

Si creano descrittori distinti, invece, quando il nome geografico non è più idoneo a rappresentare l’ente territoriale, perché mutato, soppresso o usato da più enti (cfr. REICAT 16.1.4):


250 ## $$a Ceylon (nome dell’ex colonia britannica fino al 1972)
830 ## $$a Nome usato per la colonia Britannica fino al 1972; dopo questa data usare Sri Lanka


250 ## $$a Sri Lanka
450 ## $$a Shri Lanka
450 ## $$a Sri Lankā Prajathanthrika Samajavadi Janarajaya
830 ## $$a Nome ufficiale dell'isola dal 1973 in poi; per il periodo precedente usare Ceylon

Si è aggiunta una nota 830 per mettere in relazione i due termini di indicizzazione, Ceylon e Sri Lanka, visto che l’uso del campo appropriato secondo UNIMARC - il 550 - crea attualmente una visualizzazione fuorviante della scheda bibliografica in OneSearch


Altro caso, presente anche nelle REICAT, è quello della Germania:

250 ## $$a Germania (forma usata per lo Stato tedesco fino alla fine della seconda guerra mondiale e dal 1990 in poi)
450 ## $$a Deutschland
450 ## $$a Bundesrepublik Deutschland <1990- >

250 ## $$a Germania <Repubblica federale> (forma usata per lo Stato della Germania occidentale nel periodo dal 1949 al 1990)

450 ## $$a Repubblica federale di Germania
450 ## $$a Repubblica federale tedesca
450 ## $$a Bundesrepublik Deutschland <1949-1990>
450 ## $$a Deutschland <Bundesrepublik>
450 ## $$a R.F.T.
450 ## $$a Germania Ovest

250 ## $$a Germania <Repubblica democratica> (forma usata per lo Stato della Germania orientale nel periodo dal 1949 al 1990)

450 ## $$a Repubblica democratica tedesca
450 ## $$a Deutsche Demokratische Republik
450 ## $$a Deutschland <Demokratische Republik>
450 ## $$a R.D.T.
450 ## $$a D.D.R.
450 ## $$a Germania Est


Analogamente, si adottano accessi distinti anche per i casi di città che hanno subito divisioni nel corso della loro storia. Il caso di Berlino è in questo senso emblematico. Nell’archivio di autorità avremo tre termini di indicizzazione:

Berlino

Berlino Est
Berlino Ovest
 

In questi casi può essere utile anche esaminare la scelta fatta dalla CDD. La T2 della WebDewey prevede per Berlino, oltre alla notazione T2 –43155 Berlino, due numeri distinti: T2--431552 Berlino Est e T2--431554 Berlino Ovest.


Nomi di zone, quartieri, vie e piazze

I nomi di quartieri, rioni, vie, piazze o specifiche zone di città sono da accompagnare sempre con la qualificazione geografica che indichi la città di appartenenza.

In Alma l’indicazione della città, è ricercabile da Authorities > Soggetto, indipendentemente dal punto nel quale è presente nel termine di indicizzazione, quindi anche se inserita come qualificazione tra parentesi uncinate. Anche in OneSearch il recupero dell’informazione avviene anche per il termine inserito tra parentesi uncinate nella registrazione di autorità in Alma.

Alcuni esempi:

Quartiere Casette <Lanuvio>
Quartiere Zen <Palermo>
Quartiere Nuovo <Trieste>
Rione Monti <Roma>
Sestiere di Cannaregio <Venezia>
Piazza del Duomo <Parma>
Piazza del Duomo <Siena>
Piazza del Campo <Siena>
Piazza dell’Arcivescovado <Pisa>
Piazza Tasso <Firenze>
UF Piazza Torquato Tasso <Firenze> (il nome ufficiale “Piazza Torquato Tasso” non ha garanzia bibliografica. Anche LCSH compie la stessa scelta http://id.loc.gov/authorities/subjects/sh2002001444)
Via Appia
Via Appia <Roma>
(la qualificazione è usata per indicare il tratto della Via Appia che attraversa la città di Roma)
Via Cavour <Firenze>

Per i nomi di specifiche zone di città straniere, il principio della forma concisa e diretta impone comunque l’uso del nome proprio dell’entità senza preporre qualificazioni come “quartiere” o simili:

Piccadilly street <Londra>
Piccadilly Circus <Londra>
Batignolles <Parigi>
non Quartiere Batignolles <Parigi>
Kreuzberg <Berlino> non Quartiere Kreuzberg <Berlino>
Wiener Platz <Colonia>
Berliner Platz <Stoccarda>
Park Avenue <Baltimora>
Park Avenue <New York>
Park Avenue <Dublino> 


Centro storico vs. Centri storici: parti generiche di luoghi appartenenti a entità individuali (Toponimi nella relazione intero/parte: classi di uno)

Affrontiamo qui un caso in cui le soluzioni Alma per le biblioteche SBART divergono dalle indicazioni del Nuovo soggettario e del GRIS: il caso dei centri storici di città.

La Guida all’indicizzazione per soggetto del GRIS, par. 3.3.3.2. Indicazione dell’entità individuale, p. 78, osserva:

"Quando manca il nome proprio, ma si riconosce un rapporto di appartenenza spaziale o strutturale […] con un’entità che ha un nome proprio l’entità individuale è indicata dalla combinazione di più termini di indicizzazione: il nome comune, usato al singolare per fare riferimento a un concetto individuale, e il nome dell’entità che include quella rappresentata. Il nome proprio precede, secondo il normale ordine di citazione." Lo stesso concetto è ripreso da Nuovo Soggettario. Guida al sistema italiano di indicizzazione per soggetto a p. 63 e dal Manuale applicativo, §A.1.

Secondo queste fonti normative si dovrebbe quindi avere :  Firenze – Centro storico, nonostante che il termine di indicizzazione nell'archivio di autorità sia "Centri storici", attraverso un meccanismo detto della "variante sintattica", per cui un termine al plurale può essere usato nella stringa anche al singolare, senza che vengano meno le funzioni di controllo dell'archivio di autorità.  Questa funzionalità, però, non è supportata da Alma.

 Anche per questa ragione, si propone, nel caso di una entità individuale che costituisca una generica ripartizione di un luogo che vada espressa con una combinazione di termini, di creare un unico termine di indicizzazione col nome proprio del luogo seguito da punto, spazio e il nome comune della ripartizione al singolare, quindi:

Firenze. Centro storico   606 $$a Firenze. Centro storico

non

Firenze - Centro storico
  606  $$a Firenze $$x Centro storico

ma:
Siena – Periferie
Firenze – Quartieri


Il centro storico di Firenze è infatti una entità individuale, e si preferisce quindi farvi riferimento con un solo termine di indicizzazione, piuttosto che con una stringa. È la stessa soluzione scelta da SBART per le parti di entità individuali architettoniche (Cattedrale di Santa Maria del Fiore <Firenze>. Cupola). Come per le parti di entità architettoniche, la soluzione scelta da SBART si discosta da quanto prescritto dal Manuale applicativo (A.2.2.1.1 Toponimi nella relazione intero/parte: classi di uno) che suggerisce la costruzione di una stringa utilizzando una forma singolare di “Centri storici”, variante sintattica rispetto a quanto previsto dal vocabolario.


14. Nomi di edifici e strutture architettoniche usati come soggetto

Principi generali ed esempi

Edifici e strutture architettoniche si indicizzano utilizzando il nome proprio con cui sono identificate e non mediante una stringa composta da più descrittori.

Esempi:

Palazzo Madama <Torino>
Casa del chirurgo <Pompei>
Museo archeologico e d'arte della Maremma
Convento di Santa Maria Immacolata della Palma <Napoli>


Si abbandona pertanto la vecchia prassi in uso anche presso le biblioteche dell’Università di Firenze che prevedeva la costruzione di una stringa di questo tipo: 

Torino - Palazzo Madama
Napoli - Convento di Santa Maria Immacolata della Palma


Scelta e forma dei nomi di edifici e strutture architettoniche

Il nome proprio dell’entità architettonica è quello che risulta nei repertori e nelle fonti prescritte, con l'aggiunta degli opportuni rinvii.

Se l’entità architettonica è presente anche nell’archivio di autorità nomi personali/enti - la stessa espressione può indicare sia l’edificio che l’ente - si applica il criterio dell’uniformità e si adotta, laddove possibile, la stessa forma:

MAXXI 
Teatro alla Scala
Villa I Tatti
Museo teatrale alla Scala

Tuttavia, nei casi in cui il nome dell’ente contiene espressioni che lo qualificano come tale (Ente, Fondazione, ecc.) non potrà essere utilizzato anche per indicare l’entità architettonica: Ente Teatro romano di Fiesole (nome dell’ente) ma Teatro romano di Fiesole (nome dell’entità architettonica).

Anche nei casi in cui il ricorso alla forma presente nell’archivio di autorità degli autori si riveli inadeguato, è opportuno scegliere una forma diversa per il termine di indicizzazione

Un esempio di termine di indicizzazione la cui forma non coincide con quella registrata come preferita nell’archivio di autorità autori è quello della Galleria degli Uffizi:

La costruzione degli Uffizi : nascita di una galleria / Claudia Conforti, Francesca Funis RMS2792643
606 ## $$a Uffizi $$x Costruzione $$x Sec. 16.-19.     TERMINE DI INDICIZZAZIONE

Gli Uffizi : catalogo generale SBL0331970
710 ## $$a *Gallerie degli *Uffizi $$3 CFIV020951     ENTE AUTORE

Nel primo esempio oggetto del volume è l’edificio, quindi un’entità fisica ben definita per la quale l’uso del termine “Gallerie degli Uffizi” sarebbe fuorviante, si opta quindi per una forma diversa da quella dell’archivio di autorità degli autori.

La denominazione ufficiale dell’ente è recentemente diventata “Gallerie degli Uffizi” e così oggi è registrata nell’Authority di SBN. Il complesso museale “Gallerie degli Uffizi” comprende Uffizi, Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli (cfr.  https://www.uffizi.it/); per il termine relativo alla Galleria come forma preferita si sceglie “Uffizi”, che è il termine più comunemente usato e attestato in questo caso anche nel sito istituzionale, completando la registrazione di autorità in Alma con tutti i rinvii del caso:

250 ## $$a Uffizi
450 ## $$a Galleria degli Uffizi
450 ## $$a Uffizi <Firenze>
830 ## $$a Come ente autore usare *Gallerie degli *Uffizi (CFIV020951)
(una nota analoga si aggiungerà nella registrazione di autorità dell’archivio autori)


Lingua dei nomi di edifici e strutture architettoniche e loro qualificazioni

Si preferisce la forma in lingua originale tranne nei casi in cui esista una consolidata tradizione in lingua italiana.

Quando il nome dell’entità architettonica comprende un toponimo come qualificazione, si utilizza la forma italiana del toponimo se esiste una forma attestata e prevalente nell’uso attuale, altrimenti si utilizza la lingua originale.

Esempi di registrazioni di autorità:

250 ## $$a Cathédrale Saint-Gatien <Tours>

250 ## $$a Musée des Hospices Civils de Lyon

ma:

250 ## $$a Arco di Trionfo <Parigi>
450 ## $$a Arc du Triomphe <Parigi>

250 ## $$a Porta di Brandeburgo <Berlino> (si sceglie di qualificare con il nome della città perché esiste più di una Porta di Brandeburgo)

450 ## $$a Brandenbrurger Tor <Berlino>


250 $$a Museo dell’Ermitage (si sceglie di non adottare la forma presente nell’archivio di autorità degli autori, che utilizza come forma preferita la traslitterazione della forma russa, perché non è di uso comune)
450 ## $$a Gosudarstvennyj Ėrmitaž
450 ## $$a Gosudarstvennyj Muzej Ėrmitaž
450 ## $$a Museo statale Ermitage
450 ## $$a Hermitage

Altri esempi di nomi di entità architettoniche con qualificazioni:

Basilique du Sacré Coeur <Parigi>
Cathédrale Saint-Lazare <Autun>

Nel caso in cui, nella forma attestata sulle fonti, il nome dell’ente sia grammaticalmente unito a un toponimo, si mantiene anche per esso la lingua originale:

Staatliche Museen zu Berlin
École d'horlogerie de Genève


Parte di entità architettonica

Se la parte è un elemento architettonico strutturale dell’entità architettonica ci si discosta dalla soluzione proposta dal GRIS §3.3.3.2. e prevista nel Manuale applicativo A.1 e si crea una nuova registrazione di autorità per la parte, con questa struttura:

“Entità architettonica. Parte” (analogamente al caso:  “Opera. Parte dell’opera”).

La motivazione non è concettuale, ma dettata dai limiti di Alma che non permette di gestire la variante sintattica (ad es. Cupola, Centro storico etc.) agganciandola al punto di accesso preferito (Cupole, Centri storici, etc.)
Questa soluzione è adottata perché ci consente di non contravvenire al principio della numerabilità (GRIS 3.3.1.1 e Guida p. 61):

Alcuni esempi di registrazioni di autorità:

250 ## $$a Cattedrale di Santa Maria del Fiore <Firenze>. Cupola

NON:  250 ## $$a Cattedrale di Santa Maria del Fiore $$x Cupola

250 ## $$a Castel Nuovo <Napoli>. Arco trionfale
NON: 250 ## $$a Castel Nuovo <Napoli> $$x Arco trionfale

250 ## $$a Esposizione universale <1967 ; Montreal>. Padiglione sovietico
NON:  250 ## $$a Esposizione universale <1967 ; Montreal> $$x Padiglione sovietico


Rinvii dalle forme varianti (non preferite)

Nel caso delle entità architettoniche è particolarmente importante inserire i rinvii alle forme varianti documentate e non scelte come preferite, ma presumibilmente ricercabili da parte degli utenti

250 ## $$a Cattedrale di Santa Maria del Fiore <Firenze>
450 ## $$a Duomo di Firenze
450 ## $$a Cattedrale di Firenze
450 ## $$a Chiesa di Santa Maria del Fiore <Firenze>
450 ## $$a Santa Maria del Fiore <Firenze>  


Casistica: nomi diversi per la stessa entità architettonica

Quando le fonti prescrivono nomi diversi per la stessa entità, come di regola, si dà la preferenza alla forma con cui l’entità è comunemente nota. Si raccomanda di creare i rinvii dalle altre forme riportate nei repertori e nelle fonti ufficiali e ritenute importanti per la ricerca.

250 ## $$a Duomo di Napoli
450 ## $$a Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta <Napoli> (questo è il nome ufficiale presente nelle fonti istituzionali)
450 ## $$a Chiesa di Santa Maria Assunta <Napoli>

250 ## $$a Duomo di Milano
450 ## $$a Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria
810 ## $$a https://www.duomomilano.it/ (16.12.2019)
(in questo caso c’è coincidenza tra la forma comunemente usata e quella presente nelle fonti consultate)

250 ## $$a Colosseo
450 ## $$a Anfiteatro Flavio <Roma> (si aggiunge la qualificazione perché di Anfiteatro Flavio ne esiste più di uno)


Casistica: nome non attestato nelle fonti prescritte

Si utilizza la forma presente nella pubblicazione, se identificante:

250 ## $$a Casa del Balilla <Trapani>
250 ## $$a Ponte di Cerbaia <Cantagallo>

Possono rientrare in questa casistica anche gli edifici o strutture architettoniche non più esistenti:

250 ##$$a Arco di Portogallo <Roma>
300 ## $$a L’Arco è stato demolito nel 1662


Casistica: l'entità architettonica non ha un nome identificante

Se l’entità architettonica non ha una denominazione specifica, si usa il nome comune al singolare legato grammaticalmente al nome del luogo. 

250 ## $$a Teatro romano di Fiesole
250 ## $$a Tribunal de Paris

ma se l’espressione è il nome col quale l’entità è comunemente nota e identificata, come nel caso della Torre di Pisa, il sintagma nominale assume valore di nome proprio:

250 ## $$a Torre di Pisa

450 ## $$a Torre pendente <Pisa>


Casistica: entità architettonica e suo progettista

Molte opere di architettura, soprattutto moderne, in letteratura sono messe in relazione col loro progettista. Tuttavia, tra un’entità architettonica e il suo progettista non esiste quella relazione univoca che c’è, per esempio, tra un’opera letteraria e il suo autore. Per questo, se il catalogatore lo ritiene utile, è possibile aggiungere alla registrazione di autorità per una entità architettonica una forma non preferita in cui il nome del progettista precede il nome dell’entità.

250 ## $$a Villa Savoye <Poissy>
450 ## $$a Le Corbusier. Villa Savoye

250 ## $$a Casa Malaparte <Capri>
450 ## $$a Casa Malaparte
450 ## $$a Villa Malaparte <Capri>
450 ## $$a Libera, Adalberto. Casa Malaparte

 N.B.: In nessun caso si deve seguire la prassi di inserire in una eventuale stringa il luogo tra l’architetto/progettista e l’edificio architettonico (ad es. Le Corbusier - Poissy - Villa Savoye)



15. Uso della congiunzione "e" come connettivo nelle stringhe di soggetto in Alma

Le problematiche legate all'uso del connettivo "e" nella costruzione della stringa in Alma sono varie e notevoli, sia nel contesto della stessa Alma che in quello di OneSearch.

Per questo motivo non è possibile fornire ai catalogatori una indicazione finale univoca sull’uso di questo connettivo. 

Si mette comunque a disposizione dei catalogatori un documento che cerca di offrire una trattazione completa delle problematiche, in modo da facilitare le scelte compiute di volta in volta dai catalogatori.